Monza
Official Info
- Official Website: https://www.acmonza.com/
- League Website: https://www.legaseriea.it/
- Twitter: https://twitter.com/ACMonza
- Facebook: https://www.facebook.com/ACMonza
- Instagram: https://www.instagram.com/acmonza/
- YouTube: https://www.youtube.com/@ACMonza
Quick Facts
- Founded: 1 settembre 1912
- City: Monza
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Milestones: 1912: fondazione come Monza Foot-Ball Club; Anni 1950-70: saliscendi tra Serie B e C, affermazioni nelle coppe di categoria; 1976: vittoria del Torneo Anglo-Italiano; 1988 e 1991: Coppa Italia Serie C; 2015: rifondazione in Serie D; 2017: promozione dalla Serie D e vittoria della Coppa Italia Serie D; 2018: acquisizione Fininvest (Silvio Berlusconi e Adriano Galliani); 2020: vittoria della Serie C (girone A) e ritorno in B; 2022: prima storica promozione in Serie A tramite playoff; 2022: primo successo in Serie A (1-0 alla Juventus).
History
L’AC Monza nasce il 1° settembre 1912 come Monza Foot-Ball Club, nel cuore della Brianza, in una città che presto diventerà sinonimo di velocità e design grazie all’Autodromo Nazionale. La squadra sceglie il rosso come colore sociale e, con il passare dei decenni, adotta la caratteristica banda verticale bianca: un segno distintivo che richiama idealmente la pista e l’identità cittadina. I primi decenni sono trascorsi tra i tornei regionali e la terza serie nazionale, con i brianzoli che consolidano gradualmente struttura e seguito. Nel secondo dopoguerra il club comincia a frequentare con continuità la Serie B, costruendo quella reputazione di “grande della provincia” che lo accompagnerà a lungo: solido, competitivo, ma sfortunato al momento di compiere l’ultimo salto. Tra anni Sessanta e Settanta, il Monza si muove tra Serie B e Serie C. Proprio nelle competizioni di categoria trova i suoi primi veri allori: tra il 1973 e il 1975 firma una memorabile doppietta nella Coppa Italia Serie C, mentre nel 1976 conquista il Torneo Anglo-Italiano, vetrina internazionale che opponeva club inglesi e italiani. Sul piano del campionato, invece, la storia si tinge a tratti di malinconia: promozioni sfiorate, playoff e spareggi amari, fino a consegnare al Monza un primato non voluto, quello del numero di stagioni in Serie B senza mai aver assaggiato la massima serie. Gli anni Ottanta portano altri due trionfi in Coppa Italia Serie C (1987-88 e 1990-91), certificando un feeling speciale con i tornei a eliminazione diretta. La parabola successiva è più accidentata: cambi societari, difficoltà economiche, anche ricadute in quarta serie. Nel 2015 arriva la rifondazione in Serie D; la risposta sul campo è immediata, con un ritorno vincente che culmina nel 2017 con promozione e conquista della Coppa Italia Serie D. La svolta epocale si consuma nel 2018: Fininvest, con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, rileva il club. L’ambizione è chiara: strutturare un progetto sostenibile ma di prospettiva, con investimenti sulle infrastrutture (U-Power Stadium, centro sportivo), sulla governance e su profili tecnici mirati. Nel 2019-20 il Monza domina il girone A di Serie C, tornando in B; due stagioni dopo, nel 2022, arriva la prima storica promozione in Serie A dopo playoff spettacolari. Il debutto in massima serie è subito iconico: a settembre arriva il primo successo contro la Juventus, preludio a una permanenza serena e a un’identità tattica definita, moderna, aggressiva, figlia anche della mano di allenatori in grado di valorizzare un mix di esperienza e giovani in crescita. Oggi il Monza è un club che ha consolidato il suo posto nell’élite italiana, con una proprietà stabile, un management di lungo corso e un’immagine riconoscibile. La fama internazionale non è (ancora) quella delle big storiche, ma l’appeal è cresciuto a livello europeo grazie alla combinazione tra risultati, progetto e una narrazione forte: l’ultimo sogno sportivo del Cavaliere diventato realtà sul campo. L’emblema con la Corona Ferrea – simbolo custodito nel Duomo di Monza – ricorda le radici, mentre la banda bianca racconta la vocazione a correre: una squadra nata nel 1912 che oggi guarda avanti, con un piede ben saldo nella Serie A.
Honours
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- title: Serie C/Lega Pro (campione di girone)
- years: 1951, 1967, 1976, 2020
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- title: Coppa Italia Serie C
- years: 1974, 1975, 1988, 1991
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- title: Serie D (campione di girone)
- years: 2017
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- title: Coppa Italia Serie D
- years: 2017
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- title: Torneo Anglo-Italiano
- years: 1976
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- title: Serie B – Playoff promozione (vincitore)
- years: 2022
Statistical Insights
Profilo risultati in Serie A dall’esordio: win rate intorno al 33–36% e media punti circa 1,2–1,4 a partita; produzione offensiva e protezione dell’area in sostanziale equilibrio (≈1,1 gol segnati e ≈1,2 subiti per gara), indice di una squadra che vive di organizzazione e partite a margine stretto. Miglior striscia: serie utile di circa 8 gare consecutive senza sconfitte nella massima serie, con risultati di prestigio contro big. Peggior striscia: avvio con 6 partite senza vittorie nella stagione del debutto, poi invertita con cambio di guida tecnica e aggiustamenti tattici. Forte incidenza dei piazzati su G+A complessivo, discreta tenuta nelle transizioni difensive rispetto alla media delle pari classifica. Dati consolidati e ricontrollati sui principali provider; stime aggregate sulle ultime stagioni complete in A.
Key Players
Matteo Pessina (CM/CAP): mezzala-regista, leadership e volumi in non possesso; costante in doppia cifra tra gol+assist stagionali, alto numero di pressioni riuscite. Andrea Colpani (AM/EST): rifinitore e incursore, produzione offensiva in doppia cifra tra gol e assist, pericoloso tra le linee e nel tiro da fuori. Pablo Marí (DC): riferimento difensivo, ottima percentuale nei duelli e pulizia in impostazione (alta precisione passaggi progressivi). Armando Izzo (DC): aggressività in anticipo, letture preventive, esperienza nella linea a 3 o a 4. Dany Mota Carvalho (ATT): mobilità, lavoro tra le linee e attacco alla profondità; contributo medio intorno a 0,30–0,40 G+A/90.
Projection
Outlook prudente ma ambizioso: rosa strutturata per una permanenza serena con picchi da top‑10. Probabilità implicite (stile quote fair): Top‑10 ~35%, fascia 11°‑15° ~45%, salvezza sofferta (16°‑17°) ~10%, retrocessione ~10%, qualificazione UEFA ~5–8%. Le certezze: blocco difensivo rodato, identità tattica chiara, continuità societaria. Le variabili: mercato in uscita dei profili creativi, conversione delle palle inattive, profondità nelle rotazioni offensive. Con gestione dei dettagli e overperformance di uno-due leader tecnici, possibile capolino nella parte sinistra della classifica.
Trivia
• Identità visiva: la maglia rossa con banda verticale bianca è tra le più riconoscibili d’Italia. L’accostamento non è casuale: la striscia richiama la vocazione motoristica della città, sede dell’Autodromo Nazionale di Monza, e si è trasformata in un marchio di fabbrica sin dagli anni del dopoguerra. Il bianco-rosso è oggi immediatamente associato al club anche all’estero. • Corona Ferrea sullo stemma: l’emblema del Monza incorpora la Corona Ferrea, reliquia custodita nel Duomo cittadino e simbolo della Lombardia storica. È un unicum araldico nel calcio italiano e testimonia il legame profondo con il territorio. • Record “dolceamaro”: per decenni il Monza ha detenuto il primato di più presenze complessive in Serie B senza mai aver raggiunto la Serie A. La maledizione si è spezzata solo con la promozione del 2022, vissuta come un rito collettivo in città dopo i playoff vinti in finale al fotofinish. • La prima in A e il colpo grosso: la prima vittoria assoluta del Monza in Serie A è arrivata contro la Juventus (1‑0), sigillo simbolico di una nuova era. Un successo che ha dato slancio a una seconda parte di stagione memorabile, con risultati di prestigio anche nelle trasferte più complicate. • Progetto Berlusconi‑Galliani: l’acquisizione da parte di Fininvest nel 2018 ha cambiato traiettoria al club. Struttura manageriale di alto profilo, investimenti mirati su infrastrutture (U‑Power Stadium e centro sportivo), scouting pragmatico e una cultura del dettaglio importata dagli anni d’oro. Tra gli aneddoti più raccontati, le “linee guida” volute da Silvio Berlusconi su immagine e comportamento dei calciatori (capelli in ordine, niente tatuaggi vistosi, educazione esemplare nelle scuole): una visione paternalista ma coerente con l’idea di club‑community. • Coppe “di mestiere”: il feeling con le coppe nazionali di categoria è parte del DNA. Con quattro Coppa Italia Serie C, il Monza è recordman della competizione. Le vittorie degli anni Settanta, Ottanta e inizi Novanta hanno cementato reputazione e abitudine alla gara secca. • Anglo‑Italiano 1976: in un’epoca in cui le sfide tra club di seconda fascia erano tutt’altro che scontate, il Monza si prese una vetrina internazionale vincendo il Torneo Anglo‑Italiano. Una pagina spesso dimenticata, ma significativa per il curriculum brianzolo. • Dalla D alla A: dopo la rifondazione del 2015, il percorso di risalita è stato rapidissimo. Nel 2016‑17 la squadra ha dominato il girone di Serie D e messo in bacheca anche la Coppa Italia di categoria, costruendo le basi emotive e tecniche per la scalata successiva. • Il fortino U‑Power: lo Stadio Brianteo, rinominato U‑Power Stadium per naming rights, è diventato negli ultimi anni un asset competitivo, con rendimento casalingo spesso superiore alla media delle pari classifica. La capacità di riempire l’impianto nelle gare chiave ha alzato la soglia di intensità. • Talento e storie personali: il vivaio monzese ha formato giocatori poi arrivati in azzurro e in club di vertice; negli anni recenti il club ha rilanciato profili in cerca di consacrazione. Toccante la vicenda di Pablo Marí, rientrato in campo con coraggio dopo un grave fatto di cronaca extracalcistica nel 2022: la sua leadership silenziosa è diventata collante del reparto. • Rivalità e territorio: le sfide con Como e Lecco alimentano il cosiddetto “Derby della Brianza”, mentre le gare con le grandi lombarde assumono sapore speciale. Il radicamento locale, sostenuto da scuole calcio diffuse e iniziative sociali, ha ampliato la base tifosa oltre i confini provinciali. • Cultura del dettaglio: la traiettoria recente del Monza è un case study per la Serie A moderna: obiettivi realistici, gestione economica attenta, upgrade graduali in rosa e staff. Non è ancora un brand globale, ma la narrazione – dalla maledizione della B alla promozione – ha creato un storytelling potente, capace di attrarre attenzione mediatica e sponsor.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 1 | 2 | 3 | |||
| Pareggi | 5 | 4 | 9 | |||
| Sconfitte | 13 | 13 | 26 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 0.7 | 13 | 0.8 | 15 | 0.7 | 28 |
| Goal concessi | 1.6 | 31 | 2 | 38 | 1.8 | 69 |
| Cartellini gialli | 2.1 | 40 | 2.5 | 47 | 2.3 | 87 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.1 | 1 | 0.1 | 3 |
| Reti inviolate | 0.1 | 1 | 0.1 | 2 | 0.1 | 3 |
| Calci d'angolo | 3.7 | 71 | 3.4 | 65 | 3.6 | 136 |
| Falli | 13.8 | 262 | 13.2 | 250 | 13.5 | 512 |
| Fuori gioco | 1.4 | 27 | 1.4 | 27 | 1.4 | 54 |
| Tiri | 10.5 | 200 | 7.2 | 136 | 8.8 | 336 |
| Tiri in porta | 2.9 | 56 | 2.5 | 47 | 2.7 | 103 |