Città di Campobasso
Official Info
Quick Facts
- Founded: Unknown (la tradizione calcistica cittadina risale al 1919; rifondazioni multiple — ultimo controllo 2025-08-23)
- City: Campobasso
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: • 1919: nascita del calcio organizzato a Campobasso (tradizione cittadina). • Anni ’80: storica presenza della squadra cittadina in Serie B. • Utilizzo dello Stadio Nuovo Romagnoli (Selvapiana) come impianto di riferimento. • Più rifondazioni nel nuovo millennio per garantire continuità sportiva. • ‘Città di Campobasso’ indicativamente attivo come nuova sigla post-rifondazioni locali (data precisa da verificare).
History
Il nome Città di Campobasso si colloca nel solco di una storia calcistica centenaria che, in Molise, significa appartenenza, comunità, e una passione rossoblù che resiste al tempo. La tradizione del pallone a Campobasso nasce nel 1919 e, da allora, la città ha conosciuto cicli virtuosi e inevitabili flessioni, con rifondazioni e passaggi societari che hanno scandito l’evoluzione del club cittadino. Nel racconto collettivo dei tifosi, la vetta emotiva resta quella degli anni ’80, quando Campobasso fu nome noto nei tabellini della Serie B, portando un territorio poco popoloso sotto i riflettori del calcio nazionale: un’impresa sportiva e sociale, prima ancora che tecnica. Il marchio ‘Città di Campobasso’ è una delle sigle con cui, negli ultimi anni, la piazza ha cercato di preservare e rilanciare la propria identità calcistica dopo vicissitudini amministrative e federali. Come spesso avviene in Italia, soprattutto nelle città dalla lunga tradizione, la continuità “di fatto” — quella della maglia, dei colori rossoblù e della Curva — ha talvolta sopravanzato la continuità “di diritto”, con nuove associazioni e società che si sono alternate nel custodire la squadra della città. Oggi, al di là delle carte bollate, il perimetro identitario resta nitido: la squadra rappresenta Campobasso, i suoi quartieri, la sua provincia e un’idea di calcio che unisce agonismo a senso di appartenenza. Lo Stadio Nuovo Romagnoli (Selvapiana) è il teatro naturale di questa passione: un impianto che i tifosi vivono come casa, specialmente nei pomeriggi invernali quando il freddo di quota molisana rende le partite epiche per atmosfera. Il soprannome Lupi, i colori rossoblù, gli striscioni scritti anche nel colorito vernacolo locale hanno forgiato un immaginario riconoscibile ben oltre i confini regionali. Il percorso recente ha visto la ricomposizione del movimento cittadino in più progetti sportivi, con squadre che, a seconda delle stagioni, hanno militato nelle categorie dilettantistiche nazionali e regionali. Il nome ‘Città di Campobasso’ si inserisce in questa stratificazione: un tentativo di ribadire che la squadra è della città, prima ancora che della singola ragione sociale. Alcuni obiettivi sono rimasti costanti: valorizzare il settore giovanile, ritrovare stabilità finanziaria, rilanciare l’ambizione sportiva, consolidare il rapporto con sponsor e istituzioni. In prospettiva, la piazza dispone di un potenziale significativo: una base tifosa fedele, una storia attrattiva, e un territorio desideroso di riconoscersi in una squadra stabile e competitiva. Per tornare in modo duraturo nelle categorie superiori servono continuità gestionale, programmazione tecnica e un progetto infrastrutturale che avvicini il club agli standard moderni. È un percorso graduale, ma Campobasso — e la sua squadra — sanno che il tempo, se ben utilizzato, può restituire ciò che la passione non ha mai smesso di pretendere: un posto credibile nel calcio che conta.
Honours
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- title: Serie C1 (Girone B) – titolo della tradizione cittadina
- years: 1982
Statistical Insights
Dati aggregati recenti (win rate, gol fatti/subiti, strisce positive/negative) non sono disponibili in modo univoco per la denominazione ‘Città di Campobasso’, a causa di rifondazioni e omonimie tra società cittadine in categorie differenti. Ultimo controllo: 2025-08-23.
Key Players
Rosa e top performer non pubblicamente unificati per la sigla ‘Città di Campobasso’. Senza un elenco ufficiale e aggiornato, l’individuazione dei 3–5 giocatori chiave resta Unknown (ultimo controllo 2025-08-23).
Projection
Senza conferma ufficiale della categoria d’appartenenza, del budget e della rosa, non è possibile stimare odds affidabili. In via metodologica: in contesti di medio-alta classifica a livello dilettantistico, una squadra con base tifosa solida e buona organizzazione tecnica presenta tipicamente il 20–30% di probabilità di promozione diretta e il 30–40% di qualificazione a playoff, ma queste sono stime generiche non attribuibili specificamente a ‘Città di Campobasso’ senza dati ufficiali. Ultimo controllo: 2025-08-23.
Trivia
• Identità rossoblù. I colori di Campobasso sono tra i segni più riconoscibili del calcio molisano. Il rosso e il blu, combinati con il soprannome Lupi, raccontano una squadra che unisce aggressività agonistica e orgoglio territoriale. L’iconografia lupesca campeggia su sciarpe e striscioni e ha ispirato generazioni di tifosi. • Selvapiana, casa e rito. Lo Stadio Nuovo Romagnoli, conosciuto come Selvapiana, è più di un impianto: è un rito collettivo. I pomeriggi d’inverno, quando il vento si infila tra gradinate e colline, sono parte del folklore: si dice che ‘a Campobasso si gioca anche contro il freddo’. • Una città, più sigle. La storia recente del calcio a Campobasso è segnata da rifondazioni e nuove ragioni sociali. Un fenomeno, quello delle cosiddette ‘phoenix clubs’, diffuso in Italia: quando un progetto si interrompe, un altro prova a raccoglierne l’eredità per non spegnere la passione cittadina. Così il brand ‘Città di Campobasso’ rimarca che, comunque si chiami la società, la squadra appartiene alla comunità. • Molise, piccola patria calcistica. In un territorio spesso raccontato con l’ironico motto ‘Molise non esiste’, il calcio di Campobasso è smentita vivente: esiste eccome, con tifosi che riempiono il loro stadio, seguono la squadra in trasferta e frequentano i vivai locali. • Storie di grandi serate. Gli anni d’oro hanno portato alla ribalta la città anche contro avversari di rango. Nella memoria popolare restano sfide dal grande fascino, capaci di alimentare un immaginario che supera risultati e classifiche. Le cronache parlano di cori che non si fermano mai e di coreografie artigianali che, nel loro essere ‘fatte in casa’, raccontano autenticità. • Giovani e territorio. Il settore giovanile, quando ben curato, è fonte di energie e identità. Campobasso, per posizione e storia, può fungere da vetrina per talenti regionali desiderosi di affacciarsi al calcio nazionale. Molti calciatori cresciuti in piazze simili raccontano di aver trovato in contesti così un ambiente protetto, ma esigente. • Gastronomia e calcio. Il matchday a Campobasso ha un sapore speciale: la tradizione gastronomica locale — dai salumi al caciocavallo, passando per la cucina di montagna — fa parte dell’esperienza. Prima e dopo la partita, bar e trattorie diventano estensioni naturali della curva. • Resilienza come cifra stilistica. La piazza ha dimostrato negli anni di sapersi ricompattare: quando il pallone sembrava perdere giri, la passione ha rilanciato il progetto. Questo capitale sociale è un asset prezioso per qualsiasi dirigenza. • Ambizione sostenibile. Nelle categorie intermedie, la differenza spesso la fanno organizzazione e continuità: pianificazione dei costi, scouting mirato, staff tecnici stabili. A Campobasso la consapevolezza di questi fattori è ormai diffusa: ecco perché, al netto delle denominazioni, l’obiettivo di tornare in alto è percepito come possibile, purché costruito mattone su mattone. • Rivalità e appartenenze. Le rivalità regionali e interregionali, con piazze geograficamente vicine, alimentano la passione e danno pepe al calendario. In un contesto di piccole distanze, la trasferta diventa un rito di gruppo, un modo per portare la città altrove, con orgoglio e rispetto. In sintesi, ‘Città di Campobasso’ è un emblema più che un semplice nome: il contenitore della voglia di calcio di una comunità che conosce il valore del lavoro duro e del tifo vero. Le variabili sportive cambiano, ma l’essenza resta. E questo, spesso, è il primo tassello per ripartire.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 8 | 3 | 11 | |||
| Pareggi | 4 | 6 | 10 | |||
| Sconfitte | 7 | 10 | 17 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 25 | 0.6 | 11 | 0.9 | 36 |
| Goal concessi | 1.1 | 21 | 1.3 | 25 | 1.2 | 46 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 42 | 2.5 | 48 | 2.4 | 90 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 4 | 0.3 | 5 | 0.2 | 9 |
| Reti inviolate | 0.3 | 6 | 0.3 | 5 | 0.3 | 11 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||