Sant’Angelo
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1907
- City: Sant'Angelo Lodigiano (LO)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-23)
- Milestones: - 1907: fondazione del club a Sant'Angelo Lodigiano, colori sociali rossoneri.
- Anni 1970: ascesa nei campionati nazionali dilettanti e approdo tra i professionisti (Serie C).
- Fine anni 1970/inizio 1980: stagioni di picco nel terzo livello nazionale, con sfide contro club storici lombardi.
- Anni 1990-2000: fasi alterne fra Serie D e campionati regionali; riorganizzazioni societarie post-crisi.
- Anni recenti: ritorno stabile in Serie D dopo promozioni dall’Eccellenza Lombardia.
History
Il Sant’Angelo è una delle realtà calcistiche più identitarie del Lodigiano. Nato nel 1907, il club rossonero rappresenta Sant’Angelo Lodigiano con una tradizione centenaria fatta di orgoglio territoriale, spirito operaio e una forte riconoscibilità cromatica che richiama, non senza una punta d’orgoglio, il grande modello cittadino di Milano. La società ha mosso i primi passi nei tornei locali, trovando nel dopoguerra un terreno fertile per strutturarsi e rafforzare il proprio settore giovanile, serbatoio che per decenni ha nutrito la prima squadra con profili cresciuti tra i campi della provincia.
Dopo anni di apprendistato, il salto di qualità è arrivato tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta, con la scalata ai campionati interregionali fino al contatto con il professionismo. La partecipazione al terzo livello nazionale (all’epoca Serie C, poi riformata in C1/C2) è stata il momento più alto della sua parabola sportiva: stagioni combattute, stadi caldi, trasferte impegnative e confronti con piazze blasonate della Lombardia e del Nord. In quel periodo si è consolidata l’immagine di un club “tosto”, capace di abbinare organizzazione e intensità, davanti a un pubblico numeroso per gli standard della provincia.
Le successive riforme dei campionati, insieme alle fisiologiche difficoltà economiche che spesso colpiscono le realtà medio-piccole, hanno riportato il Sant’Angelo in Serie D e, a tratti, nei campionati regionali. Non sono mancati momenti di rifondazione e ripartenza: la società ha saputo rigenerarsi, mantenendo saldo il legame con il territorio e investendo in strutture e settore giovanile. I cicli migliori sono stati scanditi da allenatori capaci di valorizzare risorse locali, con un calcio pragmatico e intenso, costruito su compattezza, palle inattive e una vena realizzativa affidata a centravanti fisici e generosi.
Negli anni più recenti, il Sant’Angelo ha riconquistato stabilità in Serie D, tornando a misurarsi su un palcoscenico nazionale coerente con la propria storia. La sfida attuale è consolidarsi nella categoria e alzare gradualmente l’asticella, lavorando su scouting territoriale, sostenibilità dei costi e modernizzazione dei processi (comunicazione, match analysis, cura dei dettagli). In questo percorso la piazza resta un valore aggiunto: il tifo è caloroso, il derby con il Fanfulla è l’evento dell’anno per il Lodigiano e il brand rossonero, pur senza clamore mediatico nazionale, resta ben riconoscibile.
In sintesi, il Sant’Angelo è un club-icona del calcio lombardo: identità, resilienza e capacità di rigenerarsi. L’ambizione non è fuori misura: si punta a consolidamento e crescita graduale, con l’idea che la continuità, più dei lampi estemporanei, sia la vera leva per tornare a sfidare piazze di rango nel calcio professionistico.
Honours
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- title: Promozioni a campionati nazionali (Serie D/Interregionale)
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- title: Partecipazioni al terzo livello italiano (Serie C/C1)
- years:
Statistical Insights
Dati prestazionali specifici (win rate, gol fatti/subiti per gara, strisce migliori/peggiori) non disponibili con sufficiente affidabilità dalle fonti prioritarie al 2025-08-23. Nota: le statistiche nei campionati dilettantistici possono variare sensibilmente stagione per stagione per via dell’alta mobilità dei roster. Ultimo controllo: 2025-08-23.
Key Players
Rosa e top performer non verificabili con affidabilità entro la soglia di freschezza dati (30 giorni). Nei recenti campionati di Serie D, il Sant’Angelo ha puntato su: 1) un centravanti di riferimento con doppia cifra potenziale; 2) un interno/trequartista con buon contributo realizzativo su inserimenti e calci piazzati; 3) un difensore centrale esperto per guidare la linea; 4) un portiere affidabile nella gestione dell’area piccola. Nomi e linee statistiche: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23).
Projection
Outlook prudente ma ambizioso: obiettivo consolidamento in Serie D e ingresso stabile nella metà alta della classifica. Stime in stile betting (implied odds, range indicativo basato su storia recente della piazza e benchmark di categoria): playoff promozione 18–24%; top-8 38–46%; metà classifica 55–65%; rischio playout 20–28%; retrocessione diretta 6–10%. Driver chiave: fase difensiva sotto 1.2 xGA/gara, efficienza sui piazzati, profondità della rosa nei mesi invernali. Red flag: dipendenza dai gol del 9 e rotazioni ridotte.
Trivia
• Identità rossonera: i colori sociali del Sant’Angelo sono il segno distintivo più forte del club. In provincia, “i rossoneri del Lodigiano” sono un marchio di fabbrica: maglia a strisce, stile diretto, senso di appartenenza. L’accostamento cromatico evoca inevitabilmente il Milan, ma la narrativa locale sottolinea l’orgoglio di una storia autonoma e radicata.
• Derby del Lodigiano: la sfida con il Fanfulla, storica società di Lodi, è il picco emotivo della stagione. È un derby che trascende la categoria: al seguito si presentano famiglie, vecchi tifosi e nuove generazioni. Il match è spesso teso e tattico, con la città che si ferma e i bar che si riempiono di chiacchiere tecniche e di battute in dialetto lodigiano.
• “Barasini”: il soprannome più diffuso tra i tifosi e nella stampa locale per identificare la squadra è “Barasini”. L’origine non è ufficialmente codificata nelle fonti principali, ma è legata alla tradizione popolare del territorio. In curva e sui social dei supporter il termine è diventato un elemento identitario, come fossero i “rossoneri del fiume Lambro”.
• Allenatori “artigiani”: la parabola del Sant’Angelo è stata spesso accompagnata da tecnici pragmatici, capaci di fare tanto con poco. Nelle categorie dilettantistiche conta la gestione delle settimane più che dei novanta minuti: micro-cicli di lavoro, condizione atletica modulata su campi pesanti, cura dei piazzati e letture sulle seconde palle. Il Sant’Angelo ha costruito in questo modo molti suoi cicli vincenti.
• Giovani e territorio: il club ha storicamente pescato dal vivaio locale, anche in collaborazione con società limitrofe. L’idea di fondo è chiara: creare un corridoio per i ragazzi del Lodigiano verso il calcio nazionale, puntando su profili motivati e integrati nel contesto. In Serie D il differenziale motivazionale spesso colma il gap di budget.
• Trasferte “di carattere”: i sostenitori ricordano trasferte storiche in piazze calde della Lombardia e del Nord-Ovest. Sono momenti che cementano la comunità: pullman organizzati, sciarpe rossonere, cori semplici ma potenti. Il calcio dilettantistico, in questo, conserva una purezza che in categorie superiori talvolta si perde.
• Stadio e rituali: la casa del Sant’Angelo è tradizionalmente un impianto raccolto e rumoroso, dove il contrasto si sente, il profumo d’erba tagliata resta nell’aria e i bambini cercano l’autografo del loro idolo di quartiere a fine gara. Il riscaldamento è vissuto come un rito: pochi fronzoli, test sulle palle inattive, richiami del capitano e abbraccio prima del fischio.
• Cultura del risultato corto: la narrativa attorno al Sant’Angelo parla spesso di gare risolte sui dettagli – un rigore, una punizione, una palla sporca. Il 1-0, nelle stagioni migliori, è stato un compagno fedele. Nei campionati dove gli episodi contano, l’attenzione alle seconde palle e alle marcature preventive è parte del DNA tecnico del club.
• Rapporto con i media locali: la copertura delle partite è un rito civico. Giornali di provincia, web radio e pagine social alimentano il racconto: pagelle severe ma giuste, interviste sobrie, foto di tribune piene la domenica pomeriggio. Il Sant’Angelo, da questo punto di vista, è una “piazza narrativa” perfetta per chi ama il calcio alla radice.
• Obiettivo sostenibilità: negli ultimi anni la società ha lavorato su budget controllati e partnership del territorio. La logica è “step by step”: consolidarsi, crescere e, quando arriverà il momento, alzare l’asticella senza snaturarsi. Una filosofia che dialoga bene con le ambizioni della città, fiera ma concreta.
• Memoria e futuro: le annate nel terzo livello restano un faro per i tifosi. Nelle foto in bianco e nero c’è l’eco di giornate memorabili. Ma l’ossessione non è la nostalgia: l’obiettivo è rimettere il Sant’Angelo sulla mappa, a piccoli passi, con il piacere di riconoscersi ogni domenica sotto la stessa sciarpa rossonera.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 6 | 5 | 11 | |||
| Pareggi | 9 | 6 | 15 | |||
| Sconfitte | 4 | 8 | 12 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.1 | 21 | 1.1 | 20 | 1.1 | 41 |
| Goal concessi | 0.9 | 17 | 1.3 | 24 | 1.1 | 41 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.4 | 8 | 0.3 | 5 | 0.3 | 13 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||