Rangers
Official Info
- Official Website: https://www.rangers.co.uk
- League Website: https://spfl.co.uk
- Twitter: https://twitter.com/RangersFC
- Facebook: https://www.facebook.com/RangersFC
- Instagram: https://www.instagram.com/rangersfc
- YouTube: https://www.youtube.com/@RangersFC
Quick Facts
- Founded: 1872
- City: Glasgow
- Country: Scozia
- Founder: Peter McNeil, Moses McNeil, William McBeath, Peter Campbell
- Milestones: - 1872: fondazione al West End Park di Glasgow | - 1890-91: membro fondatore della Scottish Football League e primo titolo | - 1902 e 1971: tragedie di Ibrox, con ristrutturazioni decisive dello stadio | - 1961 e 1967: finali di Coppa delle Coppe, vinte poi nel 1972 | - 1989-1997: ‘Nine in a Row’, nove scudetti consecutivi | - 1989: ingaggio di Mo Johnston, svolta storica oltre le barriere settarie | - 2008: finale di Coppa UEFA | - 2012: crisi finanziaria, liquidazione e ripartenza dalla quarta serie | - 2016: ritorno in Premiership | - 2021: 55° titolo scozzese con stagione imbattuta | - 2022: finale di Europa League
History
I Rangers Football Club, nati nel 1872 dall’intuizione di quattro giovani amici – i fratelli Moses e Peter McNeil, William McBeath e Peter Campbell – sono una delle istituzioni più riconoscibili del calcio mondiale. Radicati nell’ovest di Glasgow e legati a doppio filo all’Ibrox Stadium, i Light Blues hanno scritto pagine fondamentali della storia scozzese ed europea, diventando un simbolo sportivo e culturale che travalica i confini nazionali.
La crescita del club è rapidissima: già nel 1890-91 i Rangers sono fra i membri fondatori della Scottish Football League e mettono subito in bacheca il primo titolo. Nel corso del XX secolo la squadra costruisce un duopolio leggendario con i cugini cittadini del Celtic: l’Old Firm non è solo una rivalità sportiva, ma uno specchio delle identità sociali e religiose della città. In mezzo, trofei a raffica e un’identità di gioco spesso pragmatica, atletica, verticale, declinata attraverso allenatori e generazioni diverse.
Il nome Rangers resta, purtroppo, legato anche a due ferite profonde. La tragedia di Ibrox del 1902, seguita dal crollo di una tribuna in una partita della British Home Championship, e soprattutto il disastro del 2 gennaio 1971 – 66 vittime a causa del sovraffollamento e dei movimenti della folla – segnarono il club e dettero impulso a trasformazioni strutturali nello stadio e, più in generale, nei criteri di sicurezza del calcio britannico. Ibrox fu gradualmente rimodellato fino a diventare un impianto moderno e all’avanguardia per l’epoca, antesignano della rivoluzione post-Taylor Report.
Sul piano tecnico, gli anni Sessanta e Settanta proiettarono i Rangers in Europa: due finali di Coppa delle Coppe perse (1961, 1967) prima dell’apoteosi del 1972 a Barcellona contro la Dinamo Mosca. In patria, l’epopea degli anni Novanta, con Graeme Souness prima e Walter Smith poi, consegnò ai Light Blues il leggendario ‘Nine in a Row’ (1989-1997). L’ingaggio di Mo Johnston nel 1989, primo grande acquisto cattolico nell’era moderna, fu una cesura sociale storica e un messaggio oltre il campo.
Il nuovo millennio alterna picchi e turbolenze: la finale di Coppa UEFA 2008 persa a Manchester contro lo Zenit, poi il crollo finanziario del 2012, la liquidazione e la ripartenza dalla quarta serie. Un’odissea che, passo dopo passo, ha cementato il legame con la tifoseria: promozioni a catena, ritorno in Premiership nel 2016 e, nel 2021, il titolo numero 55 firmato da una stagione di campionato senza sconfitte e con la difesa meno perforata della storia del club. Le notti europee sono tornate a pulsare con forza fino alla finale di Europa League del 2022 persa ai rigori contro l’Eintracht Francoforte.
Oggi i Rangers sono un marchio globale, con una fanbase planetaria, un settore giovanile che alimenta costantemente la prima squadra e un’identità tattica che negli anni ha unito disciplina, transizioni rapide e qualità sulle corsie. Ibrox, con la sua acustica e la Muralla blu delle tribune, resta un fortino emotivo e tecnico che rende ogni gara un evento. La storia dei Light Blues, tra ferite rimarginate e rinascite, è un racconto di resilienza: cadere, rialzarsi, competere. E, spesso, vincere.
Honours
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- title: Scottish top-flight (campionato) – 55 titoli (record mondiale per titoli nazionali di massima serie)
- years: 2021
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- title: Scottish Cup – 34 titoli
- years: 2022
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- title: Scottish League Cup – 28 titoli
- years: 2024
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- title: UEFA Cup Winners’ Cup – 1
- years: 1972
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- title: UEFA Europa League – finalista
- years: 2008, 2022
Statistical Insights
Impronta storica da big: i Rangers vantano 55 campionati, con l’annata 2020-21 iconica per l’imbattibilità (32 vittorie, 6 pareggi, 0 sconfitte), differenza reti +79 e appena 13 gol concessi: 2,42 gol segnati/partita e 0,34 subiti in campionato. Fortino Ibrox: media spettatori stabilmente sopra 50.000 e fattore campo nettissimo nelle competizioni domestiche. Serie e picchi: stagione di campionato intera senza perdere (2020-21) e marcia europea fino alla finale 2021-22. Indicatori recenti suggeriscono produzione offensiva pronunciata da palla inattiva (alto volume di rigori e calci piazzati, con il capitano in doppia cifra realizzativa). Nota: tasso di vittorie aggregato e medie gol su orizzonti pluristagionali specifici sono "Unknown" (ultimo controllo 2025-08-21) a causa di variazioni stagionali e assenza di dataset unificato nelle fonti prioritarie.
Key Players
James Tavernier (TD/capitano): esterno a tutta fascia e specialista dei piazzati; ha superato i 100 gol con il club, raro per un difensore.
Jack Butland (PT): leadership e riflessi; oltre 20 clean sheet in tutte le competizioni nella sua prima stagione completa a Ibrox.
Connor Goldson (DC): perno difensivo e regia da dietro; 300+ presenze con i Rangers, affidabilità continua.
Todd Cantwell (TQ/CM): creatività tra le linee; contributo in doppia cifra combinata tra gol+assist nella sua migliore annata a Glasgow.
Cyriel Dessers (ATT): riferimento nel gioco spalle alla porta; 20+ gol in tutte le competizioni in una stagione recente.
Projection
Outlook competitivo ai massimi livelli domestici. Probabilità stile betting (implied odds): titolo scozzese 35-40%, Scottish Cup 25-30%, League Cup 30-35%. In Europa, profilo da squadra di Europa League con chance da knockout: qualificazione alla fase a eliminazione 60%, quarti 20-25%, semifinale 10-15%. Driver chiave: solidità del blocco difensivo, peso delle palle inattive, rotazioni sugli esterni. Rischi: dipendenza realizzativa da alcuni leader, gestione degli infortuni e variabilità del rendimento nelle doppie sfide. Con un Ibrox versione calderone e un differenziale fisico-tattico ben orchestrato, la traiettoria resta da contender stabile.
Trivia
• Old Firm, il derby che ferma il Paese: Rangers-Celtic è uno dei duelli più caldi al mondo. La prima sfida risale al 1888; da allora, il testa a testa ha scritto capitoli sportivi e sociali con influenze culturali profonde. L’Old Firm del 2 gennaio 1939 a Ibrox, con 118.567 spettatori, detiene ancora oggi il record britannico di affluenza per un match di campionato.
• Ibrox e la sicurezza: le tragedie del 1902 e del 1971 cambiarono per sempre il panorama degli stadi britannici. Le ristrutturazioni che seguirono fecero di Ibrox un modello per il Regno Unito e un riferimento nella successiva stagione degli stadi all-seater post-Taylor Report.
• 1972, il capolavoro europeo: i Rangers battono 3-2 la Dinamo Mosca nella finale di Coppa delle Coppe al Camp Nou. Quella notte nacque la leggenda continentale dei Light Blues, che avevano già sfiorato il trofeo nel 1961 e nel 1967. È tutt’oggi l’unico trofeo UEFA in bacheca, impreziosito dalle finali del 2008 (Coppa UEFA) e del 2022 (Europa League).
• Identità e svolte storiche: per decenni i Rangers sono stati associati alla comunità protestante di Glasgow. L’ingaggio di Maurice “Mo” Johnston nel 1989, cattolico ed ex Celtic, ebbe un impatto simbolico enorme: uno spartiacque nella storia sociale del club e del calcio scozzese.
• ‘Nine in a Row’: tra il 1989 e il 1997 i Rangers vinsero nove titoli consecutivi, eguagliando un’impresa rarissima nel calcio europeo. Protagonisti tecnici: la rifondazione di Graeme Souness, l’ordito tattico di Walter Smith, e una batteria di stelle britanniche e internazionali.
• La rinascita dopo il 2012: la crisi finanziaria portò alla liquidazione e alla ripartenza dalla quarta serie. Gli anni nelle leghe inferiori furono un bagno d’umiltà ma anche un test d’amore per i tifosi: sold out in trasferta su campi impensabili, record di audience per la categoria e ritorno progressivo fino alla Premiership nel 2016. Da lì, la scalata culminata nel titolo imbattuto del 2021, con 102 punti e appena 13 gol incassati.
• Capitano “anomaly”: James Tavernier è una rarità statistica. Difensore di ruolo, ha numeri realizzativi da attaccante grazie a rigori, punizioni, inserimenti e cross. Al netto delle oscillazioni stagionali, il suo tally di gol e assist è fra i più alti d’Europa nel ruolo nell’ultimo decennio.
• Accademia e patrimonio tecnico: il centro di Auchenhowie (Rangers Training Centre) ha sfornato talenti come Barry Ferguson, Allan McGregor e Nathan Patterson. La cultura della performance si specchia in staff moderni, scouting esteso e una filiera che valorizza il prodotto interno senza rinunciare all’apporto internazionale.
• Marchio globale: i Rangers rivendicano il record mondiale di titoli nazionali di massima serie (55). La fanbase si estende in Nord America, Australia e nell’Asia sud-orientale, con club di tifosi organizzati e un forte seguito digitale. Il blu reale, la ‘Union Flag’ nelle coreografie e i cori di Ibrox compongono un immaginario iconico e immediatamente riconoscibile.
• I numeri di Ibrox: capienza attorno a 50.817 posti, acustica rimarcata da tecnici e giocatori avversari, un museo interno ricco di memorabilia e trofei. Lo stadio è spesso utilizzato come benchmark nel Regno Unito per coesistenza di tradizione e modernità.
• Europa recente: tra 2018 e 2022 i Rangers hanno costruito una ‘continental identity’ di reazione e compattezza: linee strette, transizioni rapide, sfruttamento delle palle inattive. Il percorso fino alla finale di Siviglia 2022, pur concluso ai rigori, ha riacceso il prestigio internazionale del club, confermando la capacità di muoversi ad alto livello anche con budget inferiori alle big dei top-5 campionati.
• Simboli e soprannomi: Light Blues, Teddy Bears, Gers. L’iconografia del club è immediata: maglia blu reale, calzoncini bianchi, calzettoni neri (storici), un crest con il leone rampante e il motto “Ready”. Pronti, appunto: una parola che sintetizza spirito competitivo e mentalità Rangers.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 12 | 12 | 24 | |||
| Vinte | 3 | 3 | 6 | |||
| Pareggi | 2 | 3 | 5 | |||
| Sconfitte | 7 | 6 | 13 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.4 | 17 | 1.8 | 21 | 1.6 | 38 |
| Goal concessi | 2 | 24 | 2.4 | 29 | 2.2 | 53 |
| Cartellini gialli | 3.3 | 39 | 0.6 | 7 | 1.9 | 46 |
| Cartellini rossi | 0.3 | 4 | 0 | 0.2 | 4 | |
| Reti inviolate | 0.2 | 2 | 0.1 | 1 | 0.1 | 3 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||