Mamelodi Sundowns
Official Info
- Official Website: https://sundownsfc.co.za/
- League Website: https://www.psl.co.za/
- Twitter: https://twitter.com/Masandawana
- Facebook: https://www.facebook.com/MamelodiSundownsFC
- Instagram: https://www.instagram.com/masandawana/
- YouTube: https://www.youtube.com/@sundownsfc
Quick Facts
- Founded: 1970 (professionismo dal 1984)
- City: Pretoria (Mamelodi), Gauteng
- Country: Sudafrica
- Founder: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Milestones: - 1970: nascita del club a Mamelodi, Tshwane
- 1984: ingresso tra i professionisti
- 1997–2000: tre titoli di fila nella neonata PSL
- 2004: acquisizione da parte di Patrice Motsepe
- 2016: trionfo in CAF Champions League
- 2017: vittoria in CAF Super Cup
- 2017–2024: egemonia in campionato con serie di titoli consecutivi
- 2023: campioni della prima African Football League (AFL)
- Partecipazioni al FIFA Club World Cup (2016)
History
I Mamelodi Sundowns nascono nei primi anni Settanta nei sobborghi di Pretoria, nel township di Mamelodi, diventando ben presto una delle realtà più identitarie del calcio sudafricano. Il club entra tra i professionisti a metà Anni Ottanta, si struttura e scala le gerarchie della National Soccer League, poi della Premier Soccer League (PSL) nata nel 1996. La prima grande era d’oro arriva a cavallo del nuovo millennio: tre titoli di campionato consecutivi tra il 1997–98 e il 1999–2000 consacrano i “Brazilians”, così chiamati per i colori giallo e blu ispirati alla Seleção. L’organizzazione societaria, sostenuta dalla visione di dirigenti come la famiglia Tsichlas e, dal 2004, dalle risorse e dall’ambizione del nuovo proprietario Patrice Motsepe, eleva il club a modello gestionale in Africa australe.
Negli Anni 2010 i Sundowns compiono il definitivo salto di qualità sotto la guida tecnica di Pitso Mosimane. Arrivano titoli nazionali in serie e, soprattutto, il capolavoro continentale: la CAF Champions League 2016, conquistata in finale contro lo Zamalek, che proietta i Downs al Mondiale per Club FIFA. Nel 2017 segue la CAF Super Cup contro il TP Mazembe. Il club consolida un’identità tattica riconoscibile – possesso palla dominante, aggressione alta, linee corte – e una capacità di scouting continentale che arricchisce la rosa: dal talento sudafricano (Zwane, Kekana, Mokoena) ai profili africani e sudamericani (Billiat, Shalulile, Allende, Ribeiro Costa).
A livello domestico, dal 2017 in avanti il dominio diventa incontrastato: i Sundowns collezionano titoli della DStv Premiership stagione dopo stagione, stabilendo record di punti, di imbattibilità e di solidità difensiva. La struttura del club si espande: centro tecnico di Chloorkop come hub operativo, academy più competitiva, settore femminile d’eccellenza (Mamelodi Sundowns Ladies), capace di primeggiare in Sudafrica e in Africa con trofei continentali nella CAF Women’s Champions League.
Sul piano internazionale, i Downs si misurano stabilmente ai massimi livelli CAF. Oltre al titolo 2016 e a finali/semifinali ricorrenti, arriva nel 2023 la vittoria nella prima edizione dell’African Football League, torneo d’élite voluto dalla CAF, completando un percorso che conferma i gialloblù tra le potenze del continente insieme a Al Ahly e Wydad. Il club è anche un asset identitario per Pretoria, con il derby di Tshwane contro il SuperSport United e grandi classici contro Kaizer Chiefs e Orlando Pirates.
La governance resta un punto di forza: pianificazione pluriennale, sostenibilità, sviluppo del brand “Masandawana” e un network di partnership tecniche e commerciali. In sintesi: dalla township al trono d’Africa, i Sundowns si sono trasformati in una moderna macchina vincente, simbolo di eccellenza africana e con una reputazione che varca i confini del continente.
Honours
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- title: Premier Soccer League (massima serie Sudafrica)
- years: 1998, 1999, 2000, 2006, 2007, 2014, 2016, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024
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- title: CAF Champions League
- years: 2016
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- title: CAF Super Cup
- years: 2017
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- title: African Football League
- years: 2023
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- title: Nedbank Cup (FA Cup Sudafrica)
- years: 2020, 2022
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- title: MTN 8
- years: 2021
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- title: Telkom Knockout
- years: 2015, 2019
Statistical Insights
Profilo prestazionale (ultime stagioni in DStv Premiership, dati aggregati Transfermarkt/FBref): win rate stabilmente >65%, media punti ~2,3 a gara, gol fatti ~1,8–2,0/gara e concessi ~0,4–0,6/gara, differenziale xG positivo ~+0,8/90. Sequenze: lunga imbattibilità domestica protratta per oltre una stagione intera, con strisce di 8–12 vittorie consecutive e serie utili oltre 25 gare. Dominio territoriale (possesso spesso >60%), pochi tiri concessi e altissima percentuale di clean sheet, in particolare con Ronwen Williams tra i pali. Calo più frequente post-competizioni CAF (rotazioni e viaggi), con qualche pareggio di gestione.
Key Players
Ronwen Williams (GK): leader difensivo, clean sheet a doppia cifra per stagione e ottimo avvio di costruzione dal basso. Teboho Mokoena (CM): metronomo, >88% precisione passaggi, recuperi alti e tiro da fuori. Themba Zwane (AM): intelligenza tra le linee, doppia cifra combinata tra gol+assist. Peter Shalulile (ST): riferimento verticale, ~0,5–0,6 gol/90, grande pressing. Lucas Ribeiro Costa (FW): incursore tra le linee, doppia cifra stagionale all’esordio pieno e forte su palla inattiva. Marcelo Allende (AM/CM): creatività e volume di passaggi progressivi.
Projection
Modello DS24 (forme recenti, profondità rosa, calendario CAF): titolo DStv Premiership 60–70% (quota implicita ~1.50–1.65), Nedbank Cup 20–25% (4.00–5.00), MTN 8 18–22% (4.50–5.50), CAF Champions League 15–20% (5.00–6.50), African Football League 22–28% (3.60–4.50). Edge competitivo: struttura tattica consolidata, rosa profonda e continuità di rendimento; rischi: congestione calendario continentale e potenziali infortuni sui ruoli chiave (9 e regista).
Trivia
• Perché “The Brazilians”? Il soprannome nasce negli anni Ottanta, quando i Sundowns adottano il giallo-oro e il blu ispirati alla Seleção. Non è solo estetica: l’idea è incarnare un calcio propositivo, tecnico, con gusto per il possesso. Da allora il kit è diventato un’icona del calcio sudafricano e il logo con il dito puntato al cielo sintetizza il motto: “The Sky is the Limit”.
• Il ponte tra township e élite: Mamelodi è un quartiere operaio di Pretoria. La crescita dei Downs simboleggia l’ascensore sociale del calcio sudafricano post-apartheid: dalla polvere dei campi locali alla vetrina del Mondiale per Club. Il club ha mantenuto radici forti, investendo in programmi di base e nell’academy per alimentare pipeline di talento interno.
• Motsepe effect: L’arrivo nel 2004 del magnate Patrice Motsepe rivoluziona la governance. Budget e infrastrutture crescono, così come la professionalizzazione di ogni reparto (analisi dati, performance, medical). Nel 2021 Motsepe diventa presidente della CAF: per evitare conflitti di interesse, la gestione operativa del club viene strutturata in modo indipendente, ma la visione di lungo periodo resta il filo conduttore. La coerenza, più dei singoli cicli tecnici, spiega la continuità di vittorie.
• Mosimane e l’impronta tattica: Pitso Mosimane (2012–2020) rimodella i Sundowns, unendo fisicità a principi di possesso e pressing organizzato. Con lui arrivano la Champions 2016 e una mentalità internazionale. L’eredità tattica rimane: costruzione dal basso, catene laterali molto coinvolte, fluidità tra mezzali e trequarti, attacco alla profondità con 9 mobili come Shalulile. Non a caso, il club resta competitivo in CAF contro giganti quali Al Ahly e Wydad, alimentando rivalità ormai continentali.
• Un club, due locomotive: la sezione femminile, Mamelodi Sundowns Ladies, è una potenza. Ha vinto titoli nazionali e la CAF Women’s Champions League (edizioni inaugurali), contribuendo a proiettare il brand “Masandawana” oltre confine. La sinergia tra prime squadre e academy femminile è spesso citata come best practice in Africa.
• Talenti e plusvalenze: percorso emblematico quello di Percy Tau (dall’academy al trasferimento in Premier League), di Keagan Dolly (verso la Ligue 1) e di Khama Billiat (stella in PSL). I Sundowns hanno raffinato lo scouting anche in Sudamerica (Marcelo Allende, Lucas Ribeiro Costa), con inserimenti tecnici che hanno aumentato versatilità e pericolosità sulle palle inattive.
• Record domestici: nelle ultime annate i Downs hanno inanellato serie positive lunghissime, con stagioni quasi senza sconfitte, differenziali reti abbondanti e numeri difensivi da primato. L’asse Williams–Mokoena–Zwane ha spesso guidato le metriche: possesso oltre il 60%, PPDA da squadra dominante e percentuali di conversione in linea con i top del continente.
• Un tifo riconoscibile: i “Masandawana” riempiono Loftus Versfeld con coreografie, canti e percussioni. La cultura della partita è comunitaria: il match-day è esperienza sociale, e il gesto del dito al cielo è rito di appartenenza. Il derby di Tshwane contro il SuperSport United resta una delle sfide più vibranti della PSL, mentre gli incroci con Kaizer Chiefs e Orlando Pirates sono cartoline del calcio sudafricano.
• Memoria continentale: prima del trionfo 2016, i Sundowns avevano già accarezzato l’Africa con la finale di Champions nel 2001 (contro l’Al Ahly). Il cerchio si chiude con l’AFL 2023, primo trofeo della nuova competizione d’élite CAF, che ha certificato l’identità internazionale del club. L’obiettivo dichiarato è tornare a sollevare la Champions, consolidando un ciclo che ormai ha poco da invidiare ai colossi nordafricani.
• Impatto extra-campo: progetti educativi, iniziative contro la povertà e programmi sanitari locali vedono spesso i giocatori in prima linea. L’idea è che il successo sportivo debba tradursi in valore sociale, mantenendo il legame con Mamelodi e con la città di Pretoria.