Pescara
Official Info
- Official Website: https://www.pescaracalcio.com/
- League Website: https://www.lega-pro.com/
- Twitter: https://twitter.com/PescaraCalcio
- Facebook: https://www.facebook.com/PescaraCalcio1936
- Instagram: https://www.instagram.com/pescaracalcio1936/
- YouTube: https://www.youtube.com/user/PescaraCalcio
Quick Facts
- Founded: 1936 (rifondazioni successive, ultima nel 2009 come Delfino Pescara 1936)
- City: Pescara
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
- Milestones: 1977: prima storica promozione in Serie A; 1987: ritorno in A con Giovanni Galeone; 1992: nuova promozione in A; 2011–12: ‘Zemanlandia adriatica’, salto in A con Immobile–Insigne–Verratti; 2016: promozione in A tramite playoff con Massimo Oddo e Lapadula capocannoniere; 2021: retrocessione in Serie C; 2009: rifondazione societaria come Delfino Pescara 1936; Stadio Adriatico rinnovato per Giochi del Mediterraneo 2009.
History
Il Pescara, oggi noto come Delfino Pescara 1936, nasce ufficialmente nel 1936 e rappresenta il cuore calcistico dell’Abruzzo sulla riva dell’Adriatico. Fin dagli inizi alterna ambizioni e difficoltà economiche, muovendosi tra secondo e terzo livello nazionale. Il primo grande acuto arriva nel 1977: gli abruzzesi conquistano la storica promozione in Serie A, accendendo una città che scopre il grande palcoscenico. Quel primo assaggio di massima serie inaugura una tradizione di “cicli” in cui, periodicamente, il club risale la china con squadre coraggiose e pubblico caldo allo Stadio Adriatico.
Negli anni Ottanta la guida di Giovanni Galeone imprime un marchio tattico e identitario: Pescara squadra propositiva, verticale, capace di un secondo salto in A nel 1987. Il modello si ripete nel 1991–92, altro giro in massima serie con l’idea di un calcio offensivo che ben si sposa con la cultura del tifo locale. Nel frattempo, il settore giovanile comincia a produrre talenti con continuità e la maglia biancazzurra a strisce verticali diventa sinonimo di opportunità per giovani in rampa di lancio.
Il 2009 è l’anno della rifondazione societaria: nasce formalmente il Delfino Pescara 1936, che eredita storia, colori, blasone e tifoseria del Pescara Calcio. L’assetto organizzativo si consolida e il club torna a investire con criterio. La stagione 2011–12 porta la firma indelebile di Zdeněk Zeman: un calcio iper-offensivo, uno dei tridenti più iconici della Serie B recente (Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti) e un salto in A accompagnato da un volume di gioco e reti da record per la categoria. In pochi mesi Pescara diventa laboratorio tecnico e vetrina internazionale: Verratti vola direttamente a Parigi, Immobile e Insigne si affermano nell’élite.
Il 2015–16 è un nuovo capitolo da ricordare: con Massimo Oddo in panchina e Gianluca Lapadula capocannoniere, il Pescara vince i playoff e centra un’altra promozione. L’alternanza tra categorie rimane però una costante e, dopo la parentesi in Serie A, arrivano stagioni complicate fino alla retrocessione in Serie C nel 2021. Lì il club si riorganizza per competere stabilmente ai vertici del girone, puntando su scouting, valorizzazione dei giovani e un’identità di gioco propositiva.
La casa del Pescara è lo Stadio Adriatico – Giovanni Cornacchia (circa 20.000 posti), impianto simbolo della città, rinnovato per i Giochi del Mediterraneo 2009. Il delfino sullo stemma – creato negli anni Settanta e diventato iconico – sintetizza il legame con il mare e la vocazione dinamica della squadra. La tifoseria biancazzurra è tradizionalmente calda e fedele, con rivalità sentite sull’asse adriatica e un forte senso di appartenenza territoriale.
Oggi il Pescara è un club con progetto sostenibile: mira a tornare stabilmente in Serie B, mantenendo una pipeline tecnica che favorisca la crescita di prospetti e la loro valorizzazione. Non è un brand globale, ma ha un richiamo nazionale superiore alla media per storie, allenatori e talenti passati. Il filo rosso resta lo stesso: calcio coraggioso, lavoro sul vivaio e la voglia di misurarsi – senza complessi – con club più strutturati.
Honours
-
- title: Promozioni in Serie A
- years: 1977, 1987, 1992, 2012, 2016
-
- title: Serie B - Titoli
- years:
-
- title: Coppa Italia Serie C
- years:
-
- title: Titoli di terzo livello (Serie C/Serie C1, vittorie di girone)
- years:
Statistical Insights
Dati puntuali stagione-per-stagione non integralmente disponibili (ultimo controllo fonti: 2025-08-23). Indicatori storici affidabili: nella Serie B 2011–12 con Zeman il Pescara ha segnato circa 90 gol in 42 partite (≈2,14 a gara), con Ciro Immobile capocannoniere del torneo (28 reti). In quella squadra spiccarono anche Lorenzo Insigne (doppia cifra tra gol e assist) e Marco Verratti (regia e volumi di passaggio d’élite). Nelle recenti annate in Serie C, il Pescara ha mantenuto mediamente una differenza reti positiva e una frequenza da playoff, con win rate indicativo intorno al 40–50% sul totale gare di regular season, superiore alla media di categoria. In casa, allo Stadio Adriatico, il rendimento tende a crescere sia per percentuale di vittorie sia per xG prodotti. Serie storiche: migliori filotti vincenti e peggiori strisce senza vittorie variano per stagione; storicamente la squadra alterna cicli molto positivi (7–9 risultati utili consecutivi) a periodi più complessi, tipici dei club che agiscono tra secondo e terzo livello. Per valori aggiornati (win rate, gol/partita fatti-subiti, strisce), si veda la sezione statistiche su Transfermarkt, Soccerway e FBref.
Key Players
Rosa attuale: Unknown (mercato e organico in evoluzione in Serie C; ultimo controllo: 2025-08-23). Profili chiave recenti/icone: 1) Marco Verratti (C) – prodotto del vivaio, regista tra i più influenti emersi in Italia negli anni 2010; trasferimento diretto alla dimensione europea. 2) Ciro Immobile (A) – capocannoniere in Serie B 2011–12 con 28 gol, trampolino verso una carriera top. 3) Lorenzo Insigne (A) – doppia cifra di contributi in 2011–12, ala creativa e determinante. 4) Gianluca Lapadula (A) – 27 gol in Serie B 2015–16, uomo-promozione via playoff. 5) Luca Memushaj (C) – leader tecnico e carismatico nel decennio, alto minutaggio e affidabilità. Nota: per la stagione in corso consultare lista aggiornata su Transfermarkt e comunicati del club.
Projection
Profilo competitivo: contender stabile per playoff di Serie C, con obiettivo dichiarato di risalire in Serie B nel breve-medio periodo. Considerando budget, bacino e storico recente, stima probabilistica (implied odds, indicativa): qualificazione playoff 60–70%; promozione complessiva 18–25% (via playoff, scenario altamente variante); rischio retrocessione 5–8%. Fattori chiave: continuità tecnica, mercato mirato su under di qualità, tenuta difensiva lontano da casa e conversione delle occasioni create. Con un attacco sopra media di girone e una fase difensiva nella top 5–6, la corsa alla promozione è credibile; al contrario, un decremento nella produzione offensiva o infortuni ai titolari spostano le probabilità verso la sola qualificazione playoff.
Trivia
• Il delfino come identità. Lo stemma del Pescara, con il delfino biancazzurro che nuota su campo azzurro, è tra i più riconoscibili del calcio italiano. È un omaggio diretto al mare Adriatico e allo spirito della città: dinamico, elegante, rapido. Negli anni lo stemma ha subito ritocchi moderni, senza snaturare il concept originale.
• Stadio Adriatico – Giovanni Cornacchia. L’impianto, intitolato al campione olimpico pescarese dei 110 ostacoli, è un pezzo di architettura sportiva italiana. Rinnovato a fondo per i Giochi del Mediterraneo 2009, offre oggi visibilità e standard logistici adeguati alla scalata verso categorie superiori. Con le notturne estive e il clima adriatico, lo stadio diventa spesso un fattore per la spinta della Curva.
• Zemanlandia adriatica. La stagione 2011–12 ha proiettato Pescara nelle narrazioni del calcio europeo. Pressing, ampiezza, verticalità e coraggio hanno esaltato la città e plasmato carriere: Ciro Immobile capocannoniere, Lorenzo Insigne sugli scudi e soprattutto Marco Verratti, cervello della manovra e simbolo del vivaio biancazzurro. È raro che un club di Serie B produca, in un singolo anno, tre profili poi diventati cardini in Serie A e oltre.
• Vivaio e scouting. Pescara è noto per la capacità di individuare e valorizzare talenti, spesso in prestito dai grandi club o pescati nelle serie inferiori. Oltre ai nomi più celebri, negli anni sono passati in Abruzzo giocatori che hanno costruito carriere solide grazie alla vetrina biancazzurra. L’ambiente, tradizionalmente paziente con i giovani, è un asset competitivo.
• Promozioni a cicli. La storia del Pescara sembra scritta a ondate: un’ascesa verso la A ogni decennio circa. 1977, 1987, 1992, 2012, 2016: date che i tifosi conoscono a memoria. Ogni promozione ha avuto una firma tecnica forte (Cadè/Galeone/Zeman/Oddo) e un capocannoniere o un regista di riferimento.
• Rivalità e geografia. Le rivalità sono figlie della geografia adriatica e della storia degli incroci in B e C. La spinta del pubblico – cori, coreografie e lunghe trasferte lungo la costa – è parte integrante del marchio Pescara. La città vive il calcio come rito laico della domenica, in equilibrio tra mare e centro urbano.
• Il club-ponte. Nel lessico degli addetti ai lavori, Pescara è spesso un “club-ponte”: luogo ideale per trasformare prospetti in professionisti pronti alla Serie A, grazie a minutaggio, responsabilità e un’idea di gioco propositiva. È un posizionamento identitario e anche un modello economico: valorizzazione, plusvalenze, reinvestimento.
• Allenatori-icona. Oltre a Zeman e Galeone, la panchina biancazzurra ha visto figure che hanno lasciato eredità tattiche e culturali. Massimo Oddo, pescarese doc, ha legato il suo nome al ritorno in A del 2016, costruito su organizzazione, palleggio e un finalizzatore implacabile come Lapadula.
• Cronaca e resilienza. Crisi economiche, rifondazioni, retrocessioni: Pescara non si è mai sottratto alle difficoltà. La rifondazione del 2009 ha segnato uno spartiacque: da allora il club ha cercato maggiore sostenibilità, migliorando strutture e governance. La resilienza è diventata cifra stilistica: cadere, rialzarsi, ripartire.
• Dalla B all’Europa, senza passare dalla A. Caso quasi unico: Marco Verratti è passato direttamente dalla maglia del Pescara alla scena europea, senza esordire prima in Serie A con i biancazzurri. Un’eccezione che dice molto sulla qualità del contesto tecnico che lo ha formato.
• Dettagli di maglia e sponsor. Nel tempo il Pescara ha avuto partnership con brand locali (caffè, chimica, manifattura), segno di un radicamento economico sul territorio. Le righe verticali biancazzurre, talvolta interpretate con inserti moderni, restano un feticcio per collezionisti e tifosi.
• Identità e stile. Quando il Pescara è competitivo, lo fa quasi sempre attraverso possesso palla propositivo e attaccanti in doppia cifra. La cultura del “giocare per segnare un gol in più” è entrata nell’immaginario collettivo: non sempre paga in categorie lunghe e toste come B e C, ma rende il Pescara una squadra che raramente annoia.
• Il fattore casa. Le serate all’Adriatico, con brezza di mare e platee coinvolte, sono spesso il momento in cui il Pescara costruisce le sue strisce positive. Storicamente, la differenza tra rendimento interno ed esterno è marcata: chi vuole stupire in classifica deve colmare quel gap lontano da Pescara.
In sintesi: il Pescara è un club che genera storie, talenti e calcio coraggioso. Non un colosso globale, ma una fucina capace di incidere sulla Serie A e sul panorama europeo attraverso le persone che l’ha lanciato.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 8 | 11 | 19 | |||
| Pareggi | 7 | 3 | 10 | |||
| Sconfitte | 4 | 5 | 9 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.4 | 27 | 1.5 | 28 | 1.4 | 55 |
| Goal concessi | 0.8 | 16 | 1 | 19 | 0.9 | 35 |
| Cartellini gialli | 2.3 | 43 | 2.2 | 42 | 2.2 | 85 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 3 | 0.1 | 2 | 0.1 | 5 |
| Reti inviolate | 0.3 | 6 | 0.3 | 6 | 0.3 | 12 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||