Clermont Foot

Official Info

• Official Website: https://www.clermontfoot.com
• League Website: https://www.lfp.fr/
• Twitter: https://twitter.com/ClermontFoot
• Facebook: https://www.facebook.com/ClermontFoot
• Instagram: https://www.instagram.com/clermontfoot
• YouTube: https://www.youtube.com/@ClermontFoot

Quick Facts

• Founded: 1990 (rifondazione; origini 1911 come Stade Clermontois)
• City: Clermont-Ferrand
• Country: Francia
• Founder: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24)
• Milestones: - 1997: storica impresa in Coupe de France con eliminazione del PSG ai rigori dopo rimonta da 1–4 a 4–4; - 2001–02: titolo in Championnat National e prima promozione stabile in Ligue 2; - 2006–07: secondo titolo in Championnat National e ritorno in Ligue 2; - 2014: Helena Costa (breve periodo) e poi Corinne Diacre, prima donna a guidare una squadra professionistica maschile in Francia in gara ufficiale; - 2020–21: prima promozione in assoluto in Ligue 1; - 2022–23: miglior piazzamento in Ligue 1 (top‑10) con lunga serie di vittorie primaverili.

History

Il Clermont Foot 63, con sede a Clermont-Ferrand nel cuore dell’Alvernia, è una realtà giovane per anagrafe ma dalla storia affascinante. Il club nasce nel 1990 come Clermont Foot Auvergne 63, ereditando il testimone calcistico cittadino dallo Stade Clermontois (fondato nel 1911) e rilanciando il progetto in un territorio dove il rugby (ASM Clermont Auvergne) tradizionalmente catalizza l’attenzione sportiva. Il “63” nel nome richiama il codice dipartimentale del Puy‑de‑Dôme, segno d’identità e radicamento. I colori sociali sono il rosso granata e il blu, giocano allo Stade Gabriel‑Montpied, impianto comunale compatto e caloroso.
Negli anni ’90 il Clermont emerge come laboratorio sportivo ambizioso. L’episodio che accende i riflettori arriva nella Coupe de France 1996‑97: contro il Paris Saint‑Germain, allora corazzata nazionale, la squadra compie una rimonta epica da 1–4 a 4–4 e vince ai rigori. È la favola dei “petits poucets” che entra nel lessico romantico del calcio francese e proietta il club sulla mappa. Sul piano dei campionati, la crescita è graduale ma costante: il titolo in Championnat National 2001‑02 consegna la prima promozione stabile in Ligue 2; un secondo titolo nel 2006‑07 consolida il posizionamento nella cadetteria.
Il Clermont si distingue anche per visione manageriale e coraggio. Nel 2014 fa storia con la scelta di affidare la panchina a Helena Costa, prima donna nominata alla guida di una squadra professionistica maschile in Francia; la sua esperienza si interrompe prima dell’avvio stagionale, ma pochi mesi dopo subentra Corinne Diacre, che diventa la prima donna a sedere in panchina e vincere partite nel calcio professionistico maschile francese. È un segnale forte sull’apertura culturale del club.
Sul campo, l’era recente è segnata dalla mano tecnica di un progetto che valorizza principi di gioco moderni: costruzione bassa, ricerca della superiorità tra le linee, profili multi‑ruolo scovati con scouting attento a mercati “scoperti” (Austria, Balcani, Africa occidentale). Questo approccio culmina nella storica promozione in Ligue 1 al termine della stagione 2020‑21: un traguardo mai raggiunto prima. L’impatto con la massima serie, pur con budget ridotto e stadio di piccole dimensioni, è pragmatico: salvezza iniziale e, soprattutto, una sorprendente annata da top‑10 nel 2022‑23, con una striscia primaverile di vittorie che diventa record di club in Ligue 1.
La permanenza in élite conferma il Clermont come modello di sostenibilità: investimenti mirati, valorizzazione di profili in crescita, plusvalenze e una forte identità territoriale. La piccola scala diventa virtù: staff tecnico snello, attenzione ai dettagli, capacità di adattamento tattico nelle due fasi. Lo Stade Gabriel‑Montpied, pur non monumentale, è un fortino dove il fattore pubblico pesa.
Il Clermont Foot non è un brand globale, ma ha un seguito in crescita grazie alla visibilità in Ligue 1, alle storie personali dei suoi protagonisti e a un’immagine di club coraggioso, resiliente e innovatore. In un contesto competitivo come quello francese, resta un cantiere aperto che sa sorprendere: una squadra che, quando trova inerzia, sa macinare punti e dare filo da torcere a chiunque.

Honours

• • title: Championnat National (terza serie) - Campione
  • years: 2002, 2007

Statistical Insights

- Win rate complessivo recente (ultime stagioni): Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24).
- Gol segnati per partita: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24).
- Gol concessi per partita: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24).
- Miglior striscia: record di 7 vittorie consecutive in Ligue 1 nella primavera 2023, volano per il miglior piazzamento di sempre in massima serie.
- Peggior striscia: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24).
- Identikit tattico ricorrente: blocco medio‑basso elastico, pressing selettivo, efficacia sulle transizioni e sfruttamento di cross bassi/attacchi seconda palla. Fonte: analisi DS24 su dati FBref/Opta.

Key Players

- Mory Diaw (Portiere): specialista tra i pali, riflessi e PSxG+ sopra media nelle stagioni di Ligue 1; leadership silenziosa e buon gioco con i piedi.
- Muhammed Cham (Trequartista/Esterno): creatività tra le linee, progressioni palla al piede, doppia cifra complessiva di contributi gol nelle annate di élite; pericoloso su piazzati.
- Grejohn Kyei (Centravanti): riferimento fisico, attacca bene il primo palo, xG/90 spesso tra i più alti della rosa; utile nel gioco spalle alla porta.
- Elbasan Rashani (Ala): ambidestro, tempi di inserimento e gol “pesanti” in situazioni clutch; duttilità tattica sulle due corsie.
- Yohann Magnin (Centrocampista): equilibrio e pressing, ottima lettura delle seconde palle, alta percentuale di passaggi riusciti e conduzione pulita della ripartenza.

Projection

Outlook in stile betting: progetto sostenibile, scouting efficace e identità chiara mantengono il Clermont in zona competitiva. In ottica cadetteria/lotta promozione, la base tecnica e l’organizzazione consentono di ambire alla parte alta della classifica se il nucleo viene preservato e si integra un finalizzatore affidabile. Probabilità implicite (modello DS24, qualitativo): promozione diretta 18–25%; playoff 30–40%; metà classifica 25–35%; retrocessione 5–10%. Driver chiave: tenuta difensiva, conversione xG, continuità degli esterni offensivi e gestione infortuni. Senza coppe europee, il focus sul campionato è totale: ogni serie positiva può spostare l’ago verso l’obiettivo.

Trivia

• Il “63” nel nome non è un vezzo grafico: indica il codice INSEE del dipartimento del Puy‑de‑Dôme. Un marchio identitario fortissimo che lega il club alla sua provincia.
• La notte che cambia tutto: nella Coupe de France 1997 il Clermont, allora nelle serie inferiori, elimina il Paris Saint‑Germain dopo una rimonta leggendaria da 1–4 a 4–4 e successo ai rigori. Quell’exploit, tramandato come la “remontada auvergnate”, diventa parte del DNA del club: resilienza e fede fino all’ultimo.
• Pionieri dell’inclusione: nel 2014 il Clermont annuncia Helena Costa come allenatrice della prima squadra, una prima storica nel professionismo maschile francese. Dopo le sue dimissioni, Corinne Diacre prende il timone: sarà la prima donna a sedere su una panchina maschile pro in gara ufficiale in Francia, vincendo e lasciando un segno indelebile. Il club, al di là dei risultati, si guadagna fama internazionale per il coraggio delle scelte.
• Città di rugby, cuore di calcio: Clermont-Ferrand è famosa per la ASM Clermont Auvergne, potenza del Top 14. Eppure il Clermont Foot si è ritagliato uno spazio crescente, trasformando una presunta “minoranza” in energia positiva. Lo stadio Gabriel‑Montpied, essenziale e raccolto, amplifica il tifo: pochi fronzoli, tanta pressione addosso agli avversari.
• Scouting controcorrente: il club pesca con intelligenza in mercati periferici, valorizzando profili poco battuti. Esempi recenti includono talenti provenienti dall’Austria e dall’Africa occidentale, con mix di tecnica e atletismo. Il risultato è una rosa sostenibile, con plusvalenze e rapida adattabilità tattica.
• Primavera 2023 da cinema: il Clermont inanella una lunga striscia di vittorie in Ligue 1 che lo porta al miglior piazzamento della sua storia in massima serie. Una fase di gioco brillante, con catene laterali efficaci e una sorprendente compattezza difensiva.
• Sicurezza e fair play: l’episodio del 2023 a Montpellier, con l’interruzione del match per un ordigno pirotecnico vicino all’area del Clermont, riaccende il dibattito sulla sicurezza negli stadi. La gestione esemplare della squadra e dello staff medico viene lodata a livello nazionale.
• Una fucina di leader silenziosi: capitani e senatori del gruppo spesso non sono nomi altisonanti, ma giocatori dalla grande etica del lavoro, cresciuti nel sistema Clermont. La cultura interna premia affidabilità e intelligenza tattica.
• Stadio e territorio: il Gabriel‑Montpied sorge in una città ai piedi dei vulcani dell’Alvernia. Il contesto geografico entra nella narrativa del club: ambiente “duro” e genuino, clima talvolta rigido, idealizzato come metafora della propria durezza competitiva.
• Dettagli cromatici: la combinazione granata‑blu, poco diffusa in Francia, rende immediatamente riconoscibili maglia e crest (con il cavaliere). La scelta estetica richiama nobiltà e fermezza.
• Giovani e seconda chance: il Clermont spesso accoglie calciatori in cerca di rilancio, offrendo minuti e responsabilità. Non di rado questi profili esplodono, alimentando il ciclo virtuoso tra campo e bilancio.
• Una storia “normale” che ispira: senza trofei maggiori, il Clermont dimostra che visione, coerenza e organizzazione possono colmare gap economici importanti. È l’esempio di come l’asse dati‑campo, se ben integrato, possa produrre rendimento sostenibile anche ai massimi livelli nazionali.