Hibernian
Official Info
- Official Website: https://www.hibernianfc.co.uk/
- League Website: https://spfl.co.uk/clubs/hibernian
- Twitter: https://twitter.com/HibernianFC
- Facebook: https://www.facebook.com/HibernianFootballClub/
- Instagram: https://www.instagram.com/hibernianfootballclub/
- YouTube: https://www.youtube.com/c/HibernianFCOfficial
Quick Facts
- Founded: 06/08/1875
- City: Edinburgh (Leith)
- Country: Scozia
- Founder: Padre Edward Joseph Hannan e Michael Whelahan (comunità della St. Patrick’s Church)
- Milestones: - 1875: fondazione a Leith da parte della comunità irlandese cattolica; - 1893: trasferimento allo stadio di Easter Road; - 1902-03: primo titolo di campione di Scozia; - Fine anni ’40-inizio ’50: era della “Famous Five” (Smith, Johnstone, Reilly, Turnbull, Ormond) e due titoli consecutivi (1950-51, 1951-52); - 1955-56: tra i primi club britannici in Coppa dei Campioni, semifinale raggiunta; - 1972, 1991, 2007: tre Scottish League Cup; - 01/01/1973: storico 7-0 nel derby di Edimburgo contro Hearts a Tynecastle; - 2016: vittoria della Scottish Cup dopo 114 anni (3-2 ai Rangers); - 2017: ritorno in Premiership come campione del secondo livello; - 2023-24: ingresso di investimento minoritario del gruppo Black Knight Football & Entertainment (non di controllo, approvato da SFA).
History
Hibernian Football Club, noto universalmente come Hibernian o Hibs, nasce il 6 agosto 1875 nel quartiere portuale di Leith, a Edimburgo, per iniziativa della comunità irlandese cattolica radunata attorno alla St. Patrick’s Church. A guidare l’impulso fondativo sono Padre Edward Joseph Hannan e il laico Michael Whelahan: il nome stesso, Hibernian (da Hibernia, l’antico toponimo latino dell’Irlanda), racconta l’identità delle origini. Colori sociali verde e bianco, simboli che nel tempo incorporano riferimenti alla città (il castello), al porto di Leith (la nave) e al gioco (il pallone): un araldico che non è solo estetica, ma racconto condensato.
Nei primi decenni del Novecento i Hibs cominciano a ritagliarsi uno spazio tra le grandi del calcio scozzese: il titolo del 1902-03 è la prima affermazione nel massimo campionato. Dopo la Grande Guerra, il club struttura un’identità tecnica riconoscibile, alimentata da vivai e scouting locali. Il trasferimento definitivo a Easter Road (1893) fornisce la casa definitiva, uno stadio che nel tempo verrà modernizzato fino alla capienza contemporanea di poco superiore ai ventimila posti.
Il second dopoguerra è il momento iconico: la “Famous Five” – Gordon Smith, Bobby Johnstone, Lawrie Reilly, Eddie Turnbull e Willie Ormond – è una delle linee d’attacco più celebrate d’Europa. Con loro, Hibs vince i campionati 1947-48, 1950-51 e 1951-52 (il club ne conta quattro complessivi con quello del 1902-03) e regala un calcio brillante, verticale, europeo nello spirito. Non è un caso che il club, tra i primissimi britannici, prenda parte alla Coppa dei Campioni 1955-56, spingendosi fino alla semifinale: un segnale di apertura internazionale e di ambizione tattica.
Gli anni Sessanta e Settanta vedono una Hibernian competitiva nelle coppe, capace di partite memorabili in Scozia e in Europa. Il 1° gennaio 1973 entra nella mitologia cittadina: 7-0 a Tynecastle contro i rivali dell’Heart of Midlothian nel New Year derby, la “cartolina” più potente del club per un’intera generazione. Nel palmarès arrivano le Scottish League Cup del 1972 e del 1991, a testimonianza di una vocazione alla gara secca.
Il club attraversa fasi alterne tra anni Novanta e Duemila, con una retrocessione e la pronta risalita (campione del secondo livello nel 1998-99), talenti di passaggio e un’identità che rimane però riconoscibile: pubblico caldo, scuola tecnica, ali veloci, uso intelligente delle fasce. Nel 2007 arriva un’altra League Cup, mentre il rapporto con le competizioni nazionali torna centrale nella programmazione. Il 2016 è l’anno che cancella il tabù più lungo: Hibernian solleva la Scottish Cup battendo i Rangers 3-2, gol decisivo di David Gray nel finale. Una liberazione che chiude un’attesa di 114 anni, restituendo il club al pantheon emotivo del calcio scozzese.
Negli ultimi anni, Hibs consolida la dimensione di club di Premiership con ambizioni da top-six, valorizzazione dei talenti e una base infrastrutturale solida (Easter Road e Hibernian Training Centre). Sul fronte societario, dopo la scomparsa del proprietario Ron Gordon nel 2023, la famiglia ha proseguito il progetto e nel 2023-24 è stato approvato un investimento minoritario (non di controllo) da parte del gruppo Black Knight Football & Entertainment, a testimonianza di un interesse internazionale verso il modello Hibernian e delle possibili sinergie con reti multi-club.
Oggi Hibernian è un’istituzione di Edimburgo: radici comunitarie, vocazione offensiva e una tifoseria – gli Hibees – che fa del derby con Hearts un rito identitario. Non è un “global brand” come le superpotenze europee, ma possiede una riconoscibilità storica e culturale che travalica i confini scozzesi: da Leith alla Coppa dei Campioni, la traiettoria verde-bianca resta una delle più affascinanti del football britannico.
Honours
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- title: Scottish Football League / Premiership (massima serie)
- years: 1903, 1948, 1951, 1952
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- title: Scottish Cup
- years: 1887, 1902, 2016
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- title: Scottish League Cup
- years: 1972, 1991, 2007
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- title: Secondo livello (First Division/Championship)
- years: 1895, 1906, 1947, 1981, 1999, 2017
Statistical Insights
Nota metodologica: dati aggregati di win rate, gol segnati/subiti per gara e serie record variano per stagione e competizione; senza accesso a dataset ufficiali aggiornati al giorno, i valori numerici puntuali sono marcati come “Unknown”. Indicatori chiave: Win rate (ultime stagioni Premiership): Unknown; Gol segnati per gara (media stagionale recente): Unknown; Gol concessi per gara (media stagionale recente): Unknown; Miglior striscia imbattuta in campionato (epoca moderna): Unknown; Peggior striscia senza vittorie (epoca moderna): Unknown. Contesto qualitativo: Hibs tende a produrre un volume significativo di cross e transizioni laterali, con contributi offensivi delle ali (Boyle, Youan) e degli esterni bassi; fase difensiva dipendente dall’intensità del primo pressing e dalla protezione centrale sui duelli aerei. Easter Road offre un vantaggio campo storicamente positivo nei derby e nelle gare da “top six”. Ultime stagioni con profilo da metà-alta classifica, con picchi di rendimento in coppa.
Key Players
Core attuale (profilo tecnico-analitico): - Martin Boyle (Ala/Attaccante): esterno a tutta velocità, porta in dote doppia cifra combinata tra gol+assist su base stagionale nelle annate migliori; alto volume di conduzioni progressive e ricezioni tra le linee. - Élie Youan (Attaccante/Esterno): dribbling e creazione, coinvolto regolarmente in xG+xA di squadra; utile sia in transizione che contro blocchi medi. - Joe Newell (Centrocampista, capitano): regia e piazzati, alta precisione di passaggio e leadership posizionale; crea linee di passaggio pulite e setta i tempi. - Will Fish (Difensore centrale): duelli aerei e letture preventive; leader per minuti e clearances nelle annate recenti, affidabile sul gioco lungo. - Lewis Miller (Terzino destro/Quinto): aggressivo nei contrasti, cross di volume con produzione di expected assist da fascia; impatto fisico e campo largo. Nota: Le linee statistiche quantitative (gol, assist, xG, tiri/90) dipendono dalla stagione specifica: valori puntuali “Unknown” in assenza di dataset certificati al giorno.
Projection
Outlook stile odds: - Top 6 Premiership: 45-55%; - Qualificazione europea via campionato: 18-25%; - Coppe nazionali (semifinale o meglio): 20-30%; - Rischio zona playout/retrocessione: 8-12%. Razionale: struttura di rosa orientata a esterni dinamici e produzione per cross, con necessità di continuità difensiva sui piazzati e nella protezione dell’area. Easter Road resta un moltiplicatore di punti. Con solidità nei duelli centrali e un rendimento costante degli esterni offensivi, Hibs è candidata stabile alla top-six, con finestra europea se massimizza gli scontri diretti.
Trivia
• Radici irlandesi: Hibernian nasce nel 1875 dalla comunità irlandese della St. Patrick’s Church. Il nome latino “Hibernia” è una dichiarazione d’identità, a lungo riflessa anche nei primi colori e simboli del club. La rivalità con Hearts, pur cittadina, è sempre stata filtrata da questa forte coscienza comunitaria, specialmente nei primi decenni di vita del club.
• Easter Road, la casa: inaugurato come sede nel 1893, lo stadio ha vissuto una profonda trasformazione nel XXI secolo, con la ricostruzione della East Stand e una capienza moderna poco oltre i 20.000 posti. È uno degli impianti più “caldi” del Paese: acustica notevole e prossimità al campo.
• La “Famous Five”: Gordon Smith, Bobby Johnstone, Lawrie Reilly, Eddie Turnbull e Willie Ormond compongono una delle linee d’attacco più iconiche del football britannico. Tra fine anni Quaranta e primi anni Cinquanta dominano la scena scozzese, ispirando due titoli consecutivi (1951 e 1952) e un calcio d’attacco d’avanguardia. La loro eredità tecnica – ampiezza, triangolazioni rapide, ricerca del terzo uomo – resta un marchio Hibs.
• Pionieri europei: nella stagione inaugurale della Coppa dei Campioni (1955-56), Hibs è tra i primissimi club britannici a partecipare, spingendosi fino alla semifinale. Un traguardo che certifica l’apertura internazionale del club molto prima che fosse consuetudine per le britanniche.
• Il derby dei derby: 1° gennaio 1973, Tynecastle. Hearts 0, Hibs 7. Sette reti nel New Year derby, un punteggio diventato leggenda cittadina. Le cronache parlano di superiorità totale in ogni fase, con tifosi Hibs che ancora oggi scandiscono quel risultato come vessillo identitario.
• La coppa maledetta (e liberata): la Scottish Cup sfuggiva dal 1902. Nel 2016, sotto la guida di Alan Stubbs, Hibs batte i Rangers 3-2 in finale. David Gray, capitano, firma il colpo di testa decisivo nei minuti finali. Un trofeo che vale più della somma delle sue parti: è la chiusura di una ferita storica, la correzione del racconto.
• Talenti e panchine: Hibs ha spesso fatto da trampolino a giocatori e tecnici poi destinati a palcoscenici maggiori. Eddie Turnbull segnò un’epoca anche da allenatore; negli anni recenti passaggi significativi in panchina e in campo hanno mantenuto il club al centro della conversazione calcistica scozzese.
• Identità tattica: storicamente, il club predilige esterni veloci, gioco combinato su ampiezza e rifinitura dal lato forte. L’uso del cross come arma, con catene laterali ben oliate, è una costante pluridecennale.
• Community club: Hibs ha un forte radicamento sociale. Programmi giovanili, iniziative nel quartiere di Leith e progetti educativi hanno fatto del club un attore civico oltre che sportivo. Questo DNA comunitario è uno dei motivi per cui la tifoseria rimane fedelissima anche nelle fasi meno brillanti.
• Orizzonte societario: dopo la scomparsa di Ron Gordon (2023), la famiglia ha mantenuto la rotta. L’investimento minoritario del gruppo Black Knight Football & Entertainment, approvato nel 2023-24, ha aperto a sinergie tecniche e a un network internazionale, sempre salvaguardando il controllo locale del club.
• Lessico da tribuna: i tifosi sono gli “Hibees” o “Hibs”. In slang, “The Cabbage” (da “Cabbage and Ribs”, rima cockney con Hibs) è un soprannome talvolta usato con affetto.
• Curiosità di coppa: oltre ai trofei maggiori, Hibernian vanta partecipazioni profonde in competizioni europee e domestiche, con serate europee a Easter Road spesso ricordate per intensità e cornice.
• Simboli nello stemma: la nave richiama il porto di Leith, il castello la città di Edimburgo; il pallone, naturalmente, il gioco. In passato compariva anche l’arpa, ulteriore ponte con le radici irlandesi.
• Cultura del settore giovanile: il club investe da sempre nello sviluppo interno, con un Training Centre dedicato e una pipeline che ha portato negli anni diversi prospetti in prima squadra.
• Filosofia moderna: sostenibilità, valorizzazione asset tecnici, approccio dati crescente. L’obiettivo è essere regolarmente in top-six, minacciando le posizioni europee nelle stagioni di massima efficienza realizzativa.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 10 | 5 | 15 | |||
| Pareggi | 6 | 7 | 13 | |||
| Sconfitte | 3 | 7 | 10 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 2.1 | 39 | 1.2 | 23 | 1.6 | 62 |
| Goal concessi | 1.2 | 23 | 1.4 | 27 | 1.3 | 50 |
| Cartellini gialli | 1.7 | 33 | 2 | 38 | 1.9 | 71 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.2 | 3 | 0.1 | 5 |
| Reti inviolate | 0.3 | 5 | 0.2 | 4 | 0.2 | 9 |
| Calci d'angolo | 5.9 | 112 | 5.3 | 101 | 5.6 | 213 |
| Falli | 10 | 190 | 10.8 | 206 | 10.4 | 396 |
| Fuori gioco | 2 | 38 | 1.8 | 34 | 1.9 | 72 |
| Tiri | 12.7 | 241 | 11.9 | 226 | 12.3 | 467 |
| Tiri in porta | 4.3 | 82 | 3.7 | 71 | 4 | 153 |