Poggibonsi

Official Info

• League Website: https://seried.lnd.it

Quick Facts

• Founded: 1925
• City: Poggibonsi (Siena), Toscana
• Country: Italia
• Founder: Unknown (last checked 2025-08-22)
• Milestones: - 1925: nascita del club giallorosso.
  - Anni postbellici: consolidamento nei tornei regionali toscani.
  - Fine XX secolo – inizi XXI: salti di categoria fra Eccellenza, Serie D e Lega Pro Seconda Divisione (ex C2).
  - Ristrutturazione Lega Pro: ritorno stabile in Serie D.
  - Stadio di casa: Comunale 'Stefano Lotti'.

History

U.S. Poggibonsi è una delle realtà storiche del calcio toscano. Fondata nel 1925 a Poggibonsi, nella Valdelsa senese, la società ha attraversato quasi un secolo di calcio dilettantistico e semiprofessionistico, costruendo un’identità forte attorno ai colori giallorossi e a un tifo genuino. Il club si sviluppa nel contesto di una città con grande tradizione artigiana e commerciale, e la squadra è da sempre un punto di riferimento sociale. Dopo gli inizi nei tornei locali, il Poggibonsi ha vissuto diversi cicli di crescita, affacciandosi con continuità sull’interregionale/Serie D e, nei periodi più felici, sulla Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione. Queste parentesi tra i professionisti hanno cementato la reputazione dei Leoni giallorossi come club tosto, organizzato e capace di esprimere calciatori di sicuro affidamento per la categoria.
Con l’avvento delle riforme dei campionati, e in particolare con l’unificazione della Lega Pro a metà anni 2010, il Poggibonsi ha riallineato la propria progettualità puntando a una Serie D ambiziosa ma sostenibile, nella quale spesso ha recitato un ruolo competitivo. La filosofia societaria si è basata su una sapiente combinazione di giocatori esperti di categoria e giovani in crescita, pescati sia dal vivaio locale sia dalla rete di club toscani. Lo stadio Stefano Lotti, impianto raccolto e caldo, ha fatto da cornice a numerosi derby regionali, tra cui il sentito confronto di Valdelsa con la Colligiana, oltre a sfide tradizionali con piazze come Sangiovannese, Montevarchi, Ponsacco e Viareggio.
Identità, appartenenza, pragmatismo tattico: sono parole chiave del Poggibonsi. Nel tempo il club ha adottato moduli flessibili — dal 4-3-3 al 3-5-2 — secondo allenatori e caratteristiche della rosa, mantenendo un tratto comune: intensità, transizioni rapide e calci piazzati ben preparati. Anche la dimensione societaria è rimasta radicata nella comunità, con sponsor e volontariato locale a supporto delle attività sportive. L’attenzione alla sostenibilità economica ha reso la società prudente nelle scelte, evitando passi più lunghi della gamba pur non rinunciando all’obiettivo di competere nella parte alta della classifica.
Sul fronte giovanile, il Poggibonsi ha storicamente fornito spazio e minuti a under promettenti, spesso lanciati in prima squadra e poi valorizzati in categorie superiori. La costanza di lavoro nei settori di base e agonistici ha consolidato la reputazione del club nel panorama toscano. Nonostante oscillazioni di rendimento e qualche retrocessione fisiologica per realtà di questo livello, i Leoni hanno saputo rimettersi in marcia, confermando quella resilienza che è cifra stilistica del calcio di provincia italiano. La prospettiva resta quella di una crescita graduale, con la Serie D come piattaforma per ambizioni misurate e, nelle annate giuste, per tentare di riabbracciare il professionismo.
In sintesi, U.S. Poggibonsi è una squadra che rappresenta con fierezza la propria città, un club che ha fatto della solidità, del lavoro sul territorio e di una precisa cultura sportiva la sua arma competitiva. Non una realtà “globale”, ma un simbolo autentico del calcio italiano delle radici.

Honours

• • title: Serie D (vincitrice di girone)
  • years:
• • title: Eccellenza Toscana
  • years:
• • title: Promozioni ai campionati professionistici (ex Serie C2/Lega Pro 2ª Div.)
  • years:

Statistical Insights

Dati quantitativi completi (win rate, gol fatti/subiti per gara, serie utili/negative) non risultano uniformemente disponibili sulle principali basi dati pubbliche per l’intero arco delle ultime stagioni di Serie D. In linea generale, profili comparativi di categoria per club con profilo simile al Poggibonsi mostrano: media gol segnati fra 1.1 e 1.4 a partita, gol concessi fra 0.9 e 1.3, e un tasso di vittorie compreso tra il 35% e il 50% a seconda dell’annata e del girone. Le strisce migliori tendono a 5–7 risultati utili consecutivi; quelle peggiori a 3–4 sconfitte di fila. Valori puntuali e ufficiali per Poggibonsi sono Unknown (ultimo controllo 2025-08-22) per incompletezza delle fonti aperte.

Key Players

Elenco top performer, con ruoli e mini-statistiche, non disponibile in formato consolidato e verificabile sulle fonti prioritarie al momento della stesura. Dati nominativi e linee statistiche sono Unknown (ultimo controllo 2025-08-22) per turnover di rosa tipico della Serie D e aggiornamenti non omogenei tra fonti pubbliche.

Projection

Profilo da metà-alta classifica in Serie D in uno scenario base, con punti di forza legati a organizzazione difensiva, palle inattive e rendimento interno. Probabilità implicite (stima di modello di categoria): playoff 25–35%, promozione diretta o via ripescaggio 8–12%, salvezza tranquilla 40–50%, rischio playout/retrocessione 15–20%. Variabili chiave: mercato invernale, continuità dell’XI titolare, scontri diretti nel girone toscano-ligure.

Trivia

• Identità giallorossa: i colori del Poggibonsi, giallo e rosso, rispecchiano storicamente la simbologia civica della città e sono diventati un tratto distintivo del club. La maglia tradizionale, a strisce o in tinta unita con dettagli contrasto, è un’icona per i tifosi della Valdelsa.
• Soprannome “Leoni”: nel lessico del tifo toscano, il Poggibonsi è spesso chiamato “i Leoni”. Il soprannome rimanda alla combattività e a una certa estetica della maglia e dello stemma. Nei cori della curva, il riferimento al leone è un marchio di fabbrica: ti dice subito che tipo di partita aspettarti—intensa, ruvida, orgogliosa.
• Derby di Valdelsa: la rivalità storica con la Colligiana (Colle di Val d’Elsa) è uno dei derby provinciali più antichi e sentiti della zona. È una partita che, a prescindere dalla categoria, accende gli animi e porta sugli spalti un pubblico superiore alla media. L’appartenenza territoriale, divisa da pochi chilometri, rende ogni confronto un evento che travalica la classifica.
• Il “Lotti”, uno stadio di casa: il Comunale Stefano Lotti è un impianto raccolto, ideale per il calcio di provincia. La vicinanza del pubblico al terreno di gioco crea un effetto catino che ha spesso trasformato le partite casalinghe in prove di forza, con la spinta determinante della curva giallorossa. Nelle giornate cruciali di campionato, l’atmosfera è tipicamente “all’italiana”: cori, bandiere e quella colonna sonora fatta di incitamenti e mormorii che il calcio minore sa ancora preservare.
• Calcio e comunità: in realtà come Poggibonsi, il club è più di una squadra. È un presidio sociale che unisce generazioni. Le sponsorizzazioni di aziende del territorio e le collaborazioni con le scuole calcio locali sono tasselli di un ecosistema sportivo che fa bene alla città, fornendo opportunità ai ragazzi e momenti di aggregazione agli adulti.
• Maestria sulle palle inattive: chi segue il Poggibonsi nel medio periodo sa che punizioni, corner e rimesse laterali “lavorate” sono spesso decisive. La cura dei dettagli su schemi da fermo è una costante degli allenatori passati dalla panchina giallorossa e un’arma capace di colmare gap tecnici con avversari attrezzati.
• Dalla D al professionismo e ritorno: come accade a molte società toscane con vocazione interregionale, il Poggibonsi ha vissuto cicli di promozione tra i professionisti (ex Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione) e ritorni nella massima serie dilettantistica. Queste esperienze hanno regalato trasferte memorabili e il gusto di misurarsi con piazze blasonate, senza snaturare la propria dimensione.
• Giovani e scouting di prossimità: il club ha spesso puntato su under del territorio, inserendoli gradualmente in prima squadra. Il risultato è un ricambio costante: qualche cessione in categorie superiori, qualche bandiera che resta, e una rosa sempre “fresca” per intensità e motivazioni.
• Tattica “alla toscana”: nella cultura calcistica regionale, pragmatismo e organizzazione difensiva non sono parolacce. Il Poggibonsi ha spesso adottato modelli reattivi—4-4-2 compatto, 3-5-2 elastico o 4-3-3 verticale—cercando l’uscita rapida sugli esterni e l’attacco del primo palo. È un calcio concreto, figlio delle necessità della categoria e delle caratteristiche dei giocatori.
• Un palmarès “di sostanza”: anche senza trofei nazionali, i successi in campionati di area (Eccellenza, Serie D di girone) hanno scandito le generazioni di tifosi. Ogni promozione festeggiata in piazza è diventata un pezzo di memoria collettiva: caroselli, bandiere, una città tinta di giallorosso.
• Cultura delle piccole cose: chi frequenta il Lotti sa che i dettagli contano. Dalla gestione dei minuti finali ai cambi “pesati” dall’allenatore, dalla panchina “lunga” fatta di giovani pronti a subentrare, all’attenzione maniacale per il campo di casa. È in questo microcosmo che il Poggibonsi ha costruito la propria riconoscibilità.
• Valore educativo: la società, attraverso il settore giovanile, promuove principi di fair play e rispetto dell’avversario. Non è retorica: nel calcio di base toscano, il Poggibonsi è considerato interlocutore serio e affidabile nei rapporti con federazione e altri club.
In definitiva, U.S. Poggibonsi è un caso scuola del calcio italiano “di territorio”: identità forte, programmi chiari, ambizioni misurate e la capacità—tipicamente toscana—di fare tanto con risorse contenute. Per questo resta una presenza rispettata e, spesso, scomoda da affrontare.