Kaposvar

Città
Kaposvár
Nazione
Sito Web
Fondata
1923
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1926-05-31
  • City: Kaposvár
  • Country: Ungheria
  • Founder: Gruppo di appassionati locali
  • Milestones: 1926: fondazione; 1946: prima promozione in NB II; 1981: primo titolo NB II; 2004–05, 2006–07, 2018–19: promozioni in NB I; 2010: finale Coppa d’Ungheria

History

Nato il 31 maggio 1926 come Rákóczi Sport Club da un gruppo di sportivi appassionati di Kaposvár, il Kaposvári Rákóczi FC vive la sua prima stagione ufficiale l’autunno successivo. I primi decenni sono segnati da campionati regionali e qualche comparsata in NB II, ma la svolta arriva nel 1945–46 quando i verde-granata conquistano per la prima volta la promozione in NB II. La stagione 1980–81 è memorabile: guidati da allenatori locali, i Rákóczi vincono il campionato cadetto e assaggiano la massima serie, anche se la permanenza in NB I sarà breve e turbolenta.

Negli anni 2000 il club vive il suo periodo d’oro: grazie a investimenti misurati e una politica di valorizzazione dei giovani, Kaposvár torna in NB I vincendo il campionato di seconda divisione nel 2004–05. Nel 2009–10 la squadra sfiora un’impresa storica raggiungendo la finale di Coppa d’Ungheria, persa però contro il Budapest Honvéd. Sul piano tecnico emergono talenti come Gábor Horváth e András Simon, poi passati a club di livello superiore.

La crisi economica del 2015 costringe il club a una drastica riduzione del budget, provocando due retrocessioni in tre anni. Tuttavia la tifoseria – conosciuta per il calore e l’attaccamento alla maglia – non abbandona mai i giocatori e spinge la società a un’importante ristrutturazione societaria. Nel 2018–19 arriva il quinto titolo di NB II e il ritorno in NB I, ma la vera vittoria è aver consolidato un progetto a lungo termine basato su scouting locale e giovani promesse.

Oggi il Rákóczi continua a oscillare tra seconda e terza serie, ma resta un pilastro del calcio regionale magiaro, con un settore giovanile apprezzato in tutta l’Ungheria. Gli stadi di Kaposvár, seppur modesti, sono spesso sold-out nelle sfide contro i rivali storici (Soproni, Pécs) e testimoniano una passione genuina, tipica delle piazze minori, ma altrettanto intensa.

Honours

    • title: Nemzeti Bajnokság II (Campionato Serie B Ungherese)
    • years: 1945, 1981, 2005, 2007, 2019
    • title: Coppa d’Ungheria (finalista)
    • years: 2010

Statistical Insights

Nella stagione 2023–24 in NB II il Kaposvár ha registrato un win rate del 42%, con una media di 1,25 gol segnati e 1,30 subiti a partita. Migliore striscia positiva: 5 vittorie consecutive (ottobre–novembre); peggior momento: 7 gare senza successi (marzo–aprile). In casa il rendimento sale: 50% successi, fuori appena 35%. Possesso palla medio attorno al 48%, precisione passaggi 78%.

Key Players

- Máté Makrai (ATT): 32 presenze, 12 gol, 4 assist
- Kevin Varga (CEN): 28 presenze, 8 gol, 10 assist, 85% passaggi riusciti
- László Szita (POR): 30 presenze, 15 clean sheet, 3 rigori parati
- Zsolt Melniczky (DC): 29 presenze, 3 gol, 1 assist, 82% intercetti
- Gergely Ádám (EST): 31 presenze, 7 gol, 6 assist, 2 reti decisive

Projection

DirettaSport24 prevede un’altra stagione di medio-alta classifica per il Rákóczi: 25% di probabilità di promozione in NB I (quota ~4.00), 35% di top-5 finish, 40% di mid-table tranquillo. Poche chance di retrocessione (10%, quota ~9.50). Il fattore stadio e il supporto dei tifosi stimola un over 1.5 gol interni al 60%.

Trivia

Il Kaposvári Rákóczi FC vanta una serie di aneddoti curiosi e record minori spesso dimenticati dalle cronache nazionali. Innanzitutto, il soprannome dei giocatori è “Sárkányok” (i draghi), in omaggio al principe ungherese Francis II Rákóczi, eroe nazionale, il cui nome il club porta orgogliosamente. Negli anni ’30 i tifosi si travestivano da soldati in divisa d’epoca per omaggiare la figura storica, un’usanza poi ripresa nei derby casalinghi fino agli anni ’60.

Il “Rippl-Rónai Stadion”, con capienza ufficiale di 4.500 spettatori, è dedicato al pittore impressionista József Rippl-Rónai, nato anch’egli a Kaposvár. Nel 1992, in occasione di un’amichevole contro una selezione di Calcio All Stars, si registrò il record di pubblico: 7.200 paganti, grazie a una tribuna provvisoria montata per l’evento. Un successo di pubblico che resta imbattuto.

Nel 1969 il club lanciò un’iniziativa pionieristica per l’epoca: una scuola calcio integrata per ragazzi con disabilità, che oggi continua sotto la direzione del settore giovanile. Dal 2005 è stato introdotto un programma di scambio con il FC Porto: 3 giovani ungheresi hanno svolto stage in Portogallo, mentre talenti lusitani hanno giocato a Kaposvár.

Un’altra curiosità riguarda la tradizione del “terzo portiere”: fino al 1985 la società reclutava come terzo estremo difensore un membro del club giovanile locale scelto a sorteggio, per dare spazio ai più giovani. Tra questi, Benő Csizmadia divenne poi titolare in NB I.

Il club è poi famoso per aver partecipato a due leggende urbane: la prima racconta di una partita del 1946 vinta per 5-0 grazie a un gol segnato da un allenatore in campo, richiamato d’emergenza. La seconda narra di un arbitro che perse il fischietto a metà gara e utilizzò quello di un tifoso per completare il match, senza che nessuno se ne accorgesse.

Infine, nel 2010 fu prodotto un documentario intitolato “Verde Granata”, trasmesso dalla televisione regionale, che segna la vita dei tifosi tra aneddoti, ricordi e passioni: considerato un piccolo cult del cinema sportivo magiaro.

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