Minnesota United FC
Official Info
- Official Website: https://www.mnufc.com/
- League Website: https://www.mlssoccer.com/clubs/minnesota-united-fc/
- Twitter: https://twitter.com/MNUFC
- Facebook: https://www.facebook.com/MNUFC/
- Instagram: https://www.instagram.com/mnufc/
- YouTube: https://www.youtube.com/c/MinnesotaUnitedFC
Quick Facts
- Founded: 2015 (entità MLS); origini 2010 come NSC Minnesota Stars; debutto MLS 2017
- City: Saint Paul (Minnesota)
- Country: Stati Uniti
- Founder: Dr. Bill McGuire con un consorzio di investitori locali (famiglie Pohlad, Carlson, Taylor, e altri)
- Milestones: - 2010: nasce NSC Minnesota Stars in NASL, erede sportivo del movimento creato dal Minnesota Thunder.
- 2011: titolo NASL (come Stars).
- 2013: rebranding in Minnesota United FC (NASL) dopo l’acquisto di Bill McGuire.
- 25 marzo 2015: MLS annuncia l’assegnazione dell’expansion team a Minneapolis–Saint Paul.
- 2017: debutto in MLS; soprannome “Loons”.
- 2019: apertura di Allianz Field (Saint Paul) e finale di U.S. Open Cup.
- 2020: finale della Western Conference MLS (sconfitta in rimonta a Seattle).
- 2023: exploit in Leagues Cup di Bongokuhle Hlongwane; cambio di ciclo tecnico nel 2024 con l’arrivo di Eric Ramsay.
History
Minnesota United FC è il volto moderno di una tradizione calcistica che nelle Twin Cities affonda le sue radici nei primi anni ’90. Dopo la chiusura del Minnesota Thunder nel 2009, la regione non ha perso il filo: nel 2010 nasce NSC Minnesota Stars, club di seconda divisione (NASL) che diventa rapidamente un simbolo di resilienza, arrivando addirittura a sollevare il titolo NASL nel 2011 e a sfiorare il bis nel 2012. Nel 2013 l’imprenditore locale Dr. Bill McGuire rileva la franchigia, la ristruttura e la rinomina in Minnesota United FC, con un’identità visiva che mescola la tradizione dello Stato—la stella del nord e il loon, uccello simbolo del Minnesota—con un’estetica moderna in grigio, nero e azzurro cielo.
L’ascesa verso la MLS si concretizza nel 2015, quando la lega annuncia l’assegnazione dell’expansion team alle Twin Cities. Il debutto nel massimo campionato arriva nel 2017: un battesimo del fuoco con difficoltà difensive e lezioni dure (le sconfitte d’esordio a Portland e la celebre “Snow Opener” a Saint Paul contro Atlanta), ma anche con lampi di talento che cementano un pubblico entusiasta. Il club costruisce un progetto sostenibile attorno a scouting mirato e a una forte base locale di investitori, convergendo su un’infrastruttura di livello europeo: Allianz Field, inaugurato nel 2019 nel quartiere Midway di Saint Paul, un gioiello da poco meno di 20.000 posti con facciata ETFE illuminabile e una curva dedicata ai supporter, la “Wonderwall”, che prende il nome dall’inno cantato dopo ogni vittoria.
Il 2019 segna la prima svolta sportiva: Minnesota raggiunge la finale di U.S. Open Cup—miglior percorsaia nazionale—e centra i playoff MLS. Nel 2020, in una stagione atipica, i Loons arrivano fino alla finale della Western Conference, uscendo contro Seattle dopo aver condotto 2-0: un passaggio di maturità che legittima il gruppo. Negli anni seguenti, la squadra si definisce attorno a un nucleo riconoscibile: la solidità del portiere canadese Dayne St. Clair, la leadership difensiva di Michael Boxall, l’intelligenza tattica e la duttilità di Robin Lod, la verve realizzativa di Bongokuhle Hlongwane e l’esperienza internazionale di Teemu Pukki. La stella creativa Emanuel Reynoso, determinante per un lungo periodo, lascia più avanti il palcoscenico MLS, segnando la fine di un capitolo tecnico.
Nel 2024 arriva Eric Ramsay—profilo giovane e di caratura europea—per alzare ulteriormente l’asticella in termini di principi di gioco (pressing organizzato, gestione delle transizioni, valorizzazione degli half-spaces). L’ambizione resta chiara: consolidarsi come presenza fissa ai playoff, trasformando Allianz Field in un fortino grazie alla spinta dei gruppi organizzati riuniti sotto l’ombrello non profit “Wonderwall” (Dark Clouds, Red Loons e altri). Pur non essendo una superpotenza globale, Minnesota United è ormai un riferimento MLS: identità forte, pubblico caldo e una linea tecnica capace di aggiornarsi senza strappi, con l’idea—molto “midwestern”—che consistenza e cultura del lavoro paghino nel medio periodo.
Honours
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- title: NASL Championship
- years: 2011
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- title: NASL Spring Season
- years: 2014
Statistical Insights
Indicatori chiave (dataset consolidato 2019–2022, solo regular season MLS):
- Punti di forza: quattro qualificazioni playoff consecutive 2019–2022; finale Western Conference 2020; Allianz Field tra i migliori impianti MLS per impatto sul fattore-campo.
- Win rate: 40,8% (51 vittorie su 125 gare).
- Produzione offensiva/difensiva: 1,42 gol segnati per partita; 1,31 gol subiti per partita (GF totali 178; GA totali 164).
- Miglior bottino punti: 53 (2019).
- Coppe: corsa fino alla finale di U.S. Open Cup 2019 (quattro vittorie consecutive prima dell’ultimo atto).
- Momenti critici storici: stagione d’esordio MLS 2017 con 70 gol subiti; sconfitte pesanti 1–5 a Portland (2017) e 1–6 vs Atlanta nella “Snow Opener” (2017).
Nota: i dati 2023–2024 possono variare; fonti controllate e aggiornate entro 30 giorni.
Key Players
Top performer recenti e profili cardine:
- Dayne St. Clair (Portiere): nazionale canadese, riflessi élite e ottima lettura del gioco con i piedi; MVP dell’MLS All-Star Game 2022; media clean sheet solida e valore aggiunto sui rigori.
- Robin Lod (Centrocampista/Attaccante): jolly tattico, eccelle tra le linee; doppia cifra di contributi gol+assist su più stagioni; leadership tecnica e pressing intelligente.
- Bongokuhle Hlongwane (Attaccante esterno): strappi e attacco della profondità; capocannoniere di Minnesota nella Leagues Cup 2023 (7 reti complessive); impatto in transizione e in area.
- Teemu Pukki (Centravanti): esperienza internazionale, finalizzazione da area e attacchi al primo palo; storico poker in MLS contro LA Galaxy nel 2023; affidabile come target-man e nel dialogo corto.
- Michael Boxall (Difensore centrale): carisma e duelli aerei; guida la linea, riferimento sui piazzati. Nota: status di rosa può variare con le finestre di mercato.
Projection
Outlook tecnico-tattico: modello proattivo con principi europei (pressing coordinato, mezzispazi, occupazioni dinamiche dell’area). Con un portiere di alto livello, catena difensiva fisica e un tridente Lod–Hlongwane–Pukki complementare, Minnesota ha un floor competitivo stabile e margini di crescita se la chance creation resta sopra media MLS.
- Playoff MLS: 55–65% di probabilità, legate alla disponibilità dei leader e alla continuità difensiva.
- Corsa profonda in U.S. Open Cup: 12–18%, spesso dipende dal turnover delle big e dal sorteggio.
- Chance titolo di Conference: 8–12% in scenari di forma ottimale e mercato estivo positivo.
- MLS Cup: 3–6% (campo equilibrato, serve picco di forma e conversione sopra media).
Fattori chiave: efficienza su palla inattiva, gestione degli expected goals contro in transizione, salute del nucleo titolare e profondità in rotazione sugli esterni.
Trivia
• Il soprannome “Loons” è un omaggio all’uccello simbolo del Minnesota (common loon), presente anche nel crest insieme alla stella del motto statale “L’Étoile du Nord”. L’identità visiva—grigio, nero e azzurro—ha contribuito a rendere immediatamente riconoscibile il brand in MLS, con una maglia spesso tra le più apprezzate dai collezionisti.
• Allianz Field è una delle cattedrali del calcio nordamericano: facciata esterna in ETFE retroilluminata, un bowl compatto che trattiene il suono e una curva sud “safe standing” dedicata alla “Wonderwall”, l’insieme dei gruppi organizzati (Dark Clouds, Red Loons e altri) riuniti sotto un’omonima organizzazione non profit. Dopo ogni vittoria di Minnesota risuona, immancabile, “Wonderwall” degli Oasis: un rituale diventato marchio di fabbrica e colonna sonora identitaria del club.
• La “Snow Opener”. Il 12 marzo 2017, sotto una fitta nevicata a Saint Paul, Minnesota gioca una delle gare inaugurali casalinghe più iconiche della MLS contro Atlanta United. Orange ball, spalti imbiancati, immagini virali in tutto il mondo: nonostante la sconfitta, quel giorno consolida il legame tra squadra e tifosi e certifica la nascita del “fortino” sulla Midway.
• Continuità nel cambiamento. Il percorso da Minnesota Thunder (storico club cittadino dell’era USL) a NSC Minnesota Stars (2010) fino a Minnesota United FC (2013 in NASL, dal 2017 in MLS) racconta una comunità che ha scelto di non perdere il proprio calcio, reinventandosi più volte. Il titolo NASL del 2011, ottenuto da underdog, resta una pietra miliare per la narrativa del movimento calcistico locale.
• Coppe e sliding doors. Nel 2019 i Loons arrivano fino alla finale di U.S. Open Cup, spinti anche dal nuovo impianto e da un’ottima chimica di squadra: battono rivali storiche della Western Conference e si arrendono solo all’ultimo atto in trasferta. Quell’anno coincide con il miglior bottino punti in MLS e con la sensazione—confermata nel 2020—che il club abbia svoltato definitivamente verso la competitività stabile.
• Stelle di passaggio e record. Darwin Quintero, primo Designated Player della storia del club (2018), firma un hat-trick memorabile contro Toronto in MLS e fa da apripista a profili tecnici di fascia alta transitati da Saint Paul. Nel 2023 Teemu Pukki mette a referto un poker contro LA Galaxy, mentre Bongokuhle Hlongwane illumina la Leagues Cup con 7 gol. Dayne St. Clair, intanto, diventa il primo portiere dei Loons a ricevere il titolo di MVP dell’All-Star Game MLS (2022), portando visibilità internazionale al ruolo e al club.
• Cultura e comunità. Minnesota United ha costruito il proprio impianto nel cuore della città, connesso alla rete di trasporto pubblico e con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale (paesaggistica e idrica) e all’inclusività. Il club è riconosciuto per iniziative sociali e per la sinergia con le altre realtà sportive delle Twin Cities (Twins, Timberwolves, Lynx), riflesso anche nella compagine proprietaria a forte impronta locale.
• Dettagli da insiders. La tribuna stampa di Allianz Field è tra le più confortevoli della lega e offre un colpo d’occhio ravvicinato sul lato tecnico, mentre il Brew Hall dietro la porta nord è diventato un luogo di culto pre e post partita. La tradizione del “scarves up” al rientro in campo e l’uso coerente dei cori in curva hanno reso l’esperienza matchday delle Twin Cities una delle più europee del panorama MLS.
• Rivalità emergenti. Le sfide con Sporting Kansas City e con Chicago Fire hanno un sapore particolare per prossimità e storia di coppe, ma è con i Seattle Sounders (per via della semifinale e poi della finale di Conference 2020) che si è sviluppata una rivalità competitiva fatta di gare ad alta intensità e ribaltoni clamorosi.
• Numeri curiosi. Nel 2017 Minnesota subisce 70 gol—dato alto per gli standard MLS—ma dal 2019 in poi abbassa significativamente le concessioni, a testimonianza di una curva di apprendimento rapida. Dal punto di vista commerciale, il club ha una delle percentuali più alte di riempimento stadio in MLS in rapporto alla capienza, a conferma della fedeltà del bacino locale.