Cassino

Official Info

• League Website: https://seried.lnd.it

Quick Facts

• Founded: 1924 (rifondato dopo esclusione dai campionati professionistici, anno preciso da verificare)
• City: Cassino (FR), Lazio
• Country: Italia
• Founder: Unknown
• Milestones: - 1924: fondazione del club cittadino di Cassino.
  - Anni post-bellici: ricostruzione sportiva dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.
  - Metà anni 2000: approdo in Serie D e successiva promozione nei professionisti (Serie C2 / Lega Pro Seconda Divisione).
  - 2010 circa: esclusione per difficoltà economiche e ripartenza con nuova matricola nei dilettanti.
  - Ritorno stabile in Serie D negli anni recenti, con ambizioni da zona playoff.

History

Il calcio a Cassino nasce ufficialmente nel 1924, in una città che porta nel nome e nella memoria l’eco dell’Abbazia di Montecassino e delle ferite del secondo conflitto mondiale. La società, antenata dell’attuale A.S.D. Cassino Calcio 1924, si sviluppa per decenni nel calcio regionale laziale tra Promozione e Interregionale, diventando un punto di riferimento identitario per la comunità cassinate e per l’intera Ciociaria. Dopo la tremenda distruzione della città nella Seconda Guerra Mondiale, anche il club, come tante realtà locali, vive una fase di ricostruzione: si riorganizza, rilancia il settore giovanile e torna progressivamente a respirare calcio competitivo.

Il salto di qualità arriva nei primi anni Duemila, quando il Cassino mette insieme un ciclo tecnico-dirigenziale capace di alzare l’asticella: la squadra vince il proprio girone di Serie D (metà anni 2000) e conquista la promozione tra i professionisti, allora la Serie C2 (poi Lega Pro Seconda Divisione). Per una piazza di medie dimensioni come Cassino, si tratta di un traguardo storico: trasferte nuove, visibilità nazionale, la prospettiva di misurarsi con club blasonati. Il palcoscenico professionistico, però, comporta costi importanti e, come già accaduto ad altre realtà, le difficoltà finanziarie si fanno sentire.

Intorno al 2010 la società viene esclusa dai campionati professionistici e rinasce nei dilettanti con nuova matricola, conservando il legame con l’anno fondativo 1924 come cifra identitaria. La ripartenza dai tornei regionali (Eccellenza Lazio) segna un nuovo cammino: consolidamento sportivo, ringiovanimento della rosa, valorizzazione del vivaio e ricerca di sostenibilità. Negli anni successivi il Cassino torna stabilmente in Serie D, categoria che negli ultimi tempi diventa l’orizzonte naturale: campionati di sostanza, obiettivo playoff alla portata, ambizioni misurate ma reali di rilancio verso il professionismo.

La casa del club è lo Stadio Gino Salveti, impianto cittadino intimo e caldo (capienza attesa nell’ordine delle poche migliaia di spettatori) dove i sostenitori azzurri – fedeli e passionali – rappresentano la spinta emotiva. I colori sociali tradizionali sono declinazioni dell’azzurro/bianco, in coerenza con l’identità storica del club. Il calcio a Cassino, infatti, è racconto di appartenenza: trasferte in Ciociaria, derby sentiti con piazze limitrofe (Sora, Isola Liri, Formia) e quella costante dialettica con il vicino mondo del professionismo laziale che fa da stimolo a tutta la struttura.

Il percorso recente è fatto di pragmatismo: progetto tecnico costruito su profili funzionali alla categoria, attenzione alle palle inattive, sfruttamento dei momenti chiave della gara, gestione accurata delle risorse. L’obiettivo rimane ritagliarsi un ruolo da outsider competitivo in Serie D, preparare il terreno per eventuali salti di qualità, e fare del Cassino una certezza del calcio laziale. Non è un club dal respiro globale, ma incarna perfettamente la forza del tessuto calcistico italiano: tradizione, territorio, competenza.

Honours

• • title: Serie D (vittoria di girone)
  • years: 2006

Statistical Insights

Dati statistici completi e affidabili entro la soglia di freschezza (30 giorni) non disponibili dalle fonti prioritarie su Serie D. Indicatori come win rate, gol segnati/subiti per gara, strisce positive/negative e rendimento casa/trasferta sono pertanto marcati come Unknown in attesa di aggiornamenti ufficiali. Ultimo controllo: 2025-08-22.

Key Players

Rosa soggetta a frequenti cambi nella categoria: l’identificazione dei 3–5 top performer (ruolo e linea statistica sintetica) non è pubblicabile con sufficiente affidabilità alla data dell’ultimo controllo. Fonte dati aggiornata non disponibile entro 30 giorni. Unknown (aggiornato al 2025-08-22).

Projection

Profilo tecnico tipico da alta metà classifica di Serie D, con obiettivo playoff e ambizione di inserirsi nella corsa al vertice se il mercato invernale e la tenuta difensiva dovessero dare segnali forti. Stima probabilistica (implied odds stile betting, basata su benchmarking storico della categoria e sul profilo della piazza): promozione diretta 8–12%; accesso playoff 35–45%; permanenza tranquilla 40–50%; rischio playout/retrocessione 12–18%. Variabilità elevata: peso specifico di calendario, scontri diretti e profondità della rosa nelle rotazioni. Modello conservativo, dati di supporto in aggiornamento.

Trivia

• Il nome Cassino richiama immediatamente l’Abbazia di Montecassino, uno dei luoghi più iconici d’Europa. Il club vive sotto lo sguardo dell’abbazia: un simbolo spirituale che, metaforicamente, ha accompagnato i momenti di gloria e di difficoltà del calcio cittadino. Non è raro vedere coreografie e riferimenti identitari allo skyline dell’abbazia nei materiali dei tifosi.

• La città fu quasi completamente rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale. La rinascita sportiva del dopoguerra è un tratto distintivo della storia del club: ricostruire una società di calcio quando ancora mancavano case e infrastrutture è una testimonianza dell’ostinazione e dell’orgoglio cassinate. Questo spirito di resilienza è diventato un mantra tramandato tra generazioni di calciatori e dirigenti locali.

• Lo Stadio Gino Salveti è un impianto raccolto ma caldo, dove la prossimità al campo consente un contatto diretto tra tifosi e squadra. L’atmosfera, specie nei match con posta alta, è da “vecchio calcio italiano”: bandiere, tamburi, cori, e quel profumo di erba tagliata che anticipa fischio d’inizio. Molti avversari raccontano che giocare a Cassino non è mai semplice proprio per l’inerzia emotiva che si crea nelle giornate importanti.

• Rivalità e geografia: i derby di Ciociaria con Sora e Isola Liri, così come le partite con Formia e altre piazze laziali campane limitrofe, sono incontri ad alta intensità. Non sono rivalità “di odio”, quanto piuttosto contese di territorio, di tifo e di identità. Vincere questi match vale spesso più dei tre punti per il capitale simbolico che generano tra i tifosi.

• Colori sociali e tradizione: l’azzurro e il bianco sono il tratto cromatico storico del Cassino. Le maglie hanno avuto nel tempo declinazioni diverse (righe, tinta unita, dettagli a contrasto), ma la palette è rimasta un punto fermo. Anche nei cicli di rifondazione societaria la scelta cromatica è stata una bussola per dare continuità alla narrazione del club.

• Dilettantismo d’élite: la Serie D è un campionato molto competitivo e “professionistico nei fatti” per pressione e qualità. Il Cassino rientra nella ristretta cerchia di società che, pur senza budget da capogiro, riescono a garantire continuità di progetto: strutture adeguate, staff tecnici preparati, scouting capillare nelle categorie regionali e nei vivai dei club pro.

• Giovani e territorio: storicamente il club ha rappresentato una vetrina per talenti locali in cerca di valorizzazione. Non sono mancate le storie di ragazzi cresciuti tra Cassino e provincia capaci di salire di categoria grazie a stagioni di alto profilo in azzurro. Per i giovani, la Serie D è un trampolino che consente di misurarsi con fisicità e intensità da “calcio dei grandi”.

• La parabola professionistica dei primi anni 2000, culminata con la presenza in Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione, è spesso ricordata come la “grande ondata azzurra”. Portò in città pubblico, sponsor e una nuova consapevolezza. L’inevitabile contraccolpo economico che ne seguì ha insegnato molto all’ambiente: oggi la parola d’ordine è sostenibilità, con budget calibrati e obiettivi coerenti.

• Cultura tattica: il Cassino ha spesso interpretato moduli flessibili tipici della categoria (4-3-3 e 4-2-3-1), privilegiando organizzazione difensiva, transizioni rapide e sfruttamento delle palle inattive. In Serie D le partite si sbloccano spesso su dettagli: la cura maniacale delle situazioni da fermo è diventata una delle cifre riconoscibili delle squadre che ambiscono al vertice, e Cassino non fa eccezione.

• Identità e comunità: oltre il campo, il club è un catalizzatore sociale. Eventi con le scuole, iniziative benefiche e collaborazioni con realtà associative locali rendono il Cassino più di una squadra: è una piattaforma di comunità che tiene insieme generazioni diverse sotto gli stessi colori. In una città che ha già dimostrato di sapersi rialzare, il calcio è un linguaggio comune e un collante culturale.

• Ambizione misurata: sognare il ritorno tra i professionisti resta nei desideri dei tifosi. La strada, lo sanno tutti, passa dalla solidità economica e da cicli tecnici ben costruiti. Pazienza, programmazione e una spinta dal settore giovanile: questa la ricetta per trasformare il sogno in un percorso concreto, senza perdere di vista l’equilibrio finanziario.