Bahia
Official Info
- Official Website: https://www.esporteclubebahia.com.br
- League Website: https://www.cbf.com.br/futebol-brasileiro/competicoes/campeonato-brasileiro-serie-a
- Twitter: https://twitter.com/ECBahia
- Facebook: https://www.facebook.com/ecbahia
- Instagram: https://www.instagram.com/ecbahia
- YouTube: https://www.youtube.com/ecbahia
Quick Facts
- Founded: 1 gennaio 1931
- City: Salvador, Bahia
- Country: Brasile
- Founder: Ex calciatori e dirigenti di Associação Atlética da Bahia e del Clube Bahiano de Tênis
- Milestones: 1959: primo campione nazionale del Brasile (Taça Brasil); 1960: prima partecipazione alla Copa Libertadores; 1988: secondo titolo nazionale (Campeonato Brasileiro) con Evaristo de Macedo; 2007: riapertura della nuova Arena Fonte Nova dopo il crollo del 2007 (impianto inaugurato nel 2013); 2010: ritorno in Série A; 2013: riforma democratica del club e nuova governance; 2017 e 2021: vittorie in Copa do Nordeste; 2022-2023: ingresso nel City Football Group e trasformazione in SAF; 2023: salvezza in Série A; 2024+: consolidamento del progetto tecnico
History
L’Esporte Clube Bahia nasce il 1° gennaio 1931 a Salvador dall’iniziativa di calciatori e dirigenti di due realtà cittadine, l’Associação Atlética da Bahia e il Clube Bahiano de Tênis, con l’idea di unire forze e identità per sfidare l’egemonia regionale. I colori – blu, rosso e bianco – raccontano sin dall’inizio un’anima popolare e orgogliosa, condensata nel soprannome Esquadrão de Aço. Dopo un’immediata affermazione a livello statale nel Campeonato Baiano, il club diventa presto un punto di riferimento nel Nordest. La consacrazione nazionale arriva nel 1959: il Bahia vince la Taça Brasil, la prima competizione che assegna il titolo di campione nazionale, battendo nello spareggio di ritorno il Santos di Pelé. È un episodio cardine della storia del calcio brasiliano: il tricolore di Salvador scrive il nome tra i pionieri dell’era “nacional”. L’onda lunga porta alla Libertadores 1960, altra prima volta per una squadra del Nordest.
Negli anni successivi l’Esquadrão alterna fasi di grande competitività a cicli di ricostruzione. Il secondo picco storico arriva nel 1988: guidato da Evaristo de Macedo, con talenti simbolo come Bobô e Charles, il Bahia conquista il Campeonato Brasileiro superando l’Internacional in finale. È un trionfo che cristallizza l’identità del club: organizzazione, coraggio, senso di appartenenza. Si apre un periodo di visibilità continentale con presenze in Copa Libertadores e un consolidamento del brand nel panorama nazionale.
Gli anni ’90 e 2000 portano anche difficoltà: retrocessioni, ristrutturazioni societarie, e il tragico crollo di una tribuna della vecchia Fonte Nova nel 2007 che segna profondamente la comunità. L’impianto rinasce come Arena Fonte Nova (inaugurata nel 2013), diventando uno dei teatri del Mondiale 2014 e la casa moderna del Bahia. Proprio nel 2013, sull’onda di una forte mobilitazione della base sociale, il club intraprende una riforma democratica che apre a una governance più trasparente e partecipata, elemento distintivo rispetto a molta concorrenza brasiliana.
Sportivamente, il Bahia si stabilizza come protagonista del Nordest: vince la Copa do Nordeste nel 2001, 2002, 2017 e 2021, alimenta la rivalità storica con il Vitória nel Ba-Vi e lavora con efficacia sul vivaio, fucina di talenti esportati in Europa.
Una svolta strategica recente è l’ingresso nel City Football Group (2022-2023), con la trasformazione in SAF: investimenti, infrastrutture e processi moderni mirano a consolidare il club stabilmente in Série A e a frequentare con più continuità le competizioni continentali. Il progetto tecnico valorizza un calcio propositivo e dati di performance, mentre la torcida continua a essere il dodicesimo uomo nell’infuocata Arena Fonte Nova.
Il Bahia non ha (ancora) un seguito globale paragonabile ai colossi del Sudest, ma mantiene un forte radicamento nazionale e una risonanza internazionale crescente grazie al network CFG, all’attenzione mediatica e alla produzione di talenti esportati. È, in sintesi, una storia di resilienza, identità e visione.
Honours
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- title: Campeonato Brasileiro Série A
- years: 1959, 1988
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- title: Copa do Nordeste
- years: 2001, 2002, 2017, 2021
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- title: Campeonato Baiano (record di titoli statali)
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Statistical Insights
Profilo delle ultime stagioni (dati aggregati da fonti pubbliche: campionati, coppe nazionali e regionali): tendenza a un saldo reti leggermente positivo grazie alla produzione offensiva domestica e alle campagne vincenti nel Nordest, con una stagione di transizione in massima serie che ha compresso il margine. Tasso di vittorie complessivo vicino al 45% considerando la presenza in Série B in una delle stagioni recenti e un’annata di lotta salvezza in A; pareggi intorno al 25%, sconfitte circa 30%. Gol segnati per gara intorno a 1,35–1,45; gol concessi per gara attorno a 1,15–1,25. Forte split casa/trasferta: alla Arena Fonte Nova il Bahia raccoglie circa il 60–65% dei propri punti stagionali e incrementa xG a favore, mentre in trasferta tende a comprimere il baricentro e a soffrire sui piazzati difensivi. Calci piazzati e cross dalla sinistra sono leve produttive, così come la riaggressione immediata dopo perdita palla; vulnerabilità note nelle transizioni difensive quando le mezzali si alzano contemporaneamente. Serie: sono documentate strisce utili in doppia cifra nelle competizioni regionali e, per contro, mini-crisi di 6–8 partite senza vittoria in massima serie; la stabilità del progetto tecnico ha ridotto l’ampiezza di questi swing. Best streak recente: imbattibilità domestica prolungata alla Fonte Nova su più competizioni; worst streak: fase senza successi in A contro avversarie della parte sinistra della classifica.
Key Players
Everton Ribeiro (trequartista/ala): leadership tecnica, alto volume di passaggi progressivi e rifinitura tra le linee; contributo costante in assist e pre-assist. Cauly (trequartista): equilibrio tra ultimo passaggio e finalizzazione, dribbling positivo e 0,3–0,4 gol+assist p90 nelle ultime stagioni. Thaciano (mezzala): inserimenti senza palla, timing in area e lavoro box-to-box; doppia cifra potenziale tra gol/assist su base annua considerando tutte le competizioni. Kanu (difensore centrale): dominante nel gioco aereo, guida della linea, impatto sui piazzati offensivi; duelli vinti sopra media di ruolo. Marcos Felipe (portiere): reattività tra i pali, buone percentuali su tiri in porta contro e discreta efficacia sui rigori; diverso clean sheet rate nelle competizioni nazionali. Opzioni chiave: Luciano Juba (terzino/esterno), ampiezza e cross di qualità; Rezende (mediano), schermatura e recupero.
Projection
Outlook tecnico: rosa rimodellata con investimenti del City Football Group, profilo atletico in crescita e una struttura tattica proattiva. Punti di forza: qualità fra le linee (Ribeiro, Cauly), palloni laterali (Juba), solidità centrale (Kanu) e spinta del fattore campo. Rischi: gestione delle transizioni difensive e conversione delle occasioni in partite a ritmo alto. Probabilità in ottica betting (implied, scenario tipo campionato lungo): parte sinistra della classifica 40–45%; qualificazione a competizioni CONMEBOL 20–25%; lotta salvezza 20–25%; titolo regionale (Copa do Nordeste/Campeonato Baiano) 15–25%; deep run in Copa do Brasil 10–15%. Il margine di miglioramento è legato alla continuità del progetto e alla differenza reti fuori casa.
Trivia
• Identità e soprannomi: il Bahia è il Tricolor de Aço, ma anche Esquadrão de Aço. Il soprannome richiama la durezza competitiva delle prime generazioni e la compattezza del gruppo. L’inno e il folklore della torcida rendono la partita alla Fonte Nova un rito comunitario.
• Primo d’Italia, anzi del Brasile: nel 1959 il Bahia diventa il primo campione nazionale brasiliano vincendo la Taça Brasil. Quella vittoria, oggi equiparata a un titolo del Brasileirão, diede al Nordest una centralità simbolica in un calcio spesso concentrato su Rio–São Paulo.
• 1988, l’anno perfetto: con Evaristo de Macedo in panchina e Bobô leader tecnico, il Bahia sconfigge l’Internacional nella finale del Brasileiro. Le immagini del gol decisivo e della festa a Salvador sono parte della memoria sportiva collettiva del Paese.
• Libertadores da pionieri: Bahia è tra le prime squadre del Nordest a misurarsi nella massima competizione sudamericana (1960 e poi dopo il titolo 1988), esperienza che ha contribuito a creare appeal nazionale e internazionale.
• Fonte Nova: lo stadio è identità. Il vecchio impianto, teatro di grandi classici Ba-Vi, è legato anche a una ferita dolorosa (il crollo di una tribuna nel 2007). La nuova Arena Fonte Nova, moderna e rumorosa, è stata sede del Mondiale 2014 e ha elevato l’esperienza matchday, con dati di affluenza spesso tra i migliori del Paese quando la squadra è in spinta.
• Il Ba-Vi: la rivalità con il Vitória è una delle più calde del Brasile. Non è solo una partita: è un derby che attraversa il tessuto sociale di Salvador, con settimane di build-up mediatico, coreografie e – spesso – risvolti sportivi decisivi per titoli statali e piazzamenti.
• Vivaio e talenti: il Bahia è trampolino per giocatori poi affermatisi in Europa. Dani Alves, originario dello stato di Bahia, è un emblema: esploso giovanissimo nel club, ha spiccato il volo verso il Siviglia e poi l’élite europea. Anche Anderson Talisca ha seguito un percorso di crescita che ha acceso i riflettori internazionali sull’accademia tricolor.
• Attivismo sociale: negli anni 2010 il Bahia si è distinto per campagne contro il razzismo, iniziative di inclusione e comunicazione innovativa. Dalle maglie con numeri multicolore a messaggi istituzionali forti, il club ha occupato un ruolo sociale attivo, spesso pionieristico tra le grandi del Paese.
• Governance e democrazia: la riforma del 2013 ha segnato un cambio di paradigma, con maggiore trasparenza nella gestione e partecipazione. È uno dei casi più citati quando si parla di modernizzazione del calcio brasiliano dal basso.
• Era CFG: l’ingresso nel City Football Group ha portato metodologie, scouting globale e strumenti di analisi dati. Per un club con un bacino locale vasto e una torcida esigente, la combinazione tra talento regionale e piattaforma internazionale è un potenziale vantaggio competitivo.
• Kit e simboli: lo scudo con i colori rosso, blu e bianco è tra i più riconoscibili del calcio brasiliano. Le maglie striped hanno conosciuto momenti iconici, spesso legati a stagioni vincenti nel Baiano e in Copa do Nordeste.
• Record e curiosità: il Bahia è il club con più titoli statali di Bahia (record storico), e ha firmato lunghe serie utili nelle competizioni regionali. La Fonte Nova è famosa per rimonte nel finale, alimentate dalla pressione acustica della torcida. Non mancano i “giant-killing” in Copa do Brasil, con eliminazioni inflitte a club blasonati nelle fasi a eliminazione diretta.
• Cultura e città: il club è specchio di Salvador – afro-brasiliana, musicale, calorica. Giornate di sole, axé e calcio: l’esperienza del tifoso del Bahia è una cartolina del Brasile che il mondo ama. Ed è anche per questo che l’Esquadrão, pur non essendo un brand globale come altre potenze, colleziona simpatia internazionale e un seguito digitale in costante crescita.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 11 | 4 | 15 | |||
| Pareggi | 3 | 5 | 8 | |||
| Sconfitte | 5 | 10 | 15 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 25 | 1.3 | 24 | 1.3 | 49 |
| Goal concessi | 0.8 | 15 | 1.8 | 34 | 1.3 | 49 |
| Cartellini gialli | 2.3 | 43 | 2.2 | 41 | 2.2 | 84 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.5 | 9 | 0.1 | 1 | 0.3 | 10 |
| Calci d'angolo | 5.6 | 107 | 4 | 76 | 4.8 | 183 |
| Falli | 12.6 | 240 | 10.3 | 196 | 11.5 | 436 |
| Fuori gioco | 1.9 | 37 | 1.6 | 30 | 1.8 | 67 |
| Tiri | 15.4 | 292 | 11.6 | 221 | 13.5 | 513 |
| Tiri in porta | 5.1 | 97 | 4.2 | 79 | 4.6 | 176 |