Brisbane Roar

Città
Brisbane, Queensland
Nazione
Sito Web
Fondata
2005
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1957 (come Hollandia–Inala SC); licenza A‑League 2005
  • City: Brisbane, Queensland
  • Country: Australia
  • Founder: Comunità olandese di Brisbane (fondatori individuali: Unknown, ultimo aggiornamento 2025-08-22)
  • Milestones: - 1957: fondazione come Hollandia–Inala SC.
    - 1973: rinomina in Brisbane Lions SC (poi Queensland Lions).
    - 2005: ingresso nell’A‑League come Queensland Roar.
    - 2009: rebranding in Brisbane Roar FC; colori arancioni in omaggio alle radici olandesi.
    - 2010–2012: era Postecoglou, stile di gioco proattivo e record nazionale d’imbattibilità (36 gare).
    - 2011, 2012, 2014: tre A‑League Championships; 2011 e 2014 anche Premierships.
    - 2012, 2015, 2017: partecipazioni alla AFC Champions League.
    - 2011–oggi: casa principale il Suncorp Stadium (Lang Park).

History

Il Brisbane Roar FC è l’erede calcistico di una storia che affonda le sue radici nella migrazione europea del dopoguerra. Nato nel 1957 come Hollandia–Inala SC dalla comunità olandese di Brisbane, il club ha adottato l’arancione come colore identitario – un tratto distintivo che ancora oggi lo rende immediatamente riconoscibile in A‑League Men. Nel corso dei decenni la società è passata attraverso diversi cambi di nome, diventando Brisbane Lions SC e successivamente Queensland Lions, club storico della National Soccer League e del movimento calcistico del Queensland.
Con la nascita dell’A‑League, nel 2005 il consorzio dei Queensland Lions ottiene la licenza per una squadra professionistica: nasce così il Queensland Roar. Quattro anni più tardi, nel 2009, la società si ribattezza Brisbane Roar FC per rappresentare con maggiore fedeltà la città e il territorio metropolitano di riferimento. Il trasferimento al Suncorp Stadium (Lang Park) consolida l’identità del club, con un impianto moderno e capiente che diventa il palcoscenico delle serate più memorabili.
La svolta tecnica arriva con l’ingaggio di Ange Postecoglou (2009–2012). Il tecnico impone un calcio di possesso, pressing organizzato e linee corte, che vale al Roar il soprannome “Roarcelona”. I risultati non tardano: nel 2010–11 Brisbane vince Premiership (stagione regolare) e Championship (Finals Series), completando un double che resta uno spartiacque nella storia del torneo. È il periodo del record nazionale d’imbattibilità: 36 gare di fila senza sconfitte tra il 2010 e il 2011–12, striscia che entra nel folklore della A‑League. Nella stagione 2011–12 arriva il bis nel Championship, mentre nel 2013–14, sotto la guida di Mike Mulvey, il club firma un altro double (Premiership + Championship). Protagonisti di quell’epoca sono figure come Thomas Broich, Matt McKay, Besart Berisha, Henrique e il portiere Michael Theo.
Parallelamente, il club affaccia sulla scena continentale con partecipazioni all’AFC Champions League (2012, 2015, 2017). Pur senza percorsi profondi, restano nella memoria alcune imprese esterne contro grandi club asiatici che alimentano l’ambizione internazionale. Nel frattempo il settore femminile (Brisbane Roar Women) si afferma come vivaio di talenti per le Matildas, aggiungendo prestigio al marchio Roar.
Gli anni successivi alternano rilanci e cicli di ricostruzione, con passaggi anche per stadi alternativi nell’area di Brisbane (come Kayo Stadium a Redcliffe) e una chiara volontà di rafforzare il legame con il territorio. L’identità rimane intatta: arancione iconico, crest con il leone – in omaggio all’eredità dei Lions – e un pubblico caldo guidato dal gruppo “The Den”. Oggi il Brisbane Roar è una presenza consolidata dell’A‑League Men: club storico del Queensland, con un palmarès di primo piano a livello nazionale e un’identità tecnica associata a calcio propositivo e sviluppo di talenti. Non è una superpotenza globale, ma è un marchio rispettato in Asia e una realtà centrale nella cultura sportiva di Brisbane.

Honours

    • title: A‑League Men Championship (Finals Series)
    • years: 2011, 2012, 2014
    • title: A‑League Men Premiership (Regular Season)
    • years: 2011, 2014

Statistical Insights

Profilo storico A‑League: identità offensiva e periodi di alto rendimento alternati a fasi di ricostruzione. Win rate complessiva: Unknown (ultimo tentativo di raccolta 2025-08-22). Gol segnati/subiti per gara: Unknown (ultimo tentativo di raccolta 2025-08-22). Migliori serie: record australiano d’imbattibilità di 36 partite tra il 2010 e il 2011–12, con una striscia esterna lunghissima nello stesso periodo. Peggiori serie: Unknown (ultimo tentativo di raccolta 2025-08-22). Punti di forza storici: alta conversione nelle transizioni, pericolosità su palle inattive, forte fattore Suncorp Stadium nelle annate di vertice. Indicatori recenti: produzione offensiva spesso superiore alla media di lega, con fasi difensive più variabili a seconda del ciclo tecnico.

Key Players

Jay O’Shea (C, trequartista/CM): regista avanzato e leader tecnico; principale fonte di passaggi chiave e calci piazzati, capace di doppia cifra stagionale in contributi gol. Florin Berenguer (C, trequartista): qualità tra le linee, ottimo timing nei movimenti e nei passaggi progressivi; elevata influenza sul possesso. Henry Hore (C, esterno/AM): dinamismo e dribbling, utile nella rifinitura e negli inserimenti; spesso tra i migliori del Roar per xG+xA combinati. Scott Neville (D, centrale/terzino): esperienza, duelli aerei e guida del reparto; affidabilità nelle letture difensive. Carlo Armiento (A, ala): ampiezza e strappi in profondità; cross e conclusioni dal lato mancino. Nota: rosa soggetta a movimenti di mercato; dati specifici gara/minuti: Unknown (agg. 2025-08-22).

Projection

Outlook da metà classifica con upside se la fase difensiva si stabilizza e gli interpreti creativi restano sani. Rendimento atteso: produzione offensiva sopra la media di lega, ma margine di miglioramento contro le big nelle gare punto a punto. Probabilità implicite (stima di mercato/forme recenti): Top‑6 (Finals) ~50%; Grand Final ~15%; Premiership (RS) ~8%; Championship (titolo) ~10%; rischio bottom‑2 ~10%. Le chiavi: continuità di O’Shea e Berenguer, sviluppo degli esterni (Hore/Armiento), solidità nel duello aereo e gestione delle palle inattive contro. Il Suncorp, quando pieno, resta un moltiplicatore di performance.

Trivia

• Origini olandesi: il club nasce come Hollandia–Inala SC nel 1957. L’arancione della maglia è un omaggio diretto all’eredità olandese, diventato marchio di fabbrica anche dopo i passaggi a Brisbane/Queensland Lions e poi all’era professionistica A‑League.
• Il leone sullo stemma: il crest del Roar presenta un leone, chiaro rimando ai Lions, il club da cui è derivata la licenza A‑League. È una delle identità visive più coerenti del calcio australiano, con la combinazione arancione‑nero‑bianco.
• “Roarcelona”: sotto Ange Postecoglou, Brisbane ha imposto un calcio di possesso e pressing organizzato che gli è valso il soprannome di “Roarcelona”. Quel modello, calibrato per la A‑League, ha segnato il campionato, anticipando tendenze oggi diffuse (uscite codificate, mezzespazi, centrali proattivi).
• Il comeback più iconico: la Grand Final 2011 contro i Central Coast Mariners resta leggenda. Sotto 0‑2 ai supplementari, il Roar rimonta con un gol nel finale e un colpo di testa allo scadere prima dei rigori, vinti tra il boato di un Suncorp Stadium esaurito (oltre 50mila spettatori). È uno dei momenti più epici nella storia dello sport del Queensland.
• Tripla corona d’Australia: tra 2011 e 2014 il Roar mette in bacheca tre Championships e due Premierships. Nel 2013–14 arriva il secondo double della storia del club, suggellando un ciclo tecnico‑tattico di alto livello.
• Record d’imbattibilità: le 36 gare senza sconfitte tra 2010 e 2011–12 costituiscono la striscia più lunga nella storia del calcio professionistico australiano. Include una sequenza esterna notevole e numerose “clean sheet”. La striscia ha contribuito a fissare il Roar come standard di eccellenza nella A‑League del periodo.
• Stelle e simboli: Thomas Broich, playmaker tedesco, è il totem tecnico di quell’era, pluripremiato a livello individuale. Besart Berisha, centravanti di razza, ha firmato reti decisive nelle finali (inclusi gol e rigori pesantissimi). Henrique “Super Sub” è entrato nel cuore dei tifosi per i gol nei momenti caldi. Matt McKay, capitano e bandiera, è volto identitario del Roar.
• Asia e imprese: in AFC Champions League il club ha alternato alti e bassi, ma restano pietre miliari alcune vittorie esterne contro club blasonati dell’Asia orientale. In particolare, la qualificazione alla fase a gironi 2017 passando da un playoff in trasferta è considerata una delle notti europee… in salsa asiatica del Roar.
• The Den: il gruppo di tifo organizzato che anima il Suncorp Stadium. Coreografie, tamburi e cori sono parte integrante del “matchday experience” a Brisbane. L’acustica dell’impianto, quando il pubblico è numeroso, è temuta dagli avversari.
• Derby e rivalità: storicamente acceso il “M1 Derby” con il defunto Gold Coast United; più in generale esiste una rivalità regionale con i club del Nuovo Galles del Sud e di Melbourne, alimentata da incroci nei playoff.
• Casa e territorio: Suncorp Stadium è la casa iconica, ma il club ha giocato anche a Redcliffe (Kayo Stadium) in alcune fasi recenti, per avvicinarsi ad altre comunità del Greater Brisbane. Il training centre nell’area di Logan ha sostenuto lo sviluppo giovanile.
• Femminile vincente: la sezione Women del Roar è tra le più storiche e competitive della W‑League/A‑League Women, con diverse Matildas passate dal club (Clare Polkinghorne, Katrina Gorry), a testimoniare l’impronta formativa dell’organizzazione.
• DNA tecnico: il Roar ha costruito una reputazione di squadra che valorizza il palleggio, le catene laterali e la rifinitura tra le linee. Nelle migliori stagioni, la differenza l’hanno fatta la riaggressione immediata e le combinazioni rapide in area, con esterni capaci di generare superiorità. Questo imprinting, pur con allenatori diversi, ha influenzato le successive generazioni.
• Mascotte e cultura pop: la mascotte – un leone – e la comunicazione social del club hanno contribuito a mantenere vivo il legame con le famiglie e i giovani tifosi, consolidando la fanbase in una città fortemente sportiva dove rugby e AFL competono per attenzione.
• Continuità e sfide: la proprietà e la governance hanno attraversato fasi complesse, ma il marchio Brisbane Roar resta sinonimo di resilienza. Il futuro, come spesso in A‑League, dipenderà dalla capacità di trattenere i talenti chiave e dal bilanciamento tra ambizione e sostenibilità.

Statistiche squadra
Casa Fuori casa Tutto
Giocate 13 13 26
Vinte 2 3 5
Pareggi 2 4 6
Sconfitte 9 6 15
Casa Fuori casa Tutto
Per Match Total Per Match Total Per Match Total
Goal 0.9 12 1.5 20 1.2 32
Goal concessi 2 26 1.9 25 2 51
Cartellini gialli 1.6 21 2.6 34 2.1 55
Cartellini rossi 0.1 1 0 0 1
Reti inviolate 0.1 1 0 0 1
Calci d'angolo 5.8 75 3.9 51 4.8 126
Falli 10 130 10.2 133 10.1 263
Fuori gioco 1.9 25 2 26 2 51
Tiri 14.3 186 10.4 135 12.3 321
Tiri in porta 4.7 61 4.2 55 4.5 116
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M.Freke
Età:
26
26
29
M. Acton
M.Acton
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33
33
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Età
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P. Kasawaya
P.Kasawaya
Età:
19
19
17
H. Van der Saag
26
4
B. Warland
B.Warland
Età:
29
29
6
A. Ludwik
A.Ludwik
Età:
28
28
28
M. Ferkranus
M.Ferkranus
Età:
22
22
26
C. Brown
C.Brown
Età:
31
31
15
H. Bility
H.Bility
Età:
24
24
12
L. Herrington
18
11
N. Acosta
N.Acosta
Età:
22
22
2
S. Neville
S.Neville
Età:
36
36
19
J. Hingert
J.Hingert
Età:
35
35
21
A. Burke-Gilroy
28
Centrocampisti
Età
Nazione
23
K. Jelacic
K.Jelacic
Età:
23
23
47
J. Durrington
19
13
H. Hore
H.Hore
Età:
26
26
35
L. Zabala
L.Zabala
Età:
-
-
16
J. Caletti
J.Caletti
Età:
27
27
30
Q. MacNicol
Q.MacNicol
Età:
17
17
26
J. O'Shea
J.O'Shea
Età:
37
37
10
F. Bérenguer
36
8
Walid Shour
WalidShour
Età:
29
29
24
S. Klein
S.Klein
Età:
21
21
Attaccanti
Età
Nazione
20
T. Waddingham
20
49
I. Ozzi
I.Ozzi
Età:
21
21
43
A. Zimarino
A.Zimarino
Età:
24
24
7
R. Struick
R.Struick
Età:
22
22
27
B. Halloran
B.Halloran
Età:
33
33
21
A. Parsons
A.Parsons
Età:
25
25
28
N. Amanatidis
19
11
Asumah Abubakar
28
18
J. Brazete
J.Brazete
Età:
19
19
Coach
Età
Nazione
N. Green
N.Green
Età:
-
-
R. Zadkovich
R.Zadkovich
Età:
39
39
R. Aloisi
R.Aloisi
Età:
52
52
Statistiche giocatore
 
Trasferimenti
Nessun dato