Juventus W
Official Info
- Official Website: https://www.juventus.com/it/teams/juventus-women/
- League Website: https://www.figc.it/it/femminile/competizioni/serie-a/
- Twitter: https://twitter.com/JuventusFCWomen
- Facebook: https://www.facebook.com/JuventusWomen
- Instagram: https://www.instagram.com/juventuswomen/
- YouTube: https://www.youtube.com/@juventus
Quick Facts
- Founded: 01/07/2017
- City: Torino (Vinovo come base operativa)
- Country: Italia
- Founder: Juventus Football Club S.p.A. (presidente Andrea Agnelli all’epoca)
- Milestones: 2017: acquisizione del titolo sportivo del Cuneo e debutto in Serie A femminile; 20/05/2018: primo Scudetto vinto allo spareggio contro il Brescia; 2020–21: stagione perfetta in Serie A (22 vittorie su 22); 2021–22: prime quarti di finale UEFA Women’s Champions League del club; 24/03/2019: record di affluenza all’Allianz Stadium (39.027 spettatori vs Fiorentina); 2022: avvio dell’era professionistica del calcio femminile in Italia con Juventus tra i club capofila; 2024: saluto alla bandiera Sara Gama; 2017–2022: 5 Scudetti consecutivi, record nazionale.
History
La Juventus Women nasce ufficialmente il 1° luglio 2017, quando la società bianconera rileva il titolo sportivo del Cuneo per iscrivere una squadra femminile alla Serie A. L’operazione, all’epoca guidata dal presidente Andrea Agnelli e affidata in panchina a Rita Guarino, imprime una svolta sistemica al movimento italiano: per struttura, investimenti e cultura di club, la nuova Juventus eleva standard organizzativi e competitivi. Fin dalla stagione d’esordio, le bianconere stabiliscono l’asticella: il 20 maggio 2018 conquistano il primo Scudetto allo spareggio contro il Brescia, al termine di un duello punto a punto deciso ai rigori. È il preludio a un ciclo dominante. Nei quattro anni successivi, tra 2018–19 e 2021–22, la Juventus inanella cinque titoli di Serie A consecutivi, centrando nel 2020–21 una stagione perfetta in campionato (22 vittorie su 22), impresa mai riuscita prima in Italia. Alla guida tecnica passa Joe Montemurro (estate 2021), tecnico con pedigree internazionale. L’impronta resta moderna: 4-3-3 o 3-5-2 fluido, pressing coordinato, ampiezza con esterne di gamba e una manovra verticale che esalta finalizzatrici e mezzali. Parallelamente cresce l’ambizione europea: nel 2021–22, con un girone di UEFA Women’s Champions League superato contro avversarie d’élite, le bianconere raggiungono i quarti, arrendendosi di misura alle future campionesse del Lione dopo una doppia sfida di livello. È un passaggio simbolico: il club dimostra che una squadra italiana può competere nel nuovo format continentale. Sul fronte domestico, la Juventus consolida la propria legacy con Coppe Italia e Supercoppe, e con alcuni momenti iconici: su tutti, il 24 marzo 2019 l’Allianz Stadium apre alla squadra femminile per la sfida Scudetto con la Fiorentina, registrando 39.027 spettatori, record nazionale e tappa spartiacque per la percezione del calcio femminile in Italia. La transizione del movimento al professionismo (estate 2022) trova la Juventus pronta: infrastrutture, staff multidisciplinari, metodologie condivise con il settore maschile e un settore giovanile in espansione. In rosa si alternano fuoriclasse azzurre come Cristiana Girelli, Barbara Bonansea, Arianna Caruso e colonne straniere del calibro della portiera francese Pauline Peyraud‑Magnin o dell’olandese Lineth Beerensteyn. Il 2024 segna il saluto a una figura-simbolo come Sara Gama, riferimento valoriale oltre che tecnico. Pur con la concorrenza in crescita (Roma su tutte), la Juventus Women resta una potenza nazionale: mentalità vincente, identità chiara e cultura del dettaglio. L’obiettivo è tornare stabilmente a contendersi il titolo e salire un ulteriore gradino in Europa, dove il gap si è ridotto ma richiede profondità di rosa e continuità ai massimi livelli. Per brand, seguito internazionale e qualità organizzativa, sì: la Juventus Women è un club con reach globale, trainato anche dall’ecosistema Juventus e da un racconto moderno che parla a nuove generazioni di tifosi e tifose.
Honours
-
- title: Serie A Femminile
- years: 2018, 2019, 2020, 2021, 2022
-
- title: Coppa Italia Femminile
- years: 2019, 2022, 2024
-
- title: Supercoppa Italiana Femminile
- years: 2019, 2021, 2022
Statistical Insights
Profilo di dominio domestico. Record stagionale: 2020–21, 22 vittorie su 22 in Serie A (100% win rate). Striscia record: 36 vittorie consecutive in Serie A tra fine 2020 e inizio 2022, primato nazionale. Attacco e difesa: nel quinquennio degli Scudetti (2017–2022) la squadra ha stabilmente viaggiato sopra i 2,5 gol segnati a gara e sotto 0,7 subiti, con ampie differenze reti stagionali. Conversione e PPDA da big europea nelle migliori annate, con forte dipendenza dall’ampiezza e dalla qualità delle mezzali in inserimento. Tendenza recente: aumento della competitività della lega riduce il margine medio, ma il rating di performance resta da top-2. Dato aggregato preciso di win rate e media gol 2017–oggi: Unknown (aggiornato al 2025-08-23; aggregazione puntuale non disponibile in modo univoco su fonti pubbliche in tempo reale).
Key Players
Cristiana Girelli (attaccante): finalizzatrice d’élite, carisma da capitana, specialista sui piazzati e nel gioco aereo; plurime stagioni in doppia cifra in Serie A e trascinatrice nei big match. Barbara Bonansea (attaccante/esterno): strappi, 1vs1 e letture tra le linee; contributo costante in gol+assist, leadership tecnica. Arianna Caruso (centrocampista): mezzala box-to-box con tempi d’inserimento, pressa alto e trova la porta; indici di partecipazione alla manovra elevati e continuità sopra la media. Lisa Boattin (terzino sinistro): spinta e qualità sui cross, pericolosa su palla inattiva; alta produzione di passaggi chiave dal lato forte. Pauline Peyraud‑Magnin (portiere): reattività e build‑up sicuro; clean sheet in doppia cifra in più stagioni e impatto positivo su PSxG‑GA. Lineth Beerensteyn (attaccante): profondità, attacchi dello spazio e transizioni letali; break‑even in xG con finalizzazione in crescita.
Projection
Outlook da contender. Benchmark statistico e profondità rosa proiettano la Juventus Women stabilmente in zona titolo. Probabilità implicite (range a quote fair): Scudetto 28–35% (favorita/seconda favorita a seconda del mercato), Top‑2 e qualificazione UWCL 78–86%, Coppa Italia 22–30%, Supercoppa 30–38%. In Europa, passaggio girone UWCL stimato 40–50% se sorteggio medio, quarti 18–25%. Le chiavi: continuità realizzativa delle punte (Girelli/Beerensteyn), peso delle mezzali (Caruso) e spinta esterna (Boattin), oltre alla gestione degli xGA nelle gare punto a punto. Con un differenziale reti domestico di nuovo in crescita e rotazioni equilibrate nelle finestre congestionate, la traiettoria resta da titolo contendibile.
Trivia
– Origini sprint: la Juventus Women è uno dei rari casi in Europa in cui una nuova entità femminile entra in massima serie e vince il campionato all’esordio. Nel 2017–18, a pari punti con il Brescia, servì uno spareggio secco: 0–0 ai 120’ e 5–4 ai rigori. Una finale western che ha forgiato subito il DNA. – Stagione perfetta: nel 2020–21 le bianconere hanno firmato un 22/22 in Serie A, completando un clean sweep che in Italia non aveva precedenti. Un’impresa che racconta di gestione dei momenti, qualità diffusa e mentalità. – Record di affluenza: il 24 marzo 2019, all’Allianz Stadium, 39.027 spettatori assistono al 1–0 sulla Fiorentina. Per il movimento italiano femminile è un prima e un dopo: immagine potente, storytelling efficace, domanda potenziale che finalmente incontra l’offerta. – La striscia: tra fine 2020 e inizio 2022 la Juventus mette insieme 36 vittorie consecutive in campionato, record nazionale. Una serie che resiste anche a cambi generazionali e rotazioni, con contributi determinanti dalla panchina. – La scuola delle Azzurre: il nucleo della Nazionale ha a lungo parlato bianconero. Da Girelli a Bonansea, da Caruso a Salvai e Boattin, fino a Sara Gama (icona e leader), la base Juventus ha inciso su Europei e Mondiali. – Montemurro effect: l’arrivo di Joe Montemurro ha portato principi di gioco proattivi, cura del possesso posizionale e una maggiore internazionalizzazione della rosa, con profili come Peyraud‑Magnin e Beerensteyn. – Europa, finalmente: nel nuovo format UWCL la Juve ha battuto rivali blasonate, centrando i quarti 2021–22 e sfiorando un upset con il Lione poi campione. Un segnale: con investimenti mirati, il gap si può assottigliare. – Professionalizzazione: con l’introduzione del professionismo nel 2022, la Juventus si è trovata pronta su contratti, staff performance, analytics e medical. Un vantaggio competitivo che ha fatto scuola. – Vinovo hub: il quartier generale è il Training Center di Vinovo, cuore operativo della sezione femminile e vivaio, con presenza crescente all’Allianz per i grandi eventi. – Dettagli che fanno differenza: palle inattive curate al millimetro (Boattin/Girelli), ampiezza costante e mezzali che attaccano il secondo palo: la matrice tattica è chiara e replicabile. – Le icone: Bonansea e Girelli sono volti riconoscibili anche fuori dal campo, tra campagne social, premi individuali e impegno per l’empowerment femminile. – La rivalità nuova: la crescita della Roma ha acceso una rivalità tecnica e culturale che fa bene alla lega, alza gli standard e aumenta la visibilità TV. – Giovani e pathway: la Juventus ha investito nel settore giovanile femminile, costruendo un percorso interno verso la prima squadra. Una pipeline che, nel medio periodo, sostiene sostenibilità e identità. – Cultura del risultato: i numeri domestici raccontano una squadra che raramente perde due gare di fila e che nei finali di stagione alza il livello nelle sfide da tre punti pesanti. – Eredità Gama: l’addio di Sara Gama ha un valore che supera il campo. Capitano, role model, dirigente in fieri: la sua impronta rimane nel modo di stare in campo e nelle relazioni con territorio e scuole calcio. – Effetto brand: l’appartenenza all’ecosistema Juventus garantisce reach internazionale, partnership e una macchina contenutistica che amplifica storie, highlights e campagne valoriali. – Sostenibilità competitiva: grazie a scouting mirato e cap salary management, la Juve mantiene una rosa profonda e bilanciata, capace di ruotare senza cali drastici di performance. – Goalkeeping matters: l’arrivo di Peyraud‑Magnin ha alzato il livello fra i pali, con interventi ad alto valore atteso nelle partite da tripla. – Dati e scelte: l’uso di analytics proprietari per monitorare carichi, xThreat e sequenze di possesso è diventato parte del linguaggio quotidiano dello staff. – Una promessa: la prossima tappa è tornare a giocarsi un posto tra le migliori otto d’Europa con continuità. Con la cultura del dettaglio che la casa bianconera conosce bene, la strada è tracciata.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 3 | 3 | 6 | |||
| Vinte | 2 | 3 | 5 | |||
| Pareggi | 0 | 0 | 0 | |||
| Sconfitte | 1 | 0 | 1 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 2.3 | 7 | 3.3 | 10 | 2.8 | 17 |
| Goal concessi | 1 | 3 | 1 | 3 | 1 | 6 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.7 | 2 | 0.3 | 1 | 0.5 | 3 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||