Frosinone
Official Info
- Official Website: https://www.frosinonecalcio.com
- League Website: https://www.legab.it/
- Twitter: https://x.com/Frosinone1928
- Facebook: https://www.facebook.com/FrosinoneCalcioOfficial/
- Instagram: https://www.instagram.com/frosinonecalcio/
- YouTube: https://www.youtube.com/@FrosinoneCalcioOfficial
Quick Facts
- Founded: 1928 (antenati calcistici locali attivi dal 1906)
- City: Frosinone (Lazio)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (aggiornato al 2025-08-23)
- Milestones: - 1928: nascita del club con i colori giallazzurri
- 1959 e 1990: rifondazioni societarie dopo difficoltà finanziarie
- 2006: prima storica promozione in Serie B
- 2015: debutto in Serie A (allenatore Roberto Stellone)
- 2017: inaugurazione del nuovo stadio Benito Stirpe, impianto moderno di proprietà pubblica a gestione club
- 2018: seconda promozione in A (playoff, tecnico Moreno Longo)
- 2023: titolo di Serie B e ritorno in A (allenatore Fabio Grosso)
- 2023: clamoroso 4–0 a Napoli in Coppa Italia
- 2024: retrocessione in Serie B, consolidamento del progetto tecnico e infrastrutturale
History
Il Frosinone Calcio è una delle storie più moderne e resilienti del calcio italiano. Ufficialmente fondato nel 1928, con radici locali che risalgono ai primi del Novecento, il club rappresenta la Ciociaria con i colori giallo e blu e il leone rampante nello stemma. La storia dei canarini è segnata da alti e bassi, rifondazioni (1959 e 1990) e una costante capacità di ripartire attraverso il lavoro sul territorio e una gestione imprenditoriale via via più solida. Per decenni Frosinone ha gravitato tra categorie dilettantistiche e professionismo di terza e quarta serie; la svolta arriva nei primi anni Duemila con l’ascesa dirigenziale di Maurizio Stirpe e una programmazione sportiva più ambiziosa.
Il 2006 segna la prima, storica promozione in Serie B, traguardo che legittima il club come realtà emergente del Centro Italia. Dopo stagioni di consolidamento, l’apice arriva nel 2014–15: con Roberto Stellone in panchina, i giallazzurri chiudono secondi in Serie B e conquistano la prima Serie A della loro storia. L’impatto con il massimo campionato è duro e si conclude con la retrocessione, ma il seme è gettato: la provincia italiana ha una nuova protagonista, capace di ritentare la scalata. Nel 2017 viene inaugurato il nuovo stadio Benito Stirpe, asset fondamentale sia per la sostenibilità economica sia per la valorizzazione dell’esperienza matchday.
Nel 2018, sotto la guida di Moreno Longo, Frosinone torna in Serie A tramite i playoff, confermando la propria vocazione a club “ascensore” ma in crescita strutturale. La stagione 2022–23 rappresenta la perfetta sintesi di maturità tecnica e societaria: con Fabio Grosso in panchina, i giallazzurri dominano la Serie B, vincono il campionato e rientrano in A. Nel corso della successiva annata di massima serie, caratterizzata da un calcio propositivo e da un parco giovani ricco di talento (spesso in prestito da big), Frosinone si mette in vetrina anche in Coppa Italia con un clamoroso 0–4 a Napoli, ma alla fine paga dazio in campionato e retrocede.
Al netto dei risultati sportivi altalenanti, il club ha consolidato un’identità riconoscibile: scouting attento, utilizzo intelligente dei prestiti, rilancio di profili in cerca di spazio e grande attenzione al settore giovanile. Simbolo di questo modello è la scoperta e valorizzazione di giocatori poi approdati a club di vertice, come Federico Gatti (passato alla Juventus dopo l’esplosione in giallazzurro). Oggi Frosinone è un progetto stabile e moderno, capace di competere regolarmente ai vertici della Serie B e di affacciarsi alla Serie A con dignità, sostenuto da una tifoseria compatta e da una gestione che punta su sostenibilità, infrastrutture e visione a lungo termine. Non è un brand globale, ma è certamente una realtà rispettata del calcio italiano, con un seguito in crescita e un modello che fa scuola tra le medio-piccole.
Honours
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- title: Serie B (Campione)
- years: 2023
Statistical Insights
Serie B 2022–23 (stagione del titolo): 24 vittorie, 8 pareggi, 6 sconfitte – 80 punti; win rate 63,2%. Reti: 63 fatte (1,66 a partita) e 26 subite (0,68), miglior difesa del campionato. Identità: blocco corto, transizioni pulite, elevata efficienza sui piazzati. Serie A successiva: campionato chiuso in zona retrocessione con ~20–22% di vittorie, produzione offensiva dignitosa (circa 1,1 gol segnati a gara) ma fragilità difensiva (circa 1,8 subiti). Fattore Stirpe: rendimento casalingo nettamente superiore alla media esterna, con picchi di serie utili prolungate. Trend strutturale: squadra giovane, alta intensità, volume di duelli e pressioni sopra media, ma vulnerabilità nelle fasi finali di gara.
Key Players
Riferimenti recenti e icone giallazzurre: - Matías Soulé (Ala): nella Serie A più recente in giallazzurro è stato il leader offensivo per gol creati e dribbling progressivi (≈11 gol e 3 assist in campionato). - Walid Cheddira (Centravanti): attaccante di profondità e attacco seconda palla, con ~7 gol in A e prezioso lavoro senza palla. - Luca Mazzitelli (Centrocampista, capitano): mezzala/regista con timing negli inserimenti (≈5 gol, 4 assist in A), leadership e calci piazzati. - Marco Brescianini (Centrocampista): box-to-box, volume di corse e recuperi, conclusione da media distanza (≈4 gol in A). - Stefano Turati (Portiere): reattività tra i pali e buon gioco con i piedi; nella massima serie recente ~6 clean sheet e oltre 100 parate. Nella storia recente del club spiccano anche Daniel Ciofani e Federico Dionisi, simboli delle promozioni e della permanenza ad alti livelli in B.
Projection
Profilo competitivo da alta Serie B: rosa giovane, idee chiare e fattore Stirpe rendono Frosinone una candidata naturale a playoff promozione. Modello probabilistico (quote implicite orientative): promozione diretta 18–25%; via playoff 25–35%; metà classifica 30–35%; rischio retrocessione 5–10%. Driver chiave: solidità difensiva (quando sotto 1,0 xGA/gara, la squadra massimizza punti), continuità tecnica in panchina e conversione delle palle inattive. Se il reclutamento manterrà il mix di prestiti di qualità e zoccolo duro, i giallazzurri restano da “1X” in casa e insidiosi contro le big del torneo.
Trivia
• Identità e simboli: Frosinone gioca in giallo e blu; il leone rampante nello stemma richiama fierezza e appartenenza alla Ciociaria. I soprannomi più diffusi sono “giallazzurri” e “canarini”, ma la tifoseria si riconosce anche nell’orgoglio territoriale dei “ciociari”.
• Il nuovo stadio: lo Stadio Benito Stirpe, inaugurato nel 2017, ha segnato uno spartiacque. Impianto moderno, coinvolgente per prossimità al campo e servizi, è tra i pochi in Italia gestiti stabilmente da un club non di primissima fascia. Ha sostituito lo storico “Matusa”, un catino dal fascino vintage che per anni ha simboleggiato la scalata del club.
• La partita che ha fatto il giro d’Europa: il 4–0 a Napoli in Coppa Italia ha proiettato il nome Frosinone fuori dai confini nazionali. Un upset rarissimo, maturato con coraggio tattico e cinismo sotto porta: il manifesto della mentalità del club contro avversari di caratura superiore.
• Scouting e valorizzazione: i canarini sono diventati un hub ideale per giovani e “rilanci” grazie a minuti garantiti e sistema di gioco propositivo. Caso-scuola: Federico Gatti, scovato nei dilettanti, esploso in B a Frosinone e poi ceduto alla Juventus, fino alla Nazionale. Anche i prestiti da grandi club (Juventus, Napoli, Sassuolo, ecc.) trovano spazio e responsabilità, creando un circolo virtuoso tra campo e mercato.
• Rivalità e territorio: il derby più sentito è con il Latina (Derby del Basso Lazio), acceso da motivazioni sportive e identitarie. Sentita anche la contrapposizione con compagini laziali nei settori giovanili e un sano antagonismo con le “metropolitane” capitoline, pur senza storici incroci prolungati nelle stesse categorie.
• Filosofia tattica: negli anni recenti Frosinone ha alternato 4-3-3 e 4-2-3-1 con principi chiari: aggressione alta a palla coperta, catene laterali iperattive, attacco dell’area con tre uomini e cura maniacale delle palle inattive. In B la squadra tende a comandare il gioco; in A privilegia compattezza e transizioni, senza rinunciare a palleggiare quando possibile.
• Giovane ma con esperienza: l’età media spesso bassa non significa ingenuità strutturale. La società affianca ai giovani un nucleo di profili esperti (capitani, ex promozioni, specialisti di categoria) per bilanciare lo spogliatoio e mantenere standard agonistici e di leadership.
• Community e responsabilità: forte radicamento sul territorio, iniziative sociali e scuole calcio molto attive. Il club investe sul settore giovanile, che negli ultimi anni ha prodotto squadre competitive nelle competizioni Primavera, a conferma della filiera tecnica.
• Economie del calcio: il “caso Frosinone” è spesso citato per sostenibilità: stadio come driver, plusvalenze mirate e gestione prudente. Non un club-azienda votato al trading compulsivo, ma un modello che riparte ogni anno da basi solide, con reinvestimenti calibrati.
• Curiosità storiche: Frosinone è stato il primo club della Ciociaria a raggiungere la Serie A (2015). La rapida sequenza promozione-retrocessione-promozione ha temprato l’ambiente e creato una cultura della resilienza. Il legame con la famiglia Stirpe è profondo: il nuovo stadio omaggia Benito, figura centrale nella storia societaria, mentre Maurizio ha guidato la transizione verso la modernità.
• Matchday experience: il Benito Stirpe è noto per l’ottima acustica e la visibilità totale; coreografie e presenze sono cresciute con i risultati sportivi, rendendo il fattore campo un asset misurabile anche in termini di punti.