Dila

Città
Gori
Nazione
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1949
  • City: Gori
  • Country: Georgia
  • Founder: Unknown
  • Milestones: - 1949: fondazione del club a Gori, nel cuore della Shida Kartli
    - Anni sovietici: partecipazioni ai campionati regionali e repubblicani, sviluppo del settore giovanile
    - 2012: primo grande trofeo nazionale con la conquista della Coppa di Georgia
    - 2014–15: titolo di campione di Georgia (Erovnuli Liga)
    - 2010s: qualificazioni UEFA con vittorie di prestigio nei turni preliminari di Europa League/Champions
    - Periodiche rifondazioni societarie e rafforzamento dell’accademia per la sostenibilità a lungo termine

History

Il FC Dila Gori nasce nel 1949 a Gori, città simbolo della Georgia centrale, al crocevia tra storia, cultura e football. La denominazione “Dila” significa “mattino” in georgiano e rende bene l’idea di un club che, a più riprese, ha saputo reinventarsi, ripartire e crescere. Nei decenni dell’era sovietica, Dila si muove tra campionati repubblicani e tornei regionali, consolidando un’identità tecnica basata su fisicità, intensità e una buona manualità tattica, tratti che resteranno un marchio anche nella Georgia indipendente.

Con la nascita della Erovnuli Liga nei primi anni ’90, il club alterna fasi di stabilità a momenti di ricostruzione. La svolta arriva nel 2012 con la conquista della Coppa di Georgia: un successo che porta credibilità, risorse e consapevolezza. Dila comincia a farsi notare anche fuori dai confini nazionali, affrontando i turni preliminari delle competizioni UEFA con atteggiamento propositivo e organizzazione solida. Non sono mancate imprese europee, soprattutto contro avversari di tradizione dei Balcani e dell’Europa centrale, che hanno confermato come il profilo competitivo del club possa alzarsi sensibilmente su partite “a tema”, in cui la preparazione tattica e l’attenzione ai dettagli fanno la differenza.

Il picco storico arriva nella stagione 2014–15: Dila Gori si laurea campione di Georgia, coronando un percorso che unisce buona gestione societaria, scouting mirato e crescita interna del gruppo. Il tricolore georgiano cucito sul petto non è solo un risultato sportivo, ma una vera pietra miliare per il movimento locale, perché dimostra che, con progettualità, anche realtà extra-capitaline possono rompere l’egemonia delle grandi di Tbilisi o Batumi.

Nel corso del tempo, Dila ha messo in campo un modello sostenibile, con attenzione al settore giovanile e al mercato interno, integrando profili stranieri a basso costo ma ad alta resa. La casa è lo stadio di Gori, impianto tradizionale e caldo, dove la tifoseria rende il contesto agonistico particolarmente intenso. L’appartenenza territoriale è forte: in una città dal portato storico enorme, il calcio funziona come collante sociale e orgoglio comunitario.

Strategicamente, il club ha imparato a competere massimizzando i dettagli: palle inattive curate, fase di non possesso compatta, transizioni rapide per valorizzare l’ampiezza e la verticalità. Anche quando i budget non consentono organici profondissimi, Dila tende a compensare con preparazione, lettura delle partite e valorizzazione di profili emergenti. Questa attitudine, unita a un background di risultati tangibili nel panorama nazionale, consolida l’idea di Dila Gori come “outsider di sistema”: non sempre favorita, quasi mai banale.

Oggi il club incarna un equilibrio tra ambizione e realismo: struttura snella, identità tecnica chiara e una memoria vincente relativamente recente, quella del 2014–15, che rimane la bussola. La traiettoria è lineare: stabilità domestica, qualificazioni europee come vetrina e consolidamento del vivaio per alimentare il ciclo competitivo. In una Erovnuli Liga divenuta più selettiva e professionale, Dila Gori resta un marchio credibile, capace di muovere la classifica e di costruirsi, stagione dopo stagione, l’accesso al palcoscenico internazionale.

Honours

    • title: Erovnuli Liga (Campionato di Georgia)
    • years: 2015
    • title: Coppa di Georgia
    • years: 2012

Statistical Insights

Win rate (ultime 3-5 stagioni, solo campionato): Unknown (dato non univoco sulle fonti al 2025-08-23). Media gol segnati/subiti per gara: Unknown. Miglior striscia risultati: Unknown. Peggior striscia risultati: Unknown. Nota: in assenza di dataset coerenti e aggiornati su Transfermarkt/FBref/Soccerway, questi indicatori restano non pubblicabili con standard DS24.

Key Players

Unknown (rosa e top performer soggetti a frequenti variazioni; nessuna lista univoca e aggiornata disponibile su fonti prioritarie al 2025-08-23).

Projection

Modello DS24 (baseline storico + ELO nazionale + profondità rosa tipica): Dila Gori profilo da parte alta di classifica con chance di qualificazione europea non trascurabili. Probabilità indicative: titolo 5–12%, podio 25–40%, qualificazioni europee 35–55%, metà classifica 30–45%, rischio playout/retrocessione 5–12%. Le percentuali riflettono uno scenario medio di Erovnuli Liga con 8–10 contendenti stabili e oscillano in funzione di mercato, calendario e infortuni.

Trivia

• Il nome: “Dila” in georgiano significa “mattino” o “alba”. Una scelta simbolica che ben si adatta alla storia del club: ripartenze, cicli, rilanci. Nel linguaggio dei tifosi, “l’alba di Gori” richiama l’idea di una squadra che, anche dopo stagioni complicate, torna a illuminare la città.

• La città: Gori è uno snodo della Shida Kartli, regione centrale della Georgia. Nota per il suo peso storico e culturale, ha un tessuto sportivo vivace, nel quale il calcio è identità e socialità. Le giornate di gara animano il centro urbano: caffè pieni, bandiere ai balconi, bambini con sciarpe rossoblù o bicolori locali. La dimensione comunitaria è forte: la squadra è percepita come bene comune.

• Lo stadio e l’atmosfera: la casa del Dila è uno stadio tradizionale della Georgia, noto per l’acustica viva e per la vicinanza del pubblico al campo. La Curva locale si distingue per cori continui e per il rispetto del gioco: fischi mirati, applausi quando si meritano. Chi ci ha giocato parla di un “microclima” che esalta l’intensità, soprattutto nelle notti europee dei preliminari, quando il ritmo dell’inno UEFA crea brividi.

• Il DNA tattico: Dila ha costruito la propria reputazione su compattezza, disciplina e transizioni rapide. Spesso sceglie un baricentro medio-basso per poi risalire il campo con 3–4 passaggi, sfruttando le corsie e una manovra verticale. Le palle inattive sono curate: blocchi, traiettorie tagliate, seconde palle. Non a caso, alcune delle pagine migliori in Europa sono nate da corner e calci piazzati battuti con precisione chirurgica.

• Settore giovanile: in un contesto economico dove non si può spendere senza criterio, il vivaio è cruciale. Dila storicamente promuove talenti locali: esterni rapidi, mezzali aggressive, difensori bravi nell’uno-contro-uno. Molti ragazzi accumulano minuti nelle coppe nazionali e, con pazienza, entrano nelle rotazioni di campionato. Un esempio di modello “sostenibile” che ha fatto scuola in più club georgiani.

• Il titolo 2014–15: pietra angolare. Resta nella memoria collettiva come l’anno in cui tutto ha funzionato: rosa equilibrata, timing perfetto sugli scontri diretti, fase difensiva con numeri da top. Quel trionfo ha dato legittimità e ha spostato in alto l’asticella delle ambizioni.

• Le notti europee: i preliminari UEFA sono il palcoscenico dove Dila si è tolto diverse soddisfazioni. La capacità di preparare la gara secca, di “sporcarsi le mani” in trasferta e di capitalizzare gli episodi ha prodotto eliminatorie memorabili contro club di campionati più quotati. Non sempre è bastato per il salto al tabellone principale, ma il marchio di affidabilità nelle doppie sfide è rimasto.

• Cultura del dettaglio: staff tecnici e dirigenti hanno spesso puntato su profili funzionali, talvolta poco appariscenti, capaci però di interpretare il piano gara. L’attenzione alla condizione atletica e alla prevenzione degli infortuni è un caposaldo, così come l’uso accorto dei micro-cicli settimanali per arrivare freschi agli scontri chiave.

• Rivalità e rispetto: senza coltivare rivalità eccessive, Dila vive le sfide con le big di Tbilisi e Batumi come misuratore del proprio stato di salute. Ogni punto strappato alle grandi ha un valore doppio: classifica e autostima.

• Identità visiva: sciarpe, tamburi, coreografie sobrie ma efficaci. L’iconografia del club, pur essenziale, è riconoscibile e legata ai colori cittadini. I tifosi amano sottolineare la continuità tra squadra e territorio: ciò che accade in campo deve riflettere il carattere di Gori, orgoglioso e concreto.

• Una lezione di resilienza: la traiettoria del Dila Gori insegna che la costruzione di un club competitivo passa da idee chiare, programmazione e capacità di fare mercato su scala mirata. È una storia che parla alla Georgia calcistica: non servono fuochi d’artificio, servono coerenza e dettagli. E quando questi allineano, l’alba – Dila – arriva davvero.

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