Red Bull Salzburg
Official Info
- Official Website: https://www.redbullsalzburg.at/en
- League Website: https://www.bundesliga.at
- Twitter: https://twitter.com/RedBullSalzburg
- Facebook: https://www.facebook.com/RedBullSalzburg
- Instagram: https://www.instagram.com/redbullsalzburg
- YouTube: https://www.youtube.com/user/RedBullSalzburg
Quick Facts
- Founded: 13 settembre 1933
- City: Salisburgo (Wals-Siezenheim)
- Country: Austria
- Founder: Fusione di club cittadini (FC Rapid Salzburg, FC Hertha e FC Salzburg secondo le fonti principali); fondatori individuali: Unknown (aggiornato 2025-08-23)
- Milestones: - 1933: nasce SV Austria Salzburg dalla fusione di club cittadini.
- Anni ’70-’80: stabilizzazione nel calcio professionistico austriaco.
- 1993–94: finale di Coppa UEFA (persa con l’Inter); primi scudetti 1993–94 e 1994–95.
- 1996–97: terzo titolo nazionale come Austria Salzburg.
- 2003: inaugurazione del nuovo stadio a Wals-Siezenheim (oggi Red Bull Arena).
- 2005: acquisizione da parte di Red Bull GmbH; rebranding a FC Red Bull Salzburg.
- 2006–2012: nuovi scudetti e modernizzazione del settore giovanile.
- 2014–2023: dominio in Bundesliga con 10 titoli consecutivi.
- 2016–17: vittoria UEFA Youth League (U19).
- 2017–18: semifinale UEFA Europa League.
- 2019–20: debutto (atteso da anni) nella fase a gironi di Champions League.
- 2024: Pepijn Lijnders nominato allenatore capo.
History
Il club oggi noto come FC Red Bull Salzburg affonda le sue radici nel 1933, quando a Salisburgo diversi sodalizi cittadini si unirono per dare vita allo SV Austria Salzburg. In un contesto calcistico austriaco allora dominato da Vienna, il nuovo club impiegò tempo a emergere con continuità, ma costruì progressivamente una base solida tra anni ’60 e ’80, alternando promozioni e buone stagioni nell’élite. La prima, vera svolta giunse nei primi anni ’90: tra il 1993 e il 1995 la squadra firmò un ciclo memorabile, culminato con le vittorie in Bundesliga 1993–94 e 1994–95 e con la clamorosa cavalcata fino alla finale di Coppa UEFA 1993–94, persa di misura contro l’Inter. Nel 1996–97 arrivò un terzo titolo nazionale, confermando Salisburgo come nuova potenza fuori dall’asse viennese.
Nel 2003 fu inaugurato lo stadio a Wals-Siezenheim, impianto moderno poi ribattezzato Red Bull Arena. Due anni dopo, nel 2005, l’acquisizione da parte di Red Bull GmbH aprì un capitolo totalmente nuovo: rebranding, cambio colori sociali, investimenti strutturali e, soprattutto, un modello sportivo integrato basato su scouting aggressivo, sviluppo dei giovani e gioco proattivo ad alta intensità. La trasformazione non fu indolore: una parte della tifoseria, legata all’identità viola storica, diede vita al nuovo Austria Salzburg. Ma sul campo la crescita fu vertiginosa.
Dalla seconda metà degli anni 2000 arrivarono scudetti in serie e la costruzione di un vivaio tra i più produttivi d’Europa, con FC Liefering in seconda divisione come piattaforma di sviluppo. L’idea tecnica, ispirata alla scuola del gegenpressing e alla verticalità, ha generato un flusso continuo di talenti pronti a esplodere: da Sadio Mané a Naby Keïta, da Dayot Upamecano a Erling Haaland, da Dominik Szoboszlai a Benjamin Šeško, passando per Takumi Minamino, Hwang Hee-chan, Patson Daka ed Enock Mwepu. Nel 2016–17 la Primavera conquistò la UEFA Youth League, mentre nel 2017–18 la prima squadra arrivò fino alla semifinale di Europa League, segnando uno dei picchi continentali dell’era moderna.
Nel 2019–20, dopo anni di preliminari amari, il club debuttò finalmente nella fase a gironi di Champions League. In Europa, pur restando una realtà di seconda fascia, Salisburgo si è guadagnata la reputazione di avversario scomodo, intenso e prolifico. In patria il dominio è stato quasi totale, con dieci campionati consecutivi tra 2014 e 2023 e molteplici Coppe d’Austria che hanno spesso completato il “double”. Il 2024 ha segnato un nuovo corso tecnico con l’arrivo di Pepijn Lijnders, una scelta in linea con la filosofia del club: valorizzare giovani, pressing coordinato e sviluppo delle competenze.
Oggi il FC Red Bull Salzburg è un hub calcistico globale: struttura moderna (Taxham per l’Academy), rete scout capillare e una pipeline tecnica che dialoga con altri club del gruppo senza violare le norme UEFA sull’indipendenza gestionale. La missione resta chiara: dominare in Austria, competere in Europa, scoprire e valorizzare i campioni di domani. Un club, insomma, con radici locali e ambizioni mondiali.
Honours
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- title: Austrian Bundesliga
- years: 1994, 1995, 1997, 2007, 2009, 2010, 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023
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- title: ÖFB-Cup (Coppa d’Austria)
- years: 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019, 2020, 2021, 2022
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- title: UEFA Youth League (U19)
- years: 2017
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- title: UEFA Cup/Europa League - Runner-up
- years: 1994
Statistical Insights
Profilo di rendimento (ultimi cicli stagionali in Austria):
- Tasso di vittorie in Bundesliga tipicamente superiore al 70% sulla decade del dominio recente; media punti ~2,3–2,5 a gara.
- Media gol segnati ~2,5–2,8 a partita; gol concessi ~0,6–0,8. Differenza reti stagionale spesso oltre +50.
- Elevata produzione da palla inattiva e transizioni: conversione sopra la media di lega, con xG creati stabilmente tra i migliori in Austria (fonti: FBref/Transfermarkt).
- Striscia record: 10 titoli consecutivi (2014–2023). Tendenzialmente lunghe serie utili in casa e molte vittorie multiple.
- In Europa: forte nell’xG offensivo anche contro avversari di livello, ma variabilità difensiva nelle fasi a eliminazione diretta.
Key Players
- Karim Konaté (ATT): finalizzatore verticale, attacco profondità, doppia cifra realizzativa in stagione e alto rapporto gol/90; pericoloso in transizione.
- Oscar Gloukh (TREQ/ALA): qualità tra le linee, creatività e rifinitura; contributo in doppia cifra tra gol+assist nelle competizioni nazionali; alta frequenza di key passes.
- Amar Dedić (TD): capitano giovane, motore di fascia, volume di progressioni e cross; impatto anche difensivo nei duelli.
- Strahinja Pavlović (DC): dominante nel gioco aereo, aggressivo sull’anticipo; leader difensivo con alto tasso di duelli vinti.
- Alexander Schlager (POR): affidabile tra i pali, gestione area e uscite; diversi clean sheet in campionato e buona percentuale di parate.
Projection
Outlook analitico (stile quote implicite):
- Titolo Bundesliga: 40–55% (contesto competitivo più equilibrato con Sturm e Rapid in crescita, ma rosa di Salisburgo resta la più profonda).
- Top-2 in campionato: 85–90% (ampiezza di organico, pipeline giovani e continuità di modello).
- Coppa d’Austria: 25–35% (competizione a knockout, varianza più alta).
- Competizioni UEFA: passaggio della prima fase/lega (nuovo formato) 45–55%; approdo agli ottavi 20–30% a seconda del sorteggio. Fattori chiave: conversione dei giovani prospetti, tenuta difensiva contro attacchi d’élite e gestione del carico europeo.
- Indicatori di valore: differenza reti attesa tra le migliori del campionato, profondità su tre competizioni, plusvalenze potenziali che sostengono il ciclo di rinnovamento.
Trivia
• Identità e colori: la svolta del 2005 con l’arrivo di Red Bull cambiò radicalmente i colori sociali (dal viola storico al bianco-rosso) e lo stemma. Una parte della tifoseria, in dissenso, rifondò l’Austria Salzburg per preservare la tradizione viola. È uno dei casi più discussi di rebranding nel calcio europeo, spesso citato nei dibattiti su identità sportiva e proprietà multimarca.
• La “fabbrica” dei talenti: il modello Salisburgo è diventato un benchmark per scouting e sviluppo. Il club investe in profili Under 21 dall’Africa, dall’Europa dell’Est e dal Nord Europa, li fa crescere in un contesto tattico esigente e li porta rapidamente in prima squadra. FC Liefering, in 2. Liga, funge da laboratorio: qui i giovani imparano il pressing coordinato, i principi di riaggressione immediata e la gestione degli spazi in avanti. Il salto successivo è naturale: tanti protagonisti oggi in top club europei hanno fatto la “trafila” Salisburgo-Liefering.
• L’impronta tattica: dall’era Ralf Rangnick nell’universo Red Bull all’ascesa di tecnici come Adi Hütter, Marco Rose, Jesse Marsch e Matthias Jaissle, il filo rosso è chiaro: intensità, verticalità, recupero alto del pallone. Pepijn Lijnders, arrivato dopo l’esperienza al Liverpool, incarna la stessa scuola: principi proattivi e attenzione maniacale ai dettagli del pressing.
• La notte europea: il percorso fino alla semifinale di Europa League 2017–18 resta iconico. Salisburgo si prese scalpi pesanti, alimentando la narrativa del “giovane che non ha paura”. Nella Champions successiva, l’exploit di un giovanissimo Erling Haaland rese internazionale l’immagine del club: talento, coraggio e gol a raffica.
• Youth League 2017: l’U19 di Salisburgo vinse la UEFA Youth League battendo in finale il Benfica. Prima aveva superato accademie super blasonate, confermando la bontà del vivaio e del metodo didattico di Taxham. Quella vittoria è ancora oggi un manifesto del progetto: identità, crescita e coraggio.
• Red Bull Arena e il manto: lo stadio di Wals-Siezenheim fu tra i primi in Europa a utilizzare in origine un manto sintetico, poi sostituito con l’erba naturale in vista di Euro 2008. L’impianto ha ospitato match della fase finale continentale e, con la scenografia firmata Red Bull, è diventato un teatro riconoscibile anche fuori dall’Austria.
• Multi-club, ma indipendenti: la convivenza nell’ecosistema Red Bull (con Lipsia, Bragantino, ecc.) ha generato discussioni sul tema UEFA delle multiproprietà. Nel tempo, la governance è stata strutturata per rispondere ai requisiti di indipendenza competitiva, con separazione gestionale e decisionale certificata dagli organi di controllo UEFA.
• Plusvalenze e sostenibilità: Salisburgo è un case study di sostenibilità sportiva. L’elevata capacità di generare plusvalenze (cedendo al momento giusto profili esplosi in Austria) consente reinvestimenti continui in scouting, infrastrutture e staff, mantenendo alto il livello competitivo nonostante i cicli di turnover della rosa.
• Una “scuola” per ruoli chiave: dal centravanti esplosivo (Haaland, Daka, Šeško) al mediano box-to-box (Keïta, Haidara), passando per i difensori aggressivi sull’anticipo (Upamecano), Salisburgo ha creato archetipi di giocatore perfetti per il calcio moderno. L’adattabilità dei giovani a un contesto tattico ad alta energia diventa un vantaggio competitivo anche nel mercato.
• Cultura della performance: la struttura di Taxham integra metodologie di analisi dati, nutrizione e preparazione atletica avanzata. Il club utilizza indicatori oggettivi (carichi interni/esterni, dati di tracking, xG/xA) per guidare decisioni tecniche e di mercato. Non è un semplice slogan: è il DNA operativo della società.
• Identità locale, ambizione globale: pur essendo un progetto cosmopolita, il legame con Salisburgo resta forte. In città, il club ha contribuito a formare una generazione di tifosi cresciuti con un calcio moderno e vincente. Nel mondo, la maglia biancorossa è ormai un marchio riconoscibile, sinonimo di giovani che corrono, attaccano e sanno crescere in fretta.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 6 | 6 | 12 | |||
| Vinte | 1 | 2 | 3 | |||
| Pareggi | 1 | 1 | 2 | |||
| Sconfitte | 4 | 3 | 7 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 0.7 | 4 | 1.5 | 9 | 1.1 | 13 |
| Goal concessi | 2.5 | 15 | 2.8 | 17 | 2.7 | 32 |
| Cartellini gialli | 2.3 | 14 | 1.5 | 9 | 1.9 | 23 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 1 | 0 | 0.1 | 1 | |
| Reti inviolate | 0 | 0.2 | 1 | 0.1 | 1 | |
| Calci d'angolo | 4.5 | 27 | 3.2 | 19 | 3.8 | 46 |
| Falli | 10.7 | 64 | 12.2 | 73 | 11.4 | 137 |
| Fuori gioco | 2.2 | 13 | 2 | 12 | 2.1 | 25 |
| Tiri | 10.8 | 65 | 10.2 | 61 | 10.5 | 126 |
| Tiri in porta | 3.5 | 21 | 3.5 | 21 | 3.5 | 42 |