Rodez

Città
Rodez
Nazione
Sito Web
Fondata
1929
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1929
  • City: Rodez
  • Country: Francia
  • Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
  • Milestones: 1929: fondazione del club; Anni 1980: prime stagioni stabili nei campionati nazionali semi‑professionistici; 2007: ritorno in Championnat National; 2017: promozione dal CFA (odierna National 2) al National; 2019: titolo in Championnat National e storica promozione in Ligue 2; 2022‑23: clamorosa eliminazione del Monaco in Coupe de France ai rigori; 2020‑oggi: ristrutturazione progressiva dello Stade Paul‑Lignon; crescita della sezione femminile con presenze in Division 1 Arkema.

History

Il Rodez Aveyron Football, comunemente RAF, nasce nel 1929 nella città di Rodez, capoluogo dell’Aveyron, nel cuore dell’Occitania. Club di provincia, identità forte e radicamento territoriale, il Rodez ha costruito la propria storia lontano dai riflettori, intrecciando le sue vicende con quelle della comunità locale. Per decenni i Ruthénois – dal nome latino di Rodez, Segodunum, poi civitas dei Ruteni – hanno calcato i campi dei tornei amatoriali e semi‑professionistici, oscillando tra livelli regionali e nazionali, forgiando un modello basato su lavoro, disciplina tattica e valorizzazione dei giovani.
Dopo alcune apparizioni negli anni Ottanta in terza serie, il vero punto di svolta moderno arriva nel nuovo millennio. Nel 2007 il RAF riconquista il Championnat National, preludio a un ciclo di consolidamento. La ripartenza, tuttavia, non è lineare: il club alterna momenti di slancio ad altri di assestamento, fino alla stagione 2016‑17, quando conquista il proprio girone di CFA (oggi National 2) tornando stabilmente nel National. È il trampolino verso la cavalcata del 2018‑19: squadra equilibrata, difesa compatta, identità limpida. Il Rodez mette in fila risultati pesanti e, a fine stagione, alza il trofeo del Championnat National, ottenendo la storica promozione in Ligue 2.
L’arrivo tra i professionisti eleva il profilo del club. In Ligue 2 il RAF si distingue per pragmatismo, organizzazione e intensità. Lo Stade Paul‑Lignon, austero e ostico, diventa un fortino di provincia: spalti vicini al campo, atmosfera calda, dettagli che pesano sui 90 minuti. Parallelamente partono i lavori di ristrutturazione dell’impianto per adeguarlo agli standard del calcio professionistico, con una capienza in crescita e servizi modernizzati.
Tra gli highlights recenti c’è la clamorosa impresa in Coupe de France 2022‑23, quando il Rodez elimina il Monaco ai rigori nel Principato: un’affermazione che proietta il club sui media nazionali e internazionali e ribadisce la vocazione del RAF a sorprendere le grandi. Sul piano tecnico, l’asse che mescola talenti cresciuti internamente e profili emersi nelle categorie inferiori rimane la cifra del progetto. La fascia di capitani storici e luogotenenti di spogliatoio – figure come Joris Chougrani e Rémy Boissier – garantisce continuità, mentre innesti mirati in attacco e in porta (su tutti Lionel Mpasi) hanno alzato l’asticella.
Il club coltiva anche un’importante dimensione sociale: scuole calcio diffuse sul territorio, collaborazioni con istituti e associazioni locali, iniziative per l’inclusione. La sezione femminile, con presenze in Division 1 Arkema, completa il quadro di una realtà che vive il calcio a 360 gradi. Oggi il Rodez è sinonimo di resilienza e competenza: una squadra capace di performare con budget contenuti, di ottimizzare i dettagli e di restare fedele a un’idea chiara di gioco e di club. È l’orgoglio dell’Aveyron, un avamposto calcistico che ha conquistato il proprio posto stabile nella mappa professionistica francese.

Honours

    • title: Championnat National (terza serie francese)
    • years: 2019
    • title: Championnat de France Amateur (CFA) – vincitore di girone
    • years: 2007, 2017

Statistical Insights

Profilo prestazionale tipico del Rodez in era Ligue 2 (dal ritorno tra i professionisti): stile diretto, grande attenzione alle transizioni e all’organizzazione difensiva. Indicatori medi multipli stagioni: tasso di vittorie intorno al 30–33%; gol fatti per partita ~1.10–1.20; gol subiti per partita ~1.15–1.25; clean sheet ~25–30%; partite con entrambe a segno ~45–50%; Over 2.5 ~40–45%. Trend casa/trasferta: il Paul‑Lignon incide, con percentuale di punti raccolti in casa superiore al 55% del totale; in trasferta rendimento spesso più attendista, punti pesati su ripartenze e palle inattive. Serie estreme registrate nel periodo recente: striscia utile massima intorno a 7–9 gare; peggior striscia senza vittorie 6–8 gare. Calci piazzati: contributo rilevante alla produzione offensiva, con diversi gol da corner e punizioni laterali grazie alla qualità del piede di Boissier. Nota metodologica: valori indicativi basati su medie pluriennali di Ligue 2; per singola stagione consultare i report aggiornati delle fonti citate (ultimo controllo: 2025-08-23).

Key Players

Lionel Mpasi (GK): portiere reattivo, internazionale RD Congo; percentuale di parate stabilmente sopra il 70% nelle migliori annate, leadership silenziosa e affidabilità sui rigori. Joris Chougrani (LB/CB): capitano storico e bandiera; oltre 300 presenze con il RAF, duttilità tra terzino e centrale a sinistra, impatto nei duelli aerei. Rémy Boissier (CM): metronomo e specialista sui piazzati; ritmo, visione e qualità nel cross, media di occasioni create rilevante per la categoria. Lorenzo Rajot (CM): box‑to‑box con alta precisione di passaggio, intensità nel pressing e letture preventive. Killian Corredor (FW): riferimento moderno, attacca la profondità e rifinisce; doppia cifra potenziale in Ligue 2, xG/90 nell’intorno di 0.30–0.40 nelle migliori fasi.

Projection

Outlook da club solido di metà classifica con potenziale da outsider. Se la fase difensiva resta tra le migliori del lotto medio e l’attacco converte le occasioni su palla inattiva e transizione, la squadra può insidiare la zona alta. Probabilità in stile betting: promozione (compresi playoff) 10–15%; piazzamento top‑5 20–25%; metà classifica 50–55%; lotta salvezza 10–15%. Fattori chiave: continuità di Mpasi e della retroguardia, salute degli esterni, contributo realizzativo di Corredor/nuove punte, e tenuta del Paul‑Lignon. Variabili esogene: calendario, mercato invernale e disponibilità dell’organico nelle settimane di impegni ravvicinati.

Trivia

• Sang et Or d’Occitania: i colori sociali, rosso e giallo, richiamano l’araldica locale e accostano il Rodez ad altre realtà francesi note con lo stesso soprannome – i sang et or – pur con una declinazione tutta ruthénoise: sobria, concreta, profondamente legata al territorio. • Paul‑Lignon, un fortino di provincia: lo stadio è uno dei simboli del club. La ristrutturazione ha modernizzato tribune e servizi, preservando però il fascino di un impianto “caldo”, con il pubblico vicino al campo. Di sera, nelle notti limpide, si scorge la silhouette della cattedrale di Rodez: un tassello identitario che rende unico il matchday. • Monaco shock: in una delle pagine più ricordate della sua storia recente, il RAF ha eliminato il Monaco in Coupe de France, in trasferta e ai rigori. Una partita che ha esaltato i tratti distintivi del Rodez: organizzazione, compattezza, capacità di soffrire e colpire al momento giusto. • Una provincia che sa di calcio: l’Aveyron è un territorio rurale e collinare. Le trasferte del Rodez, spesso lunghe, hanno forgiato una mentalità resistentissima. Lo zoccolo duro dei tifosi segue la squadra macinando chilometri: meno numeri, più dedizione. • La scuola RAF: il club ha un settore giovanile attento e funzionale. Molti giocatori arrivano da percorsi “non lineari”, maturati tra National 2 e National prima di esplodere in Ligue 2. È una filosofia che paga: scouting mirato, crescita tecnica, inserimenti progressivi in prima squadra. • Bandiera in campo: Joris Chougrani incarna il senso di appartenenza del Rodez. Difensore di piede mancino, è tra i simboli del percorso dal semi‑professionismo alla stabilità in Ligue 2. • Cuore e dettagli: il RAF cura situazioni da palla inattiva come una scienza applicata. Blocchi, traiettorie, seconde palle: tante vittorie sono arrivate massimizzando angoli e punizioni laterali. • Il lessico del RAF: in Occitania si dice spesso “harò!” per sottolineare meraviglia o entusiasmo; nei pomeriggi del Paul‑Lignon lo si sente rimbalzare tra i gradoni, tra cori semplici e tamburi. • Una parentesi al femminile: la sezione femminile del Rodez ha calcato anche il massimo campionato nazionale (Division 1 Arkema), contribuendo a far conoscere il marchio RAF oltre i confini dipartimentali. • Budget piccolo, idee chiare: nella Ligue 2 dei colossi retrocessi dalla L1, il Rodez compete con risorse limitate. Ne nasce una cultura dei dettagli che seduce gli addetti ai lavori: analisi video, attenzione all’avversario, rotazioni mirate e un gioco “percentuale” che spreme il valore atteso da ogni situazione. • Fair play e robustezza: la squadra tende a mantenere un profilo disciplinare controllato pur giocando con intensità. La gestione dei cartellini è parte di un approccio pragmatico: falli tattici “intelligenti”, pochi e mirati. • Identità in evoluzione: con la ristrutturazione dello stadio e la stabilità in Ligue 2, il club sta investendo per rafforzare matchday experience e attività di community. L’obiettivo è chiaro: restare competitivo sportivamente senza tradire la propria natura. • Geografia dei derby: non esiste un “derby” canonico di massima rivalità, ma gli incroci con Nîmes, Toulouse (in coppa) o Clermont profumano di Occitania e Massiccio Centrale, partite sempre sentite per prossimità e storia. • Una lezione per tutti: il caso Rodez è spesso citato come manuale di sopravvivenza e crescita nel calcio professionistico francese: progetto multi‑stagionale, capisaldi tecnici, staff coeso, un vivaio che integra e un rapporto autentico con il territorio. Non spettacolo pirotecnico ogni settimana, ma affidabilità, resilienza e la capacità di avvicinarsi con metodo ai traguardi più ambiziosi.

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