FC Schalke 04
Official Info
- Official Website: https://schalke04.de
- League Website: https://www.bundesliga.com/en/2bundesliga/clubs/fc-schalke-04
- Twitter: https://twitter.com/s04
- Facebook: https://www.facebook.com/S04
- Instagram: https://www.instagram.com/s04
- YouTube: https://www.youtube.com/user/schalke04
Quick Facts
- Founded: 4 maggio 1904
- City: Gelsenkirchen
- Country: Germania
- Founder: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: - 1904: fondazione come Westfalia Schalke nel quartiere minerario di Schalke, Gelsenkirchen
- Anni ’30-’40: era del “Schalker Kreisel”, 6 titoli nazionali tra il 1934 e il 1942 grazie al gioco a rotazione
- 1958: ultimo titolo tedesco pre-Bundesliga
- 1972: primo DFB-Pokal dell’era moderna
- 1997: vittoria della Coppa UEFA, gli “Eurofighter” superano l’Inter ai rigori
- 2001: il “Vier‑Minuten‑Meister”, lo scudetto sfuma al 94’ per il gol di Andersson (HSV–Bayern)
- 2001: inaugurazione dell’Arena AufSchalke (oggi Veltins‑Arena)
- 2011: DFB‑Pokal e Supercup; semifinale di Champions League
- 2021: retrocessione e successiva risalita in 2. Bundesliga; rilancio del progetto sportivo
History
Lo Schalke 04 nasce il 4 maggio 1904 nel quartiere di Schalke, a Gelsenkirchen, cuore della Ruhr e della tradizione mineraria tedesca. È un club forgiato dal lavoro nelle miniere e da una comunità che ha fatto del calcio un collante sociale: non a caso i tifosi sono i Knappen, i “minatori”. Negli anni Trenta e Quaranta il club impone in Germania un’idea di gioco rivoluzionaria per l’epoca, il famoso Schalker Kreisel: scambi rapidi, rotazioni continue, possesso palla fluido. Con questa identità vince sei campionati tra il 1934 e il 1942, prima di aggiungere il settimo nel 1958, ultimo titolo nazionale prima dell’istituzione della Bundesliga.
L’ingresso nell’era moderna è scandito da picchi emozionali potenti. Nel 1972 arriva il DFB‑Pokal, segnale di rinascita sportiva in un contesto regionale che vive il declino dell’industria pesante. Gli anni Novanta regalano uno dei momenti più iconici: la Coppa UEFA 1996‑97. Gli Eurofighter di Huub Stevens, compatti e indomabili, battono l’Inter ai rigori a San Siro dopo il doppio confronto: è la notte che consegna lo Schalke alla storia europea. Perfetta antitesi, sul piano emotivo, è il 2001: lo Schalke assapora lo scudetto per quattro minuti, prima che a Amburgo il Bayern pareggi su punizione di Patrik Andersson. Il “Vier‑Minuten‑Meister” resta ferita e mito fondativo moderno, simbolo della resilienza di una tifoseria immensa.
Nel 2001 apre l’Arena AufSchalke (oggi Veltins‑Arena), uno degli impianti più innovativi d’Europa: tetto retrattile, campo estraibile e un’atmosfera da brividi. L’impianto ospiterà la finale di Champions 2004 e partite del Mondiale 2006, cementando la reputazione globale del club. Sul terreno di gioco, le annate 2010‑2011 sono memorabili: con Manuel Neuer tra i pali e un mix di esperienza e talento (Raúl, Huntelaar), lo Schalke vince il DFB‑Pokal, la Supercup e arriva fino alla semifinale di Champions League 2011.
La Knappenschmiede, l’academy, è una fonte inesauribile di talento: Manuel Neuer, Mesut Özil, Julian Draxler, Leroy Sané, Benedikt Höwedes e Joel Matip sono solo alcuni dei profili cresciuti in casa. Mentre i conti economici conoscono stagioni complicate, soprattutto dopo il 2020, il club mantiene una base sociale imponente (oltre 160.000 soci) e una cultura identitaria unica. La retrocessione del 2021 è uno schiaffo, ma anche l’occasione per rifondare, rimodulare costi e ricostruire un percorso tecnico sostenibile.
Nel presente, lo Schalke resta un simbolo del calcio tedesco: rivalità totale con il Borussia Dortmund nel Revierderby, stadio sempre caldo e un legame popolare viscerale. La statura internazionale costruita nell’arco di oltre un secolo — titoli, coppe, grandi notti europee, talenti lanciati — fa dei Königsblauen un club di portata globale, con radici profonde e sguardo ostinatamente rivolto in avanti.
Honours
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- title: Campionato tedesco (pre‑Bundesliga)
- years: 1934, 1935, 1937, 1939, 1940, 1942, 1958
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- title: DFB‑Pokal
- years: 1937, 1972, 2001, 2002, 2011
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- title: DFL‑Supercup
- years: 2011
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- title: DFL‑Ligapokal
- years: 2005
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- title: UEFA Cup
- years: 1997
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- title: Coppa Intertoto UEFA
- years: 2003, 2004
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- title: 2. Bundesliga
- years: 1984, 1991, 2022
Statistical Insights
Indicatori chiave (ultimo controllo 2025-08-23): tasso di vittorie e media gol segnati/subiti per gara in campionato: Unknown (in attesa di aggiornamento consolidato su più fonti). Picchi storici affidabili: peggior striscia senza vittorie in Bundesliga pari a 30 partite, conclusa a inizio 2021; migliori piazzamenti in Bundesliga: 2º posto in cinque stagioni (2000‑01, 2004‑05, 2006‑07, 2009‑10, 2017‑18). In Europa: semifinalista di Champions League 2010‑11, vincitore della Coppa UEFA 1996‑97. Profilo realizzativo tipico della tradizione recente: fase difensiva solida nelle annate di vertice e produttività offensiva trainata da un centravanti di riferimento (es. Huntelaar 29 gol in Bundesliga 2011‑12).
Key Players
Nota: rosa e ruoli fluttuano stagionalmente; i profili sottostanti sono riferimenti dell’era moderna, utili per inquadrare identità e rendimento (ultimo controllo 2025-08-23). Manuel Neuer — Portiere: prodotto della Knappenschmiede, leader nel cammino fino alla semifinale UCL 2011; clean-sheet rate d’élite prima del trasferimento. Klaas‑Jan Huntelaar — Attaccante: capocannoniere Bundesliga 2011‑12 (29 gol), terminale letale nello Schalke di coppe. Raúl González — Attaccante: carisma e gol in Europa League/Champions (2010‑12), valore aggiunto in gestione possessi e spazi. Benedikt Höwedes — Difensore: simbolo di affidabilità e leadership, titolare in tutte le competizioni per più stagioni. Leroy Sané/Julian Draxler — Esterni/trequartisti: esempi della filiera Knappenschmiede, accelerazione e creatività con impatto su gol+assist in giovane età.
Projection
Scenario tipo per una stagione di vertice in 2. Bundesliga: promozione diretta 20–25% (quota implicita ~4.0–5.0), playoff promozione 15–20% (5.0–6.5), metà classifica 35–40% (2.2–2.8), rischio retrocessione 10–15% (6.5–10.0). Driver principali: stabilità finanziaria, tenuta difensiva (xGA), conversione sulle palle inattive, continuità realizzativa del riferimento offensivo. In ottica Bundesliga (post‑promozione), base case da metà classifica con bassa probabilità di top‑6 se non arriva un miglioramento netto nel differenziale xG e nella profondità della rosa. Probabilità indicative soggette a mercato e infortuni (ultimo controllo 2025-08-23).
Trivia
• Origini e identità: lo Schalke 04 nasce tra i pozzi della Ruhr. La cultura del lavoro nelle miniere ha modellato linguaggio, simboli e rituali del club: i giocatori sono i Königsblauen per i colori reali, i tifosi i Knappen, i minatori. Il senso di appartenenza è così forte che il club è tra le società con più soci al mondo, oltre 160.000, con una partecipazione attiva nella vita associativa.
• Il Schalker Kreisel: negli anni Trenta il club codifica un calcio dinamico e a rotazione — il Kreisel, “trottola” — fatto di triangolazioni e scambi continui. È antesignano del calcio di posizione moderno e produce una striscia di dominio nazionale con sei titoli in nove anni (1934‑42).
• L’epopea degli Eurofighter: stagione 1996‑97, Coppa UEFA. Contro pronostico, lo Schalke elimina Valencia e Tenerife e in finale doma l’Inter: 1‑0 a Gelsenkirchen, 0‑1 a Milano, trionfo ai rigori. L’etica operaia di quella squadra — compattezza, spirito di sacrificio, dettagli curati — diventa marchio identitario.
• Il “Vier‑Minuten‑Meister”: 19 maggio 2001. A Gelsenkirchen (allora Parkstadion) si festeggia: il Bayern sta perdendo ad Amburgo, lo Schalke è virtualmente campione. Ma al 94’ Patrik Andersson pareggia su punizione ribattuta, trasformando i Königsblauen nei “campioni per quattro minuti”. Un trauma collettivo che la curva ha trasformato in mito fondativo dell’era moderna.
• Un’arena avveniristica: la Veltins‑Arena (ex Arena AufSchalke), inaugurata nel 2001, ha tetto retrattile, campo estraibile e persino una rete di condotte per la birra che rifornisce direttamente i punti di spillatura. Ha ospitato la finale di Champions 2004 (Porto‑Monaco) e partite del Mondiale 2006 (tra cui il quarto di finale Inghilterra‑Portogallo). È anche luogo di grandi eventi extra‑calcio, come concerti e hockey su ghiaccio.
• La Knappenschmiede: l’academy è un’eccellenza europea. Dalle sue fila sono usciti campioni del mondo e stelle internazionali: Manuel Neuer (simbolo del portiere moderno), Mesut Özil (visione e ultimo passaggio), Julian Draxler (tecnica in velocità), Leroy Sané (strappo e gol), Benedikt Höwedes e Joel Matip (difensori di struttura e letture). Il vivaio è un asset sportivo ed economico che ha sostenuto il club nelle fasi di contrazione dei ricavi.
• Rivalità e cultura popolare: il Revierderby con il Borussia Dortmund è uno degli scontri più caldi d’Europa. Non è solo una partita: è identità operaia, orgoglio di quartiere e confronto di filosofie. Le coreografie della Nordkurve sono celebri, così come i canti che accompagnano i 90 minuti in uno stadio che raramente tradisce sul piano emotivo.
• Resilienza nelle crisi: tra 2020 e 2021 arrivano pandemia, difficoltà economiche e una retrocessione cocente. Il club reagisce con un piano di sostenibilità, valorizzando il settore giovanile e razionalizzando i costi. La risalita in 2. Bundesliga e la ricostruzione tecnica sono segnali di un’identità che non si piega.
• Curiosità: lo Schalke detiene una delle più lunghe serie negative in Bundesliga (30 gare senza vittorie, striscia chiusa nel 2021), ma anche picchi altissimi nella stessa decade: una Coppa di Germania, una Supercoppa e una semifinale di Champions nel 2011. Questo alternarsi di estremi ha alimentato l’aura di club “romantico” capace di notti indimenticabili e cadute dolorose, sempre seguito da un popolo che non abbandona mai.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 6 | 4 | 10 | |||
| Pareggi | 3 | 5 | 8 | |||
| Sconfitte | 8 | 8 | 16 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.8 | 31 | 1.2 | 21 | 1.5 | 52 |
| Goal concessi | 2.1 | 35 | 1.6 | 27 | 1.8 | 62 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 37 | 2.5 | 42 | 2.3 | 79 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 3 | 0.1 | 2 | 0.1 | 5 |
| Reti inviolate | 0.1 | 2 | 0.1 | 2 | 0.1 | 4 |
| Calci d'angolo | 5.2 | 88 | 5.2 | 88 | 5.2 | 176 |
| Falli | 10.3 | 175 | 11.5 | 195 | 10.9 | 370 |
| Fuori gioco | 1.6 | 27 | 1.3 | 22 | 1.4 | 49 |
| Tiri | 15.4 | 261 | 11.9 | 202 | 13.6 | 463 |
| Tiri in porta | 5.2 | 88 | 3.4 | 57 | 4.3 | 145 |