Benevento

Official Info

• Official Website: https://www.beneventocalcio.club/
• League Website: https://www.legaseriec.it/
• Twitter: https://twitter.com/bncalcio
• Facebook: https://www.facebook.com/beneventocalcioofficial
• Instagram: https://www.instagram.com/beneventocalcioofficial/
• YouTube: https://www.youtube.com/@BeneventoCalcioOfficial

Quick Facts

• Founded: 1929 (rifondato 2005)
• City: Benevento
• Country: Italia
• Founder: Unknown
• Milestones: • 1929: nascita del calcio organizzato a Benevento. • 2005: rifondazione come Benevento Calcio. • 2015–16: vittoria del Girone C di Lega Pro e prima, storica promozione in Serie B. • 2016–17: promozione in Serie A tramite playoff, traguardo centrato alla prima stagione assoluta in B (primato nazionale). • 3 dicembre 2017: primo punto in Serie A con il celebre gol di testa del portiere Brignoli al 95' contro il Milan. • 2019–20: titolo di Serie B con promozione aritmetica con 7 giornate d’anticipo (record per l’era recente). • 2020–21: seconda partecipazione in Serie A. • 2022–23: retrocessione in Serie C.

History

Il Benevento Calcio è una storia di resilienza meridionale, di cadute e risalite, di ambizione e identità. Le origini affondano nel 1929, quando nella città sannita prende forma una realtà calcistica destinata a segnare la vita sportiva locale. Nel corso del Novecento il club vive fusioni, rifondazioni e cambi di denominazione, fino all’assetto moderno del 2005, quando la società rinasce come Benevento Calcio sotto la guida della famiglia Vigorito, imprenditori dell’energia. È l’inizio di una scalata paziente. Dopo stagioni di consolidamento in terza serie, arriva l’acuto nel 2015–16: i giallorossi vincono il Girone C della Lega Pro e centrano, finalmente, la prima storica promozione in Serie B. Il primo anno in cadetteria diventa leggenda: nel 2016–17, da neopromossa assoluta, la squadra imbocca una corsa inattesa nei playoff, elimina il Perugia in semifinale e supera il Carpi nella doppia finale. La città esplode: Benevento è per la prima volta in Serie A, un unicum nella storia italiana perché raggiunto alla prima partecipazione in B. L’impatto con la massima serie nel 2017–18 è durissimo: i sanniti incappano in una serie di sconfitte che resterà negli annali, ma la svolta emotiva arriva il 3 dicembre 2017 con il colpo di testa al 95' del portiere Alberto Brignoli contro il Milan: 2–2 e primo punto in A, icona di un calcio romantico che il mondo racconta. La parentesi si chiude con la retrocessione, ma il club non molla. Nel 2019–20, con Filippo Inzaghi in panchina, il Benevento domina la Serie B: promozione aritmetica con largo anticipo, un cammino quasi perfetto che restituisce la A alla città. La stagione successiva riporta sfide di altissimo livello e, nonostante una prima parte brillante, arriva un’altra retrocessione. Il ciclo seguente è complesso: nel 2022–23 la squadra scivola in Serie C, dove riparte con ambizione, organizzazione e radici forti nel territorio. I “giallorossi” – chiamati anche “Stregoni”, in omaggio alla storia esoterica di Benevento – giocano al Ciro Vigorito (ex Santa Colomba), uno stadio caldo e identitario intitolato al fratello dell’attuale presidente, Oreste Vigorito, figura cardine del progetto. La filosofia societaria intreccia sostenibilità e competitività: valorizzazione di giovani, zoccolo duro esperto per la categoria, staff tecnici con idee proattive. Il passato recente ha consegnato al club momenti irripetibili – dal doppio salto fino alla Serie A al gol del portiere che ha fatto il giro del mondo – e una base strutturale che, in chiave programmatica, mira a ristabilire il Benevento ai vertici del calcio di provincia italiano. La traiettoria è chiara: costruire una squadra capace di lottare stabilmente per la promozione e riportare i sanniti nel grande calcio, mantenendo intatta l’identità cittadina e quella passione “da Sud” che rende il Vigorito un catino temuto. In una parola: resilienza.

Honours

• • title: Serie B
  • years: 2020
• • title: Serie C / Lega Pro (Girone C)
  • years: 2016

Statistical Insights

Win rate attuale: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23). Media gol fatti/subiti per gara (stagione più recente): Unknown. Migliori/peggiori strisce: peggior avvio di sempre in Serie A con 14 sconfitte consecutive nel 2017–18; promozione aritmetica in Serie B con 7 turni d’anticipo nel 2019–20 (record dell’era recente). Punti salienti storici: prima promozione in A ottenuta alla prima partecipazione assoluta in B (2016–17).

Key Players

Rosa attuale e top performer: Unknown (mercato e organico in aggiornamento; ultimo check 2025-08-23). Nomi storicamente centrali nel progetto recente: Alberto Paleari (portiere), Riccardo Improta (esterno/centrocampista), Nermin Karic (centrocampista), elementi che hanno rappresentato continuità e leadership di categoria. Nota: verificare rosa ufficiale sul sito del club per conferme definitive.

Projection

Profilo competitivo: club strutturato per la parte alta della classifica in Serie C, con ambizioni di promozione diretta o tramite playoff. Probabilità implicite (stima analitica): promozione diretta 12–18%; promozione via playoff 18–25%; qualificazione playoff 70–80%; metà classifica 10–20%; rischio retrocessione 5–8%. Driver chiave: solidità difensiva al Vigorito, gestione delle transizioni, apporto dei calci piazzati. Variabili: profondità della rosa, tenuta fisica dei veterani, impatto dei giovani. Suggerimento betting prudente: stake contenuto sulle opzioni “Top 3” o “Promozione tramite playoff” quando la quota supera 3.00 (valore atteso positivo solo con calendario favorevole).

Trivia

• Stregoni per tradizione. Il soprannome del Benevento – “Stregoni” – nasce dal folklore della città, celebre per i Sabba e le leggende legate alle streghe. L’immaginario popolare è diventato brand identitario: colori giallorossi accesi, simboli legati alla tradizione locale e un senso di appartenenza tipicamente sannita. Al Vigorito, la Curva Sud accoglie spesso coreografie a tema, una cifra stilistica unica nel panorama italiano. • Il Ciro Vigorito, un nome che pesa. Lo stadio è intitolato a Ciro Vigorito, fratello del presidente Oreste, figura cara alla comunità. L’impianto, ex Santa Colomba, è uno dei catini più rumorosi del Centro-Sud: quando “spinge” diventa un dodicesimo uomo, condizionando ritmo e intensità delle partite. • Doppio salto nella storia. Il 2016–17 consegna al Benevento un primato: la promozione in Serie A alla prima stagione assoluta in Serie B. Un’impresa rara, figlia di un percorso playoff lucido, con marcature pesanti e tenuta caratteriale. Quel gruppo ha spostato l’asticella dell’intero club. • Il gol che fece il giro del mondo. 3 dicembre 2017, Benevento–Milan: al 95' il portiere Alberto Brignoli sale in area su punizione e colpisce di testa per il 2–2. È uno dei pochissimi gol di un portiere su azione in Serie A, episodio diventato virale e simbolo di una squadra che non si arrende mai. Quella rete ha rotto una serie di 14 sconfitte iniziali, record negativo ma anche spartiacque emotivo. • Dominio in cadetteria. Nel 2019–20 il Benevento di Filippo Inzaghi ha incarnato l’idea di “corazzata” in Serie B: promozione aritmetica con 7 turni d’anticipo, gestione dei momenti e una tenuta difensiva da squadra matura. A livello narrativo, è stata la stagione che ha trasformato la promozione in un obiettivo gestito con freddezza, senza frenesie. • Identità tecnica. Nel decennio recente il Benevento ha abbracciato principi propositivi: 4-3-3 o 4-4-2 flessibile, ampiezza, pressione ragionata e sfruttamento delle catene laterali. In Serie A, con allenatori come Roberto De Zerbi, si è vista una matrice di gioco coraggiosa, a tratti “talebana”, che ha lasciato comunque un’eredità tecnico-tattica importante. • Derby caldi. La geografia calcistica campana rende il Benevento protagonista di rivalità storiche con Avellino e Salernitana. Partite spesso tirate, con cornici di pubblico appassionate e logistica delicata, che elevano la posta emotiva e mediatica. • Talenti e veterani. Negli anni giallorossi hanno indossato la maglia profili di grande livello per la categoria: da Massimo Coda, bomber nei cicli promozione, a Kamil Glik, chioccia internazionale nella linea difensiva; fino a Riccardo Improta, jolly prezioso per più moduli. Queste figure hanno contribuito a strutturare uno spogliatoio competitivo. • Cultura societaria. La presidenza di Oreste Vigorito ha dato al club un’impronta manageriale: equilibrio tra sostenibilità e ambizione, infrastrutture curate, spirito comunitario. Una dimensione che, in un mercato complesso come quello della Serie C, può fare la differenza nei dettagli: ingaggi mirati, scouting selettivo, valorizzazione dei giovani. • Dalla sofferenza alla reputazione. Se il primo Benevento di A è passato alla storia per la striscia nera iniziale, allo stesso tempo la seconda promozione ha certificato che il club ha messo in piedi un sistema: staff tecnico, idee e risorse per competere. È l’essenza della narrativa sannita: cadere, rialzarsi e rilanciare. • Un club “glocal”. Il Benevento ha risonanza essenzialmente nazionale ma coltiva una piccola diaspora di tifosi all’estero, spesso figli di emigrati campani. Social attivi, storytelling identitario e gare “evento” contro le grandi hanno ampliato la platea oltre i confini provinciali. • Dettagli che contano. La capacità del Benevento di massimizzare le situazioni di palla inattiva e di difendere l’area con densità è stata spesso un marchio di fabbrica nelle stagioni vincenti in B e solide in C. Quando l’organico ha offerto profondità sugli esterni, i giallorossi hanno trovato la loro miglior versione: campo lungo, recupero immediato e verticalizzazioni rapide. In conclusione, il Benevento è una delle storie recenti più “italiane” del nostro calcio: resistenza, passione popolare, momenti iconici e la perenne ambizione di tornare a bussare alle porte della A. Perché a Benevento, quando parte l’inno e la Curva si accende, l’aria sa di possibilità.