Sao Paulo
Official Info
- Official Website: https://www.saopaulofc.net/
- League Website: https://www.cbf.com.br/competicoes/brasileiro-serie-a
- Twitter: https://twitter.com/SaoPauloFC
- Facebook: https://www.facebook.com/saopaulofc/
- Instagram: https://www.instagram.com/saopaulofc/
- YouTube: https://www.youtube.com/user/saopaulofctv
Quick Facts
- Founded: 25 gennaio 1930 (rifondato il 16 dicembre 1935)
- City: São Paulo
- Country: Brasile
- Founder: Ex-dirigenti e calciatori di CA Paulistano e AA das Palmeiras
- Milestones: 1930: fondazione | 1935: rifondazione come São Paulo FC | 1960: inaugurazione Stadio do Morumbi | 1977: primo Brasileirão | 1992-1993: bicampione Libertadores e doppia Intercontinentale | 2005: terza Libertadores e Coppa del Mondo FIFA | 2006-2008: tricampeão consecutivo del Brasileirão | 2012: prima Copa Sudamericana | 2023: prima Copa do Brasil | 2024: Supercopa do Brasil
History
Il São Paulo Futebol Clube nasce il 25 gennaio 1930 dall’unione di energie e talenti provenienti da due realtà storiche del calcio paulista: il Club Athletico Paulistano, simbolo dell’era amatoriale, e l’Associação Athletica das Palmeiras. Dopo alcune turbolenze economiche e organizzative, il club viene rifondato il 16 dicembre 1935 con il nome e l’identità attuale. La città di São Paulo, cuore economico del Brasile, ne diventa subito il terreno ideale per crescere con ambizione. I colori – bianco con bande rosso e nero – e il soprannome Tricolor Paulista incarnano un’idea di modernità e rigore. Negli anni ’40 e ’50, il São Paulo si afferma nel Campeonato Paulista con una serie di titoli che lo proiettano tra i giganti dello stato. Nel 1960 inaugura il suo tempio: l’Estádio Cícero Pompeu de Toledo, universally noto come Morumbi, un impianto visionario che diventa casa e teatro delle notti più memorabili del club e della Seleção.
La svolta epocale arriva tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90. Con Telê Santana in panchina, il São Paulo costruisce una squadra raffinata e dominante che coniuga qualità tecnica, organizzazione e mentalità vincente. Nel 1991 conquista il Brasileirão, preludio al biennio d’oro: Libertadores 1992 e 1993, poi doppio trionfo nella Coppa Intercontinentale contro il Barcellona di Cruyff (1992) e il Milan di Capello (1993). Quell’undici, guidato in campo da figure come Raí e Cafu, diventa un’icona del calcio sudamericano. Il club consolida la sua vocazione internazionale e il Morumbi si impone come uno dei palcoscenici più rispettati del continente.
Nel 2005 il Tricolor torna al vertice dell’America con la terza Libertadores e completa l’opera vincendo la Coppa del Mondo FIFA contro il Liverpool a Yokohama, con una prestazione leggendaria di Rogério Ceni. È l’inizio di un ciclo di stabilità e supremazia domestica: dal 2006 al 2008 arriva un inedito “tricampeonato” nel Brasileirão a punti, primato ancora unico nel Paese. La struttura societaria e, soprattutto, il settore giovanile di Cotia diventano fattori competitivi cruciali: da lì sono passati campioni come Kaká, Casemiro, Éder Militão e Lucas Moura, testimonianza di un lavoro metodico e lungimirante.
Gli anni 2010 alternano picchi e transizioni, con la gioia della Copa Sudamericana 2012 e una costanza di rendimento che mantiene il club in prima linea, pur senza sempre tradursi in scudetti. Nel 2023 arriva un trofeo storicamente inseguito: la prima Copa do Brasil, a suggello di un progetto tecnico maturo e di una tifoseria che riempie il Morumbi come poche. Il 2024 porta in bacheca anche la Supercopa do Brasil, ulteriore testimonianza della capacità del São Paulo di restare competitivo. Oggi il Tricolor è un club di portata globale per tifo, brand e legacy tecnica: un’istituzione che continua a coniugare identità paulista e ambizioni internazionali, con una cultura di gioco che privilegia tecnica, organizzazione e intensità.
Honours
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- title: Copa Libertadores
- years: 1992, 1993, 2005
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- title: Coppa Intercontinentale
- years: 1992, 1993
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- title: Coppa del Mondo FIFA per Club
- years: 2005
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- title: Recopa Sudamericana
- years: 1993, 1994
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- title: Supercopa Sudamericana
- years: 1993
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- title: Copa Sudamericana
- years: 2012
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- title: Copa CONMEBOL
- years: 1994
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- title: Campeonato Brasileiro Série A
- years: 1977, 1986, 1991, 2006, 2007, 2008
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- title: Copa do Brasil
- years: 2023
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- title: Supercopa do Brasil
- years: 2024
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- title: Campeonato Paulista
- years: 1931, 1943, 1945, 1946, 1948, 1949, 1953, 1957, 1970, 1971, 1975, 1980, 1981, 1985, 1987, 1989, 1991, 1992, 1998, 2000, 2005, 2021
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- title: Torneio Rio-São Paulo
- years: 2001
Statistical Insights
Win rate (storico tutte le competizioni): Unknown (ultimo controllo 2025-08-23). Gol segnati/subiti per gara (storico): Unknown (ultimo controllo 2025-08-23). Migliori strisce: miglior serie utile e peggior serie senza vittorie: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23). Nota: il São Paulo è l’unico club ad aver vinto tre Brasileirões consecutivi nell’era a punti (2006–2008).
Key Players
Lucas Moura (ALA/ATT): estro, conduzione palla in campo aperto, strappi decisivi tra le linee; uomo-copertina nelle notti di coppa. Jonathan Calleri (C): centravanti di riferimento, lavoro spalle alla porta, duelli aerei e forte presenza in area; terminale e catalizzatore del pressing. Luciano (SS/ATT): seconda punta di raccordo, fiuto del gol e colpo dalla media distanza; capace di creare densità e combinazioni nello stretto. Rafael (POR): portiere affidabile, letture pulite, buon gioco coi piedi; determinante nelle gare a eliminazione diretta. Robert Arboleda (DC): leader difensivo, timing nei contrasti e dominio nel gioco aereo; riferimento della linea e pericoloso sui piazzati.
Projection
Profilo competitivo solido e identità chiara: rosa profonda, mix tra veterani di personalità e prodotti di Cotia. In ottica campionato, il São Paulo si colloca stabilmente nel gruppo delle contendenti alla zona-Libertadores. Probabilità indicative (implied odds stile antepost): titolo Brasileirão 8–12%, piazzamento top-4 25–35%, qualificazione Libertadores 60–70%. Coppe: titolo Copa do Brasil 12–18%, corsa profonda (semi o meglio) 30–40%; in ambito continentale, da “contender” di seconda fascia: titolo Libertadores 6–10%, quarti di finale 30–40%. Fattori-chiave: continuità difensiva al Morumbi, forma di Calleri/Lucas, e gestione dei carichi tra calendario fitto e viaggi sudamericani.
Trivia
• Il soprannome “Soberano” nasce dal dominio del triennio 2006–2008 in Brasileirão: nessuno, nell’era dei punti correnti, ha replicato quel tris consecutivo. È però già dagli anni ’90, con Telê Santana, che il São Paulo si proietta come potenza globale, grazie a una cultura tattica raffinata e un’identità estetica riconoscibile.
• Rogério Ceni è l’icona assoluta del club: portiere goleador, specialista di punizioni e rigori, ha firmato oltre cento reti ufficiali in carriera — un record mondiale per un estremo difensore — e ha sollevato i trofei più importanti, inclusa la Coppa del Mondo FIFA per Club 2005, in cui fu uomo-partita contro il Liverpool con una serie di parate da cineteca.
• Le tre stelle rosse sopra lo stemma celebrano i titoli mondiali (Intercontinentali 1992 e 1993, Mondiale FIFA 2005), mentre le due stelle dorate ricordano l’eroe olimpico Adhemar Ferreira da Silva, atleta del club e due volte campione olimpico nel triplo (Helsinki 1952 e Melbourne 1956). Pochi club al mondo intrecciano così fortemente calcio e atletica nella propria simbologia.
• Il Morumbi, intitolato a Cícero Pompeu de Toledo, è più di uno stadio: è un monumento cittadino. Inaugurato nel 1960, ha ospitato classici del calcio brasiliano, la Seleção in tante qualificazioni e innumerevoli concerti internazionali. Il suo profilo architettonico, con gli anelli a vista, è un’icona della skyline sportiva paulistana.
• Le rivalità accendono la narrativa del club: il “Majestoso” con il Corinthians è uno degli scontri più caldi del Paese, il “Choque-Rei” con il Palmeiras rappresenta un duello storico di stili e filosofie, mentre il “San-São” contro il Santos mette spesso di fronte scuole calcistiche opposte — industriale e metropolitana quella tricolor, marittima e talentuosa quella alvinegra.
• Il biennio dorato 1992–1993 è tramandato dalla memoria collettiva latinoamericana: contro il Barcellona di Cruyff a Tokyo (1992) il São Paulo vince 2-1 con doppietta di Raí; l’anno dopo piega il Milan 3-2 in una partita epica, con reti di Palhinha, Cerezo e Müller. Due capolavori che hanno imposto il marchio Telê nel pantheon.
• Nel 2005, a Yokohama, il Tricolor ferma il Liverpool di Benítez 1-0 (gol di Mineiro): oltre al risultato, restano le parate di Ceni come manifesto di resistenza e organizzazione. Quella notte ha consolidato il São Paulo come club “mondiale” a pieno titolo nell’era FIFA.
• Il centro di formazione di Cotia (Centro de Formação de Atletas Presidente Laudo Natel) è un vanto strategico: struttura all’avanguardia da cui sono sbocciati calciatori di livello mondiale come Kaká (Pallone d’Oro 2007), Casemiro, Éder Militão e Lucas Moura. Anche la vicenda di Oscar, cresciuto a Cotia e poi al centro di un noto contenzioso legale prima di esplodere in Europa, testimonia quanto valore economico e sportivo produca il vivaio tricolor.
• La Copa do Brasil 2023 ha avuto un valore simbolico enorme: era il principale trofeo domestico mancante in bacheca. La vittoria è arrivata attraverso un percorso maturo, con il Morumbi trasformato in una caldera e con figure chiave capaci di reggere la pressione nelle due finali. Il successo ha riattivato un senso di completezza storica per i tifosi.
• Tradizione e innovazione: il São Paulo è tra i club brasiliani che più hanno investito in metodologia, analisi dati e infrastrutture, cercando un vantaggio competitivo che vada oltre le oscillazioni del mercato. Dalla gestione delle risorse giovanili alla politica di valorizzazione, il Tricolor ha fatto dell’organizzazione il suo marchio, restando fedele a un’estetica di calcio tecnico e propositivo.
• Curiosità da archivio: il club ha spesso ospitato la Seleção e grandi eventi CONMEBOL al Morumbi, è stato trampolino per capitani e simboli della nazionale (da Cafu a Kaká), e ha una delle tifoserie più capillari del Paese. L’impronta culturale del São Paulo va oltre il campo: nella città che non dorme mai, il Tricolor è una costellazione che continua a brillare nel firmamento del futebol.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 12 | 5 | 17 | |||
| Pareggi | 3 | 5 | 8 | |||
| Sconfitte | 4 | 9 | 13 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.6 | 31 | 1.2 | 22 | 1.4 | 53 |
| Goal concessi | 0.9 | 18 | 1.3 | 25 | 1.1 | 43 |
| Cartellini gialli | 2.6 | 50 | 2.3 | 43 | 2.4 | 93 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0.2 | 3 | 0.1 | 4 |
| Reti inviolate | 0.4 | 7 | 0.3 | 5 | 0.3 | 12 |
| Calci d'angolo | 5.8 | 110 | 4.5 | 86 | 5.2 | 196 |
| Falli | 12 | 228 | 12.2 | 231 | 12.1 | 459 |
| Fuori gioco | 1.8 | 34 | 1.2 | 23 | 1.5 | 57 |
| Tiri | 13.1 | 248 | 11.7 | 223 | 12.4 | 471 |
| Tiri in porta | 4.6 | 87 | 3.7 | 71 | 4.2 | 158 |