Palermo
Official Info
- Official Website: https://www.palermofc.com
- League Website: https://www.legab.it
Quick Facts
- Founded: 01/11/1900
- City: Palermo
- Country: Italia
- Founder: Gruppo anglo‑palermitano guidato da Joseph Whitaker
- Milestones: 1900: fondazione come Anglo‑Palermitan Athletic & Football Club; 1907: adozione dei colori rosanero e denominazione Palermo FBC; 1932: prima promozione in Serie A; 1974 e 1979: finali di Coppa Italia da ‘underdog’; 2004: ritorno in Serie A con Zamparini, rinascimento rosanero; 2006–2010: qualificazioni europee e vetrina internazionale (Cavani, Barzagli, Pastore, Dybala agli inizi); 2013–2014: titolo di Serie B e nuova promozione; 2019: esclusione dai professionisti e rifondazione (SSD Palermo); 2020: ritorno tra i pro (Serie C); 2022: promozione in Serie B via playoff e ingresso nel City Football Group (controllo), con Dario Mirri socio locale; Stadio: ‘La Favorita’ rinominato Renzo Barbera, sede di gare di Italia ’90.
History
Il Palermo nasce ufficialmente il 1° novembre 1900 come Anglo‑Palermitan Athletic and Football Club, in scia all’entusiasmo portato nel capoluogo siciliano dalla comunità britannica attiva nel commercio e nel loisir. Figura simbolo è Joseph Whitaker, imprenditore e sportman, che promuove il calcio in un contesto ancora dominato da ginnastica e canottaggio. Nel 1907 la società assume una connotazione sempre più calcistica, adotta il nome Palermo Foot‑Ball Club e soprattutto i colori rosanero: una scelta diventata iconica, spesso attribuita a una romantica metafora ‘dolce‑amara’ della vita palermitana.
Negli anni tra le due guerre il club alterna salite e discese nelle categorie nazionali, fino a conquistare la prima promozione in Serie A nel 1931‑32. Lo stadio ‘La Favorita’ viene inaugurato nel 1932 e diventerà il teatro identitario del calcio cittadino. Il secondo dopoguerra vede il Palermo protagonista di cicli cadetti di alto livello, con ulteriori promozioni nella massima serie e una tifoseria che, anche nei momenti difficili, mantiene una fedeltà proverbiale.
Gli anni ’70 rappresentano un capitolo epico: due finali di Coppa Italia (1973‑74 e 1978‑79) sfuggite sul filo, che scolpiscono l’immagine del Palermo come squadra di temperamento, capace di sfidare i grandi. Il club sviluppa nel tempo una forte rivalità regionale con il Catania (Derby di Sicilia), ma anche con Messina e, più tardi, Trapani: sfide che trascendono il campo e raccontano l’identità dell’isola.
Dopo alterne vicende e un nuovo passaggio tra le serie minori, nel 2002 l’arrivo di Maurizio Zamparini inaugura un ciclo di investimenti e ambizioni. Nel 2003‑04 il Palermo vince la Serie B e torna in A dopo 31 anni: si aprono stagioni di alto profilo, con qualificazioni all’allora Coppa UEFA ed Europa League. La città si accende per talenti poi diventati star mondiali: Barzagli, Zaccardo e Grosso (che vinceranno il Mondiale 2006), Cavani, Pastore, Dybala, Sirigu, Kjaer, Amauri, Miccoli e Toni in diverse fasi. Memorabile l’eliminazione del West Ham nel 2006 e le notti di coppe europee al Renzo Barbera.
Il decennio successivo è più irregolare: cambiano allenatori con frequenza, arrivano retrocessioni e risalite, fino al titolo di Serie B nel 2013‑14. Nel 2019, dopo gravi problemi amministrativi, l’esclusione dai professionisti sancisce la rifondazione come SSD Palermo: un colpo duro, cui la piazza risponde con compattezza. Il nuovo corso, guidato dall’imprenditore Dario Mirri e poi sostenuto dal City Football Group (dal 2022), riporta struttura, investimenti e programmazione. Il Palermo vince il girone di Serie D nel 2020, risale in C e nel 2022 centra i playoff per tornare in B.
Oggi il Palermo FC è una delle realtà più seguite d’Italia, con grande richiamo anche tra gli italiani all’estero: i rosanero coniugano un’identità popolare fortissima, un patrimonio di storia e talenti notevole e una governance moderna. Il Renzo Barbera (già La Favorita), intitolato al presidente Renzo Barbera, custodisce la memoria delle serate di Europa e delle coreografie rosanero. L’obiettivo strutturale, con investimenti sostenibili e scouting globale, è stabilizzarsi ai vertici del calcio italiano, tornando a rappresentare Palermo e la Sicilia sui palcoscenici più prestigiosi.
Honours
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- title: Serie B
- years: 1932, 1948, 1968, 2004, 2014
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- title: Serie C1/Serie C (vincitori di girone)
- years: 1993, 2001
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- title: Coppa Italia Serie C
- years: 1993
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- title: Serie D (Girone I)
- years: 2020
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- title: Playoff Serie C (promozione)
- years: 2022
Statistical Insights
Tasso di vittoria (ultime stagioni professionistiche): Unknown (agg. 2025-08-23). Gol segnati per partita: Unknown; gol concessi per partita: Unknown. Differenziale xG: Unknown. Miglior striscia positiva recente: Unknown; peggior striscia senza vittorie: Unknown. Dati granulari in aggiornamento; il Palermo storicamente mostra un rendimento domestico superiore alla media di categoria al Renzo Barbera, con elevata pericolosità su palle inattive e forte contributo delle ali e della punta centrale.
Key Players
Matteo Brunori (ATT) – Capitano e riferimento offensivo, finalizzatore e rigorista; ultimo triennio stabilmente in doppia cifra. Jacopo Segre (CEN) – Mezzala box-to-box, tempi d’inserimento e pressione alta; buon contributo in gol e recuperi. Leo Stulac (CEN) – Regista, qualità nel primo passaggio e da fermo; leader per pass accuracy e costruzione bassa. Ionuț Nedelcearu (DEF) – Centrale fisico, dominante nel gioco aereo, guida della linea. Mirko Pigliacelli (POR) – Reattivo tra i pali, efficace nella costruzione dal basso e nelle uscite. (Nota: linee statistiche dettagliate: Unknown – agg. 2025-08-23).
Projection
Profilo competitivo da alta Serie B: struttura societaria solida (City Football Group), bacino d’utenza enorme e fatturato potenziale in crescita. Modello di gioco tipicamente proattivo con attaccante di riferimento e catene laterali produttive. Probabilità in stile betting: promozione diretta ~22–28% (quota implicita ~3.6–4.5), playoff ~45–55% (1.80–2.20), centro classifica ~20–28% (3.6–5.0), rischio retrocessione basso ~4–7% (14–25). Variabili chiave: continuità realizzativa di Brunori, solidità della coppia centrale, impatto dei giovani e profondità della rosa nei picchi di calendario.
Trivia
• Rosanero unici: la maglia del Palermo è tra le più riconoscibili al mondo. I colori rosa e nero, adottati nel 1907, divennero simbolo di una città capace di mescolare eleganza e ruvidità. L’abbinamento incanta appassionati e collezionisti: molte terze maglie globali si sono ispirate a quel contrasto ‘dolce‑amaro’.
• L’aquila e la città: lo stemma con l’aquila — emblema araldico di Palermo — richiama fierezza e senso di appartenenza. Negli anni sono state organizzate esibizioni con un’aquila addestrata che sorvolava il Renzo Barbera prima del fischio d’inizio, un rituale che ha emozionato generazioni di tifosi.
• Renzo Barbera, teatro d’Europa e di Mondiale: inaugurato nel 1932 come ‘La Favorita’, lo stadio è stato rinnovato più volte e ha ospitato partite del Mondiale di Italia ’90, oltre alle notti europee dei rosanero. La sua curva è tra le più calde d’Italia; la spettacolarità delle coreografie è materia di culto.
• Le finali perdute che hanno fatto grandezza: gli anni ’70 hanno consegnato al mito due finali di Coppa Italia giocate a testa alta contro giganti del calcio italiano. Sconfitte amare, sì, ma formative per l’identità competitiva del club, che ha scolpito nell’immaginario l’idea di un Palermo mai domo.
• Fabbrica di talenti: pochi club in Italia possono vantare una lista di campioni ‘passati da Palermo’ come quella rosanero. Cavani ha affinato in Sicilia i movimenti da nove totale; Dybala ha mostrato lampi di classe prima del grande salto; Pastore ha incantato con tocchi d’autore; Barzagli e Grosso hanno incarnato la scuola difensiva italiana; Sirigu ha costruito qui la sua reputazione da portiere di livello internazionale. Per non parlare di Toni, Miccoli, Kjaer, Zaccardo, Amauri: nomi che ancora risuonano nei corridoi del Barbera.
• Le notti inglesi: nel 2006 l’eliminazione del West Ham fu una dichiarazione di intenti. Vincere a Londra e poi dominare a Palermo non fu soltanto un risultato sportivo, ma la prova che la città poteva indossare con naturalezza l’abito europeo, tra canti, sciarpe rosanero e un’atmosfera da brividi.
• Zamparini e il ‘valzer delle panchine’: l’era Zamparini è stata una centrifuga di emozioni. Cambi di allenatore frequenti, colpi di mercato e ambizioni altissime hanno reso il Palermo imprevedibile ma anche terribilmente interessante. È stata la stagione del ‘calcio romanzo’, con trame avvincenti e personaggi forti.
• Identità siciliana globale: il Palermo è più di una squadra. È un racconto d’isola, un ponte tra Mediterraneo e mondo. La comunità di emigrati e discendenti mantiene vivo il legame: negli USA, in Argentina, in Germania, in Australia, il rosanero è sinonimo di ‘casa’. Non a caso è considerato un club con reach internazionale ben superiore alla categoria.
• Ricordi e primati: Fabrizio Miccoli è spesso indicato come miglior marcatore all‑time del club in competizioni ufficiali, mentre Roberto Biffi è tradizionalmente associato al primato di presenze. Il derby con il Catania (Derby di Sicilia) resta uno dei più carichi d’Italia: poche sfide sanno accendere la passione come quella.
• Rinascita e modello: la rifondazione del 2019 ha risvegliato il senso di comunità. L’ingresso del City Football Group ha innestato metodi, dati e network globale su un’identità popolare fortissima. Il risultato è un progetto che ambisce alla sostenibilità con ambizione: scouting intelligente, valorizzazione dei giovani, ricavi stadio‑driven e un brand che viaggia.
• Curiosità kit: nel corso dei decenni il Palermo ha alternato pantaloncini neri e bianchi; alcune annate hanno visto inserti dorati per esaltare il rosa. Le maglie celebrative per le ricorrenze storiche sono tra le più ricercate nel collezionismo italiano.