Berazategui

Città
Berazategui (Provincia di Buenos Aires)
Nazione
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 18 settembre 1975
  • City: Berazategui (Provincia di Buenos Aires)
  • Country: Argentina
  • Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
  • Milestones: - 1975: fondazione del Club Deportivo Berazategui e affiliazione alla AFA.
    - Anni successivi: debutto nelle categorie metropolitane, rapida scalata verso la Primera C.
    - 1989: striscia record di vittorie consecutive nel calcio AFA (categoria metropolitana).
    - 1989–90: conquista del titolo di Primera C Metropolitana e salto di categoria.
    - 2000–oggi: alternanza tra C e D, consolidamento come realtà simbolo del Conurbano Sur.
    - Stadio: Estadio Norman Lee come casa storica del club.

History

Il Club Deportivo Berazategui nasce il 18 settembre 1975 nella città omonima del Conurbano bonaerense, in un contesto di forte identità municipale e voglia di rappresentanza sportiva. Fin dagli inizi, la società sceglie il colore arancione come cifra stilistica: una tonalità rara nel calcio argentino che diventa subito marchio di fabbrica e spunto per il soprannome Naranja. L’arancio, in una terra calcisticamente dominata da biancoceleste e albi‑neri, è una dichiarazione di intenti: visibilità, coraggio, differenza.
Nei primi anni dopo l’affiliazione alla AFA, Berazategui percorre il classico cammino dei club metropolitani: esordio nei tornei minori, costruzione del vivaio e forte legame con il territorio. Il quartier generale è l’Estadio Norman Lee, impianto compatto e caldo, tipico degli stadi della Gran Buenos Aires: capienza ridotta ma acustica che fa la differenza. In queste tribune matura il carattere della Naranja, con un pubblico fedele che accompagna la squadra nelle naturali oscillazioni di categoria.
Il punto di svolta sportivo arriva sul finire degli anni Ottanta. Nel 1989 Berazategui infila una striscia di vittorie consecutive che entra nella storia AFA per longevità nella categoria: è la scintilla che porta alla consacrazione competitiva. Nella stagione 1989–90, la Naranja completa l’opera con il titolo di Primera C Metropolitana, coronando un ciclo virtuoso fatto di organizzazione, ritmo e intensità. In quegli anni l’identità tattica del club è chiara: squadra corta, aggressiva, in grado di far valere il fattore Norman Lee e di capitalizzare le transizioni.
Dagli anni Novanta in avanti, Berazategui vive il destino comune ai club del perimetro metropolitano: stagioni di consolidamento alternate a campagne più difficili, con alcune retrocessioni e successive risalite. Più che i nomi altisonanti, qui contano la continuità del progetto e la capacità di scovare profili funzionali nelle categorie inferiori, coltivando una filiera tecnica orientata alla valorizzazione di giovani e a un calcio pragmatico.
La fanbase, compatta e passionale, alimenta una cultura del sostegno che travalica la mera classifica. Le rivalità sono quelle di vicinato, con sfide spesso incandescenti contro club storici del panorama metropolitano. L’arancione che spicca in campo è anche uno stile comunicativo: un’identità cromatica immediatamente riconoscibile, simbolo di una periferia che non si accontenta di partecipare ma pretende di incidere. In una piramide calcistica affollata, Berazategui sceglie la via della coerenza: radici locali forti, obiettivi misurati, cura dei dettagli. Non una realtà globalizzata, ma un presidio del calcio argentino profondo, dove il risultato è sempre figlio del lavoro settimanale e dell’appartenenza. Questa costanza ha consentito al club di rimanere un riferimento della Primera C, con l’ambizione ciclica di tornare stabilmente nella categoria superiore. Lungo tutta la sua traiettoria, la Naranja ha incarnato lo spirito del fútbol bonaerense: intensità, resilienza e quella punta di romanticismo che rende uniche le domeniche al Norman Lee.

Honours

    • title: Primera C Metropolitana
    • years: 1990

Statistical Insights

Win rate complessivo stagione recente: Unknown (dati non validati entro soglia 30 giorni, ultimo controllo 2025-08-23). Gol segnati/subiti per gara: Unknown. Miglior striscia: storica serie di 21 vittorie consecutive nel 1989 a livello AFA (categoria metropolitana). Peggior striscia: Unknown. Fattore campo Norman Lee tradizionalmente positivo, con media punti casalinga superiore a quella in trasferta nelle ultime stagioni, ma numeri precisi non confermati entro la soglia di freschezza.

Key Players

Unknown (rosa e top performer non confermati entro i 30 giorni: ultimo controllo 2025-08-23). Profilo tecnico tipico: portiere reattivo, coppia centrale fisica, esterni intensi, trequarti dinamico e prima punta di riferimento per gioco spalle alla porta.

Projection

Outlook DirettaSport24: squadra da metà classifica alta in Primera C con chance concrete di playoff se conferma solidità difensiva e conversione delle palle inattive. Probabilità implicite (stima betting‑style): promozione 12–18%, playoff 35–45%, metà classifica 35–45%, rischio retrocessione 10–15%. Variabili chiave: continuità del tecnico, profondità rosa, rendimento fuori casa. Il fattore Norman Lee resta leva competitiva nei momenti caldi.

Trivia

• La Naranja: in Argentina l’arancione è un unicum quasi assoluto. L’identità cromatica di Berazategui nasce come scelta coraggiosa e controcorrente, tanto da diventare l’elemento più riconoscibile del brand sportivo del club. Nelle curve, bandiere e sciarpe rendono l’impatto visivo immediato: quando gioca la Naranja, l’occhio non può sbagliare.
• Soprannome con pedigree europeo: non è raro che i tifosi e la stampa locale accostino Berazategui alla “Naranja Mecánica”, omaggio al calcio totale olandese degli anni Settanta. Un riferimento affettuoso, più identitario che tattico, ma che racconta la volontà di essere squadra propositiva e intensa.
• Norman Lee, casa e fortezza: lo stadio porta il nome di una figura chiave della comunità sportiva locale. L’impianto è piccolo ma rumoroso, perfetto per creare pressione sull’avversario. La vicinanza del pubblico al campo è notoriamente uno degli “extra‑field factors” che incidono sul rendimento casalingo.
• La striscia da record: nel 1989 Berazategui inanella una serie di vittorie consecutive che entra negli almanacchi AFA per durata a livello metropolitano. È uno dei record più citati quando si parla di calcio delle categorie inferiori in Argentina e un pezzo identitario della storia del club. Quella cavalcata, oltre al dato statistico, costruisce reputazione: un ciclo in cui la Naranja diventa sinonimo di affidabilità competitiva.
• Scuola di resilienza: come molte società del Conurbano, Berazategui cresce affrontando le onde lunghe dell’economia locale e della mobilità dei talenti. La capacità del club di riorganizzarsi dopo ogni stagione difficile è un case study di gestione calcistica “a risorse finite”. La valorizzazione dei giovani e il reclutamento mirato nelle serie minori sono prassi consolidate.
• Derby e vicinato: senza trasformarsi in rivalità nazionali, le sfide con i club dell’area metropolitana hanno spesso un sapore speciale. Sono gare di nervi e dettagli, dove contano il duello individuale, la palla inattiva e la gestione degli episodi. In questi contesti, la spinta del Norman Lee fa spesso la differenza.
• L’importanza delle palle inattive: nei campionati metropolitani argentini, rimesse laterali lunghe, punizioni dalla trequarti e corner pesano più della media. Berazategui negli anni ha saputo costruire cicli vincenti puntando su organizzazione e duelli aerei, una cifra che torna utile quando il talento puro scarseggia.
• Cultura del lavoro: nei racconti degli addetti ai lavori, la Naranja è sinonimo di settimana tipo ben scandita: intensità negli allenamenti, cura delle seconde palle, particolare attenzione agli accoppiamenti sui calci piazzati. Un calcio magari poco scintillante, ma estremamente competitivo se eseguito con disciplina.
• Un club “di quartiere” con grande riconoscibilità: sebbene non sia una realtà globale, Berazategui ha un’identità di brand tra le più forti del calcio argentino periferico. Il colore, il nome semplice e diretto, lo stadio riconoscibile: ingredienti che facilitano engagement e merchandising locale.
• Memoria collettiva: per i tifosi, la stagione 1989–90 non è solo un titolo: è l’epoca che definisce l’ambizione del club, il metro contro cui misurare le generazioni successive. Ogni volta che una nuova squadra della Naranja parte forte, inevitabile il paragone con la cavalcata storica.
• Dettagli di stile: la maglia arancione ha spesso dettagli neri o bianchi a contrasto; negli anni sono circolate edizioni speciali che omaggiano il territorio e i simboli municipali, cementando il legame tra squadra e comunità.
• Tra campo e città: Berazategui è città operaia e creativa, famosa per l’industria del vetro. Questa doppia anima si riflette nel club: resistenza e artigianalità, elementi che si ritrovano nel modo in cui la squadra interpreta le partite tirate, punto a punto, tipiche delle categorie metropolitane.
• Un ponte per i talenti: la Naranja è stata tappa di passaggio per giocatori e tecnici poi affermatisi in categorie superiori. È il ruolo del club‑cantiere: scoprire, far crescere, cedere al momento giusto. Non sempre fa notizia, ma garantisce sostenibilità.
• Identità prima della classifica: forse il vero trofeo di Berazategui è aver costruito nel tempo una comunità. In un calcio che cambia in fretta, avere tifosi che si riconoscono in colori, riti e stadio è un vantaggio competitivo non quantificabile ma decisivo. E ogni fine settimana, quando l’arancione accende il Norman Lee, la Naranja conferma il senso di appartenenza che la rende speciale.

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