Sangiovannese
Official Info
- League Website: https://www.lnd.it/it/serie-d
Quick Facts
- Founded: 1927
- City: San Giovanni Valdarno (AR)
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: - 1927: fondazione della Sangiovannese; - Anni ’40-’50: frequentazione stabile dei campionati interregionali (antenati della Serie C); - 2003–2005: ciclo di crescita con Maurizio Sarri in panchina, promozione dalla Serie C2 alla Serie C1; - 2011: crisi societaria e ripartenza nel calcio dilettantistico come A.S.D.; - Anni recenti: assestamento in Serie D, rilancio del settore giovanile e derby del Valdarno tornato regolarmente in calendario.
History
La Sangiovannese nasce nel 1927 nel cuore del Valdarno, a San Giovanni Valdarno, cittadina di fortissima tradizione calcistica e identità fiorentina. La maglia è azzurra, colore che diventa presto un simbolo cittadino tanto quanto il Marzocco, il leone araldico eredità della dominazione fiorentina. Nel dopoguerra il club si ritaglia uno spazio costante nei tornei interregionali, gli antenati della moderna Serie C, con un legame molto forte con il territorio e con la sua tifoseria, numerosa e calorosa nonostante la dimensione del bacino.
Il punto di svolta moderno arriva a inizio anni Duemila. Con Maurizio Sarri alla guida tecnica (primo laboratorio del suo calcio fluido e posizionale), la Sangiovannese costruisce un percorso di crescita che la porta dalla Serie C2 alla Serie C1. La squadra si fa notare per organizzazione, intensità e per una sorprendente qualità nel palleggio, fattori che valorizzano una rosa senza grandi nomi ma con idee chiare. Quel biennio rimane nella memoria collettiva come l’apice tecnico della storia azzurra, con il Fedini spesso gremito e la città trascinata da un entusiasmo trascinante.
L’onda lunga di quel ciclo si infrange tuttavia contro le fragilità strutturali tipiche di molte realtà medio-piccole italiane. Negli anni successivi, difficoltà economiche e ristrutturazioni societarie portano a un ridimensionamento con ripartenza nel calcio dilettantistico. Nasce l’attuale A.S.D. Sangiovannese 1927, che si riappropria progressivamente del proprio spazio in Serie D, puntando su sostenibilità, filiera giovanile e su un’identità tattica pragmatica, capace di alternare 4-3-3 e 3-5-2 a seconda degli interpreti.
La Sangiovannese è un club a forte radicamento locale. Non ha un brand globale, ma possiede una risonanza storica nel contesto toscano e in Serie D; il derby del Valdarno contro il Montevarchi è una sfida che travalica la categoria, tra coreografie, storia e rivalità che affonda le radici nelle comunità dei due centri. Lo stadio Virgilio Fedini è il teatro di queste storie: impianto raccolto, caldissimo nelle giornate che contano, dove la curva azzurra ha scritto pagine sentite di tifo popolare.
Negli ultimi anni il club ha investito su un settore giovanile attento alla valorizzazione di profili del territorio e su una rete di scouting coerente con le disponibilità. L’obiettivo dichiarato è restare stabilmente nella parte sinistra della classifica di Serie D, provando quando possibile l’allungo verso i playoff, senza però snaturare l’equilibrio economico. In un calcio spesso sbilanciato, la Sangiovannese tiene la barra dritta: identità, sostenibilità e appartenenza, con la speranza — mai sopita — di rivivere un giorno notti da grande anche tra i professionisti.
Honours
-
- title: Campionati vinti (professionisti o dilettanti)
- years:
-
- title: Coppe o trofei regionali/nazionali
- years:
-
- title: Promozioni rilevanti (ad es. da C2 a C1)
- years:
Statistical Insights
Dati statistici completi e recenti non disponibili in forma verificabile entro la soglia di freschezza (30 giorni). In Serie D, negli ultimi campionati la Sangiovannese ha oscillato tipicamente tra metà e alta classifica del girone toscano/centro con un differenziale reti spesso prossimo all’equilibrio. Stime conservative (non ufficiali): tasso di vittorie stagionale tra 30% e 45%; gol segnati medi per gara attorno a 1.2–1.4; gol subiti medi 1.0–1.3; strisce utili frequenti di 4–6 partite; strisce negative più rare e generalmente contenute. Nota: in mancanza di database aggiornati, questi valori sono indicativi e non sostituiscono i dataset ufficiali.
Key Players
Rosa e top performer non confermabili con fonti primarie aggiornate entro 30 giorni. Dati in aggiornamento: posizioni chiave storicamente determinanti per la Sangiovannese sono il regista basso nel 4-3-3, l’esterno destro di spinta e il centravanti capace di attaccare la profondità. Al momento non pubblichiamo nomi e linee statistiche per evitare imprecisioni. Ultimo tentativo di verifica: 2025-08-22.
Projection
Outlook tecnico in chiave Serie D: con budget prudente e continuità di lavoro, la Sangiovannese presenta un profilo da metà classifica con upside playoff se la fase difensiva resta tra le migliori 5–6 del girone. Probabilità stile betting (stima, non quotazioni ufficiali): playoff 20–30%; zona 6ª–10ª posizione 45–55%; playout 15–20%; retrocessione diretta 5–8%. Fattori chiave: resa dei piazzati, conversione XG in trasferta, tenuta degli under nei momenti caldi, gestione infortuni sul campo sintetico/erboso del girone.
Trivia
• Marzocco e identità: il simbolo cittadino, il Marzocco (leone araldico di matrice fiorentina), è parte del racconto identitario della Sangiovannese. Nelle grafiche storiche del club ricorrono spesso il profilo del leone e le tonalità azzurre, a sottolineare l’appartenenza alla tradizione del Valdarno e a Firenze.
• Il laboratorio di Sarri: prima di diventare un allenatore da vertice, Maurizio Sarri ha avuto a San Giovanni Valdarno una delle sue tappe più formative. In quegli anni si sono viste tracce del cosiddetto “sarrismo ante litteram”: linee di passaggio pulite, riaggressione immediata, difesa alta e principi codificati di occupazione degli spazi. Per la categoria, un piccolo shock culturale che ancora oggi i tifosi ricordano con orgoglio e una punta di nostalgia.
• Derby del Valdarno: Sangiovannese–Montevarchi è più di una partita. È dialettica di quartieri, paesi, famiglie divise per una domenica. Il derby ha spesso segnato stagioni, alimentando racconti di coreografie, trasferte numerose e aneddoti tramandati nelle botteghe del centro. Anche quando i destini delle squadre divergono, il calendario del derby resta il primo che i tifosi cerchino a inizio stagione.
• Stadio Virgilio Fedini: impianto raccolto, dove il rumore rimbalza e crea pressione. Le tribune vicine al campo hanno regalato negli anni un “effetto catino” che può cambiare l’inerzia delle gare. Non è raro che avversari abituati a stadi più grandi rimangano sorpresi dalla densità del tifo azzurro nelle giornate decisive.
• Giovani e territorio: la Sangiovannese ha puntato spesso su profili cresciuti nel raggio di poche decine di chilometri. Un calcio fatto di riconoscibilità e di empatia con il pubblico: l’under che debutta al Fedini non porta solo entusiasmo tecnico, ma un senso di appartenenza che il tifo percepisce immediatamente. Nei dilettanti questo può valere punti, soprattutto nei periodi in cui le risorse economiche impongono scelte chirurgiche sul mercato.
• Estetica della maglia: l’azzurro è più di un colore. Nel tempo sono cambiate forniture tecniche e sponsor, ma la tinta resta un marchio di fabbrica. Alcune edizioni hanno celebrato ricorrenze cittadine o riferimenti alla storia locale, piccoli omaggi che rinsaldano il legame tra club e comunità.
• Resilienza post-crisi: come molte realtà storiche, la Sangiovannese ha vissuto fasi di difficoltà economica. La ripartenza nel dilettantismo non è stata semplice, ma ha consolidato una cultura della sostenibilità che oggi è tratto identitario. L’ambizione non manca, ma è “sostenuta”, calibrata su spese e ricavi. È una filosofia che nel medio periodo ha pagato in stabilità e credibilità.
• Dettagli tattici ricorrenti: nel corso delle stagioni, il club ha alternato sistemi a tre e a quattro dietro. Per tradizione recente, una Sangiovannese in salute difende compatta in 4-4-2 o 4-3-3, attacca con ampiezza e punta molto sui corridoi laterali e sulle seconde palle. Calci piazzati: spesso arma importante, con blocchi codificati e corse dal lato debole per liberare il primo palo.
• Cultura del risultato “onesta”: il tifoso azzurro sa che il club compete spesso con realtà più strutturate. Proprio per questo, le vittorie pesano doppio e le sconfitte vengono digerite con la consapevolezza di una lotta alla pari quando ci sono idee, organizzazione e spirito. È una forma di realismo toscano, lucido e appassionato, che rende la Sangiovannese una delle piazze più autentiche del calcio di provincia.
• Memoria collettiva: nomi, volti, trasferte, piogge di novembre, domeniche di sole con il Valdarno sullo sfondo. La Sangiovannese è soprattutto questo: un archivio affettivo condiviso. Molte generazioni sono cresciute al Fedini; il calcio, qui, è un fatto sociale prima che sportivo. E questo, spesso, vale più di una categoria.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 7 | 2 | 9 | |||
| Pareggi | 4 | 5 | 9 | |||
| Sconfitte | 6 | 10 | 16 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.1 | 18 | 0.7 | 12 | 0.9 | 30 |
| Goal concessi | 0.8 | 14 | 1.4 | 24 | 1.1 | 38 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.4 | 6 | 0.2 | 4 | 0.3 | 10 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||