Shabab Al Ahli Dubai

Città
Dubai
Sito Web
Fondata
1958
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 2017 (fusione)
  • City: Dubai
  • Country: Emirati Arabi Uniti
  • Founder: Fusione per decreto dell'HH Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum
  • Milestones: 2017: fusione tra Al Ahli Dubai, Al Shabab Al Arabi e Dubai CSC; 2018–19: primo trofeo post-fusione (League Cup) e President's Cup; 2022–23: titolo UAE Pro League; qualificazioni regolari all'AFC Champions League; consolidamento dell’Academy e del Rashid Stadium come casa del club.

History

Shabab Al Ahli Dubai Club nasce nel 2017 da una fusione storica che ha ridisegnato la mappa calcistica di Dubai: Al Ahli Dubai (tradizione e titoli), Al Shabab Al Arabi (storico vivaio e identità verde) e Dubai CSC (club più giovane e dinamico) sono stati uniti per decreto di HH Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum con l’obiettivo di creare una super-società in grado di competere stabilmente al vertice domestico e in Asia. La nuova realtà ha integrato strutture, staff e settori giovanili, mantenendo come stadio di riferimento il Rashid Stadium, impianto simbolo nel cuore di Dubai.
Fin dai primi passi, Shabab Al Ahli ha manifestato ambizione e continuità: dopo un anno di rodaggio organizzativo, nel 2018–19 ha messo in bacheca i primi trofei post-fusione (Arabian Gulf/League Cup e President’s Cup), segno di una cultura vincente che ha saputo ereditare il DNA competitivo di Al Ahli e l’attenzione alla formazione di Al Shabab. La governance ha puntato su un mix ben calibrato: colonne locali (su tutte il carismatico portiere Majed Nasser), innesti stranieri di profilo, staff tecnici esperti e un’Academy che alimenta la prima squadra con prospetti della nazionale emiratina.
Il titolo UAE Pro League del 2022–23 ha rappresentato la piena maturità del progetto: squadra compatta, transizioni veloci, gestione sapiente dei momenti e una resa offensiva costante. In parallelo, la partecipazione all’AFC Champions League ha dato visibilità regionale, facendo leva sulla centralità di Dubai come hub sportivo e mediatico. Pur non potendo vantare ancora un impatto continentale pari a giganti del Golfo o dell’Est asiatico, Shabab Al Ahli è diventato presenza ricorrente nella fase a gironi e un avversario rispettato nella corsa alla fase a eliminazione.
Sul piano identitario, il club ha saputo sintetizzare i tratti delle tre componenti originarie: il rosso di Al Ahli e il verde di Al Shabab confluiscono nel moderno stemma del club, mentre l’attenzione alla comunità locale e alle scuole calcio di quartiere è rimasta centrale. Le rivalità cittadine con Al Nasr e Al Wasl alimentano derby ad alta temperatura, mentre lo scontro al vertice con Al Ain è divenuto il vero termometro del livello competitivo nazionale.
Oggi Shabab Al Ahli rappresenta una delle piattaforme tecniche più interessanti del Medio Oriente: struttura economica solida, scouting mirato e un percorso tecnico coerente. L’orizzonte è chiaro: dominare in patria con regolarità, crescere nella gestione dei dettagli sul palcoscenico asiatico e incrementare la propria riconoscibilità internazionale facendo leva sull’appeal globale di Dubai.

Honours

    • title: UAE Pro League
    • years: 2023
    • title: UAE President's Cup
    • years: 2019, 2021
    • title: UAE League Cup
    • years: 2019, 2020, 2021

Statistical Insights

Profilo di rendimento tipico da contender domestica: nelle ultime stagioni il club ha mantenuto una quota vittorie elevata in UAE Pro League, spesso superiore al 55–60% su base annuale, con differenziale reti positivo e produzione offensiva mediamente sopra 1,7–2,0 gol segnati a partita nei periodi di picco (stagione del titolo inclusa). La fase difensiva si fonda su una linea esperta e su un portiere carismatico, con fasi di clean sheet consecutive in casa al Rashid Stadium. Le strisce: lunghi imbattuti a doppia cifra nei momenti migliori; nei downturn raramente più di due/tre gare perse di fila. Nota: valori quantitativi puntuali (xG, PPDA, precise medie gol) non disponibili in formato ufficiale e aggiornato; stime basate su trend competitivi noti e risultati gara per gara.

Key Players

Majed Nasser (GK) – Capitano, leadership e gestione dell’area; specialista nel preservare il risultato nei finali. Stat line: clean sheet e presenze stagionali precise Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-22).
Jason Denayer (CB) – Difensore centrale di rango, guida la linea, dominante nel gioco aereo. Stat line: duelli aerei vinti % e pass accuracy Unknown.
Federico Cartabia (AM/W) – Regista offensivo/ala, creatività tra le linee, micidiale su palla inattiva. Stat line: gol+assist in doppia cifra nelle migliori annate; numeri precisi Unknown.
Igor Jesus (CF) – Riferimento centrale, fisicità e attacco alla profondità; quando integro, alto impatto realizzativo. Stat line: gol per 90 e presenze stagionali Unknown.
Harib Abdalla (W) – Esterno Emiratino, progressione e 1v1; prodotto dell’Academy e nel giro della nazionale. Stat line: dribbling riusciti/90 e key passes Unknown.

Projection

Outlook da prime file in campionato con rosa costruita per competere su più fronti. Probabilità in stile betting: titolo UAE Pro League 22–28%; piazzamento Top‑3 70–78%; vittoria in una coppa nazionale 26–34%; avanzamento alla fase a eliminazione in AFC Champions League 52–60%. Variabili chiave: salute degli stranieri cardine, continuità realizzativa della punta centrale, equilibrio nelle gare ad alta varianza contro le rivali dirette Al Ain, Al Wasl e Al Nasr. In positivo, profondità e qualità nelle rotazioni; in negativo, eventuali cali di concentrazione tra impegni ravvicinati.

Trivia

• Nascita per decreto: la fusione del 2017 non è frutto di un’operazione societaria classica, ma di un decreto emesso dal Ruler di Dubai per razionalizzare il portfolio sportivo cittadino e creare un polo calcistico più competitivo. Un unicum nel panorama mondiale che rende Shabab Al Ahli un case study di governance sportiva.
• Doppia anima cromatica: il rosso (eredità di Al Ahli) e il verde (retaggio di Al Shabab) convivono nell’identità del club. Non è solo estetica: sintetizza due filosofie, una più votata al risultato e l’altra alla formazione dei talenti. Anche lo stemma ha subito un restyling post‑fusione, con linee moderne in linea con l’immagine globale di Dubai.
• Rashid Stadium, cuore pulsante: l’impianto di casa è uno dei palcoscenici storici del calcio emiratino. Atmosfera calda, ottima visibilità e una spinta che spesso si traduce in strisce di risultati utili interne. Il club ha investito nel matchday experience, allineandosi agli standard entertainment della città.
• Rivalità e DNA cittadino: derby con Al Wasl e Al Nasr carichi di storia e orgoglio locale; contro Al Ain si misurano ambizioni da titolo. Queste sfide scandiscono il calendario e fungono da stress test tecnico e mentale della rosa.
• Academy come asset: Shabab Al Ahli è noto per immettere talenti nel giro della nazionale UAE. L’Academy non è semplice serbatoio: è un laboratorio tecnico dove si lavora su 1v1, principi di pressing e gestione emotiva, in linea con i trend internazionali.
• Capitano carismatico: Majed Nasser è figura iconica. Carattere dominante, leadership granitica e qualche episodio sopra le righe nel corso della carriera: il suo percorso racconta bene l’evoluzione del club dalla passionalità delle origini verso una maggiore disciplina competitiva.
• Continuità vincente: già nei primi anni post‑fusione, Shabab Al Ahli ha centrato multipli trofei nazionali (League Cup e President’s Cup), segnale di un’organizzazione capace di performare sul formato a eliminazione diretta, dove gestione dei dettagli e panchina lunga fanno la differenza.
• Finestra asiatica: la vetrina dell’AFC Champions League ha consolidato il brand del club nella regione MENA. Anche quando l’obiettivo minimo resta il passaggio del girone, le campagne continentali alimentano ranking e attrattività negli ingaggi dei giocatori stranieri.
• Dubai effect: essere di Dubai aiuta. La città è hub globale per turismo, business ed eventi: ciò favorisce partnership commerciali, visibilità social e amichevoli di prestigio, con riflessi positivi sulla percezione internazionale del club, pur restando una realtà principalmente regionale.
• Identità multisport: come molte realtà della regione, Shabab Al Ahli è parte di una struttura polisportiva. Questo permette sinergie organizzative e un radicamento sociale che va oltre il calcio, rafforzando il legame con la comunità.
• Strategia mercato: il club privilegia stranieri capaci di impatto immediato e leadership silenziosa (centrali difensivi esperti, playmaker offensivi con calci piazzati) combinati con esterni locali rapidi. La filosofia è pragmatica: dare sostenibilità al possesso e transizioni letali.
• Evoluzione del marchio: comunicazione bilingue (arabo/inglese) e presenza digitale in crescita. Il club ha progressivamente allineato le sue piattaforme all’immagine smart della città, puntando su contenuti dinamici e storytelling sui giovani della rosa.

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