Dolomiti Bellunesi

Città
Belluno, Feltre e Sedico (Provincia di Belluno)
Nazione
Fondata
2021
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 2021 (fusione)
  • City: Belluno, Feltre e Sedico (Provincia di Belluno)
  • Country: Italia
  • Founder: Fusione tra AC Belluno 1905, Union Feltre e San Giorgio Sedico
  • Milestones: 2021: nascita del club dalla fusione di tre realtà provinciali; 2021-22: debutto in Serie D, Girone C; 2022-23–2024-25: consolidamento in Serie D con obiettivi di crescita su base provinciale; sviluppo del settore giovanile unificato. Stadio principale utilizzato: Polisportivo di Belluno, con utilizzo periodico degli impianti di Feltre (Zugni Tauro) e Sedico.

History

La SSD Dolomiti Bellunesi è un progetto calcistico nato nel 2021 con un obiettivo chiaro: unire le forze della provincia di Belluno per competere in modo più strutturato e sostenibile nel panorama dilettantistico nazionale. La fusione tra AC Belluno 1905, Union Feltre e San Giorgio Sedico ha rappresentato una scelta strategica, figlia di una valutazione pragmatica: tre bacini di tifo contigui, tre storie importanti ma frammentate e un territorio complesso, vasto, con una forte identità montana e una densità demografica limitata. La nuova società ha cercato fin da subito di capitalizzare sulle migliori pratiche delle tre precedenti gestioni, unificando scouting, metodologie d’allenamento e network con le società di base.
Sportivamente la Dolomiti Bellunesi si è collocata in Serie D (Girone C), il lotto geografico del Triveneto storicamente competitivo e ricco di club ambiziosi. L’ingresso nel massimo livello dilettantistico ha imposto una curva d’apprendimento ripida: ritmi intensi, trasferte impegnative e realtà strutturate come Union Clodiense, Campodarsego, Caldiero Terme, e altre piazze venete e friulane abituate a puntare in alto. La società ha adottato un approccio graduale, con roster equilibrati tra profili esperti della categoria e giovani in valorizzazione, mantenendo come caposaldo la sostenibilità economica e la crescita del vivaio.
A livello identitario, la scelta del nome “Dolomiti Bellunesi” ha una valenza che va oltre il calcio. Richiama il patrimonio UNESCO delle Dolomiti, simbolo di un territorio d’eccellenza, e costituisce un brand riconoscibile anche fuori dai confini provinciali. L’idea è stata quella di attirare sponsor e talenti non solo sulla singola città, ma sull’intera provincia, facendo leva sulla forza del marchio territoriale. Questa visione si riflette anche nell’utilizzo degli impianti: il Polisportivo di Belluno come base principale, con il supporto di Feltre (Zugni Tauro) e Sedico, a ribadire la natura “diffusa” del progetto.
Sul piano tecnico, la Dolomiti Bellunesi ha alternato momenti di brillantezza a fasi di assestamento, com’è fisiologico in una realtà giovane. Le campagne in Serie D hanno visto la squadra misurarsi con stili diversi: avversari orientati al possesso e altri più verticali, campi e condizioni climatiche dure in inverno, e una continua ricerca di identità tattica coerente con le risorse del roster. Il club ha contemporaneamente investito nel settore giovanile unificato per costruire pipeline interne di talenti e creare un DNA tecnico riconoscibile.
Pur non potendo vantare ancora un palmarès di primo piano con la nuova denominazione, la Dolomiti Bellunesi ha messo le basi per un percorso di medio periodo: struttura societaria snella, visione territoriale, scouting nel Nord-Est, e un posizionamento che mira a colmare il gap tra dilettantismo d’élite e professionismo. In sintesi: un progetto moderno, identitario, che prova a trasformare la frammentazione storica in un vantaggio competitivo, con un occhio attento alla sostenibilità e all’appartenenza. In un calcio che spesso consuma, qui si costruisce, un passo alla volta.

Statistical Insights

Dati di performance di sintesi (ultime stagioni in Serie D, Girone C): win rate, gol fatti/subiti per gara, serie utili e negative, expected goals e minutaggi U21 risultano non omogenei tra le fonti pubbliche dilettantistiche e non verificabili con affidabilità entro la soglia di freschezza di 30 giorni. Stato: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Nota metodologica: per un quadro aggiornato si rimanda ai database stagionali di Transfermarkt, Soccerway e ai comunicati LND.

Key Players

Rosa e leader tecnici aggiornati in tempo reale non verificabili con certezza entro la soglia di freschezza indicata. Stato: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Indicazione generale: profili con esperienza di Serie D e giovani in valorizzazione dal territorio.

Projection

Outlook tecnico, stile DirettaSport24: progetto solido, costruito su base territoriale, con ambizione di stabilità nel girone e progressivo avvicinamento alla zona playoff. Probabilità implicite (stima qualitativa, non vincolante): promozione diretta 5–10%, accesso playoff 30–40%, metà classifica 35–45%, rischio playout 10–15%. Driver chiave: continuità difensiva, conversione delle palle inattive, valorizzazione U21. Contesto girone C storicamente competitivo: margini sottili, dettagli pesano.

Trivia

• Un’unica provincia, tre storie: la Dolomiti Bellunesi nasce dall’unione di tre identità forti – Belluno, Feltre, Sedico – che per decenni si sono misurate tra Serie D, Eccellenza e categorie limitrofe. La fusione del 2021 è stata uno dei dossier più dibattuti del calcio veneto: romantici contro pragmatici. Alla fine ha prevalso l’idea di un “club di provincia” allargato, capace di superare i campanilismi per competere meglio.
• Il peso del brand territoriale: scegliere “Dolomiti” nel nome non è solo marketing. È un manifesto. Significa abbracciare un immaginario riconosciuto nel mondo – montagne, sport outdoor, turismo – e legarlo al calcio. Sponsor e attivazioni locali trovano così una piattaforma più ampia rispetto al singolo comune. Non a caso il club parla a una comunità diffusa, dai quartieri di Belluno alle valli che guardano Cortina.
• Stadi e comunità: giocare prevalentemente al Polisportivo di Belluno, con il supporto logistico di Feltre (Zugni Tauro) e Sedico, è il riflesso pratico della missione. Il “modello diffuso” consente di portare la prima squadra più vicina ai diversi nuclei di tifosi, distribuendo il contatto col territorio e offrendo giornate di calcio a più comunità. Anche questa è fidelizzazione.
• DNA tecnico veneto: il Girone C della Serie D è laboratorio di calcio “tosto”: intensità, organizzazione, tanti dettagli di palla inattiva e fisicità. Qui sono passati allenatori e giocatori poi saliti di categoria. Per la Dolomiti Bellunesi il battesimo di fuoco è stato comprendere i tempi della categoria: quando pressare alto, quando abbassare il baricentro, come gestire il doppio impegno campionato–Coppa Italia di Serie D.
• Giovani e filiera: una delle ragioni della fusione è creare massa critica nel vivaio. Un settore giovanile unificato significa più istruttori, più selezione, più partite di livello. L’obiettivo è chiaro: far emergere profili U19/U21 pronti a giocare minuti veri in prima squadra, abbattendo i costi di mercato e valorizzando capitale sportivo interno. In D, dove il minutaggio dei giovani è incentivato, questa è una leva fondamentale.
• Identità visiva “di montagna”: il logo e l’immaginario richiamano le cime dolomitiche. Una scelta non solo estetica ma strategica: creare un legame emotivo immediato con chi vive la montagna ogni giorno e con chi la sceglie per vacanza e sport. L’aspirazione è che la maglia diventi un simbolo oltre il calcio locale, un “souvenir” identitario.
• Rivalità e derby allargati: in Veneto il termometro agonistico è sempre alto. Le sfide con realtà storiche del Triveneto mantengono sapore speciale, tra platee calde e tradizione. Per la Dolomiti Bellunesi costruire una propria narrativa competitiva significa anche misurarsi periodicamente con piazze che hanno già toccato il professionismo, senza complessi.
• Sostenibilità: budget ponderati, investimenti mirati, attenzione ai costi di trasferta e alle sinergie infrastrutturali sono il mantra. In un contesto dove la corsa al risultato può portare a rischi finanziari, la scelta del club è una maratona più che uno sprint.
• Una “startup” calcistica: rispetto alle società ultracentenarie del circondario, la Dolomiti Bellunesi è giovane. Questo può essere un vantaggio: meno inerzie, più flessibilità nelle scelte (data analysis, metodologia d’allenamento, partnership con scuole e università), una governance più snella.
• La curva dell’appartenenza: mettere assieme tifoserie storicamente avverse non è facile. Ma i risultati aiutano, così come il contatto costante con i paesi della provincia. Iniziative di community engagement, open day del settore giovanile e progetti con le scuole hanno un impatto che va oltre i 90 minuti. È qui che si cementa la “Dolomiti Bellunesi” come idea prima ancora che come squadra.

Statistiche squadra
Casa Fuori casa Tutto
Giocate 19 19 38
Vinte 14 9 23
Pareggi 3 6 9
Sconfitte 2 4 6
Casa Fuori casa Tutto
Per Match Total Per Match Total Per Match Total
Goal 2 38 1.4 27 1.7 65
Goal concessi 0.8 16 1.2 23 1 39
Cartellini gialli 0 0 0
Cartellini rossi 0 0 0
Reti inviolate 0.4 8 0.4 7 0.4 15
Calci d'angolo 0 0 0
Falli 0 0 0
Fuori gioco 0 0 0
Tiri 0 0 0
Tiri in porta 0 0 0
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