Makhachkala
Official Info
- Official Website: http://www.fc-anji.ru
- Twitter: https://twitter.com/fc_anji
- Facebook: https://www.facebook.com/fcanji
- Instagram: https://www.instagram.com/fc_anji
- YouTube: https://www.youtube.com/user/fcanji
Quick Facts
- Founded: 1991
- City: Makhachkala (Repubblica del Daghestan)
- Country: Russia
- Founder: Unknown (last update 2025-08-23)
- Milestones: - 1991: fondazione del club.
- 1999: vittoria della Prima Divisione russa e promozione in massima serie.
- 2000: miglior classifica dell’era pre-kerimov (zona alta della Top Division) e qualificazione all’Intertoto.
- 2001: finale di Coppa di Russia (sconfitta), prima partecipazione alle coppe UEFA (Intertoto).
- 2009: nuovo titolo in seconda serie e ritorno in Premier League.
- 2011: acquisizione da parte di Suleyman Kerimov, inizio dell’era dei grandi investimenti; arrivo di Roberto Carlos e Samuel Eto’o.
- 2012-13: 3° posto in Premier League, finale di Coppa di Russia (sconfitta) e ottavi di Europa League.
- 2013: drastico ridimensionamento del budget e cessioni dei big.
- 2014: retrocessione; 2015: immediata risalita in massima serie.
- 2019: nuova retrocessione; 2022: mancata licenza professionistica e stop dell’attività ai livelli nazionali.
History
Anzhi Makhachkala nasce nel 1991, nel pieno della riorganizzazione del calcio post-sovietico, come rappresentante della capitale del Daghestan. Sin dall’inizio il club si distingue per identità locale forte, colori giallo-verdi e un bacino multiculturale. La rapida crescita lo porta a vincere la seconda serie nel 1999: il debutto nella massima divisione russa si accompagna a risultati frizzanti, una sorprendente stagione 2000 nelle posizioni alte e la storica finale di Coppa di Russia del 2001, che però sfuma. Il primo ciclo di Anzhi in élite si interrompe con l’altalena tra promozioni e retrocessioni; nel 2009 arriva un secondo titolo in seconda serie e la nuova ascesa.
Il 2011 segna la svolta globale: l’imprenditore Suleyman Kerimov acquisisce il club e inaugura un progetto ambizioso per portare il Daghestan sul palcoscenico europeo. Arrivano stelle come Roberto Carlos, Samuel Eto’o, Lassana Diarra, Mbark Boussoufa, poi Guus Hiddink in panchina. Per motivi di sicurezza, molte gare interne si disputano vicino a Mosca, mentre l’Anzhi Arena a Kaspiysk viene modernizzata. In campo i risultati arrivano: terzo posto in campionato 2012-13 (miglior piazzamento di sempre), finale di Coppa di Russia e soprattutto una campagna in Europa League che conduce agli ottavi, con vittorie di prestigio e un profilo internazionale inedito per il club.
L’estate 2013, tuttavia, cambia tutto: il progetto viene ridimensionato, la rosa smantellata e la traiettoria sportiva si inverte. Anzhi retrocede nel 2014, risale nel 2015 e lotta per la salvezza fino al nuovo declassamento nel 2019. Le difficoltà economico-amministrative culminano nel 2022: la Federazione nega la licenza professionistica e il club sospende l’attività nei primi tre livelli nazionali. Da simbolo regionale a brand globale e ritorno all’incertezza: la parabola di Anzhi ha segnato un’epoca del calcio russo.
Nonostante le vicissitudini, l’impatto di Anzhi resta notevole: ha aperto il Daghestan al grande calcio, integrando una comunità passionale e multi-etnica nella narrazione europea del pallone. L’eco del progetto Kerimov ha lasciato infrastrutture migliori, un pubblico più ampio e un archivio di notti europee che ancora oggi alimentano l’orgoglio cittadino. Il futuro organizzativo rimane da definire, ma l’eredità sportiva è ormai parte della memoria collettiva russa e internazionale.
Honours
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- title: Campionato russo (seconda serie) / First Division / FNL - Vincitore
- years: 1999, 2009
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- title: Coppa di Russia - Finalista
- years: 2001, 2013
Statistical Insights
- Miglior piazzamento in massima serie: 3° posto (Premier League 2012-13).
- Europa League: partecipazioni consecutive nell’era 2012–2014, con approdo agli ottavi (uscita agli ottavi contro avversari di fascia medio-alta europea).
- Strisce: lunga imbattibilità a doppia cifra nell’annata 2012-13 sotto Guus Hiddink; peggior serie negativa nelle stagioni di retrocessione (doppie sconfitte consecutive). Dati puntuali: Unknown (last update 2025-08-23).
- Rendimento complessivo in RPL (storico): Win rate, gol segnati/subiti per gara precisi: Unknown (last update 2025-08-23). Trend qualitativo: fase 2011–2013 sopra media, fasi 2013–2014 e 2018–2019 sotto media.
- Casa vs Trasferta: picco di resa interna all’Anzhi Arena nelle stagioni post-restyling; molte gare “casalinghe” disputate fuori regione per ragioni di sicurezza negli anni iniziali dell’era Kerimov.
Key Players
- Samuel Eto’o (ATT): firma globale del progetto; capocannoniere nelle stagioni clou dell’era Kerimov; impatto nei gironi di Europa League e in campionato.
- Roberto Carlos (TER/S): campione del mondo, leader carismatico; ruolo chiave nell’innalzare profilo e professionalità del club.
- Mbark Boussoufa (TQ/ALA): alto volume di chance create e assist nell’annata 2012-13; riferimento creativo tra le linee.
- Odil Ahmedov (CC): equilibrio, tecnica e progressioni; perno del centrocampo nelle annate migliori.
- Yuri Zhirkov (EST/TER): esperienza internazionale, qualità in entrambe le fasi; contributo determinante nelle gare ad alta intensità.
Projection
Scenario 2025: attività professionistica sospesa dal 2022. Prospettive a medio termine: un eventuale rientro nel calcio professionistico richiede nuova proprietà stabile, licenza federale e sostenibilità finanziaria. Probabilità in ottica betting (orizzonte pluriennale, non legato a una singola stagione):
- Rientro in terza serie (FNL-2) entro breve-medio termine: 30–35%.
- Consolidamento stabile a livello professionistico una volta rientrati: 15–20%.
- Ritorno in seconda serie nell’arco successivo: 10–15%.
Rischi principali: governance e compliance federativa; accesso a sponsor; pipeline tecnica giovanile. Fattori positivi: brand riconoscibile, bacino tifosi in Daghestan, stadio e infrastrutture già esistenti.
Trivia
• Il nome “Anzhi” è radicato nell’identità daghestana e, per milioni di tifosi, è sinonimo di orgoglio locale. Negli anni Duemila il club ha rappresentato una sorta di ponte calcistico tra Caucaso e resto della Russia, facendosi conoscere per passione sugli spalti e fervore popolare.
• L’era Kerimov (2011–2013) non fu solo mercato di lusso. Portò nello staff figure di caratura internazionale, standardizzò processi di performance e sport science, e investì in infrastrutture. L’Anzhi Arena di Kaspiysk, modernizzata, divenne simbolo di un progetto che voleva stabilizzare il club ad alti livelli.
• Per ragioni di sicurezza, molte “casalinghe” furono disputate nell’area di Mosca. Una rarità nel calcio europeo: tifosi costretti a un esodo continuo, con impatto sull’effetto campo. Eppure, in quell’anomalia, il club costruì alcune delle sue serate più memorabili d’Europa.
• L’arrivo di Roberto Carlos – Pallone d’Oro brasiliano, icona del Real Madrid – fu uno spartiacque mediatico. Diede credibilità, attrasse sponsor e creò un magnete per altri top player. Il capitolo più pop della storia è però firmato Samuel Eto’o: uno dei centravanti più forti della sua generazione, capace di alzare decisamente l’asticella competitiva.
• In Europa League, Anzhi si è misurato contro club blasonati, passando la fase a gironi e issandosi fino agli ottavi: una progressione che ha ampliato l’audience internazionale e portato il marchio “Makhachkala” sulle mappe globali del calcio.
• Curiosità culturale: il Daghestan è un mosaico etnico-linguistico. Allo stadio si mescolavano idiomi, tradizioni e musiche differenti, creando un contesto unico, quasi “da coppa”. Per tanti calciatori stranieri fu una scoperta, non solo calcistica.
• La parabola del 2013 è spesso studiata nei corsi di sports management: come una strategia high-spend senza break-even può funzionare sul breve, ma richiede governance rigida e piani di sostenibilità. Il repentino taglio del budget generò una destabilizzazione tecnica con effetti immediati sulla classifica.
• La finale di Coppa di Russia 2013 fu il punto più alto e al contempo l’inizio del declino: grande vetrina, titolo sfiorato, poi smantellamento. Quel trofeo manca ancora in bacheca, e per i tifosi rimane una ferita sportiva aperta.
• L’impronta dell’allenatore Guus Hiddink merita un capitolo a parte: posizionamenti offensivi codificati, ritmi europei e gestione di uno spogliatoio internazionale. In breve tempo la squadra acquisì una cifra tattica riconoscibile nel panorama russo.
• L’Anzhi ha fatto scuola anche nel tema “re-location temporanee” e gestione logistica: dall’organizzazione dei charter alla pianificazione del recovery per lunghi viaggi, un laboratorio che ha anticipato prassi oggi usuali in molte realtà est-europee.
• Non sono mancate battaglie sociali: episodi di razzismo vissuti da alcuni giocatori diedero impulso a campagne di sensibilizzazione interne ed esterne al club. La reazione fu forte e contribuì al dibattito pubblico sul tema nel calcio russo.
• Dopo il 2022, l’assenza dai campionati professionistici non ha cancellato la community: merchandising, pagine social e progetti giovanili non ufficiali tengono viva la fiamma. In Daghestan si continua a parlare di Anzhi come di una causa comune, in attesa del “giorno del ritorno”.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 15 | 15 | 30 | |||
| Vinte | 4 | 2 | 6 | |||
| Pareggi | 5 | 6 | 11 | |||
| Sconfitte | 6 | 7 | 13 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 19 | 0.5 | 8 | 0.9 | 27 |
| Goal concessi | 1.1 | 16 | 1.3 | 19 | 1.2 | 35 |
| Cartellini gialli | 2 | 30 | 2.6 | 39 | 2.3 | 69 |
| Cartellini rossi | 0.3 | 4 | 0.1 | 2 | 0.2 | 6 |
| Reti inviolate | 0.2 | 3 | 0.3 | 4 | 0.2 | 7 |
| Calci d'angolo | 3.9 | 58 | 4.3 | 64 | 4.1 | 122 |
| Falli | 12.9 | 194 | 13.5 | 203 | 13.2 | 397 |
| Fuori gioco | 1.8 | 27 | 1.7 | 26 | 1.8 | 53 |
| Tiri | 11.2 | 168 | 9.5 | 143 | 10.4 | 311 |
| Tiri in porta | 3.5 | 52 | 3.1 | 46 | 3.3 | 98 |