Spezia
Official Info
- Official Website: https://www.acspezia.com
- League Website: https://www.legab.it
- Twitter: https://twitter.com/acspezia
- Facebook: https://www.facebook.com/acspezia
- Instagram: https://www.instagram.com/acspezia
- YouTube: https://www.youtube.com/c/acspezia
Quick Facts
- Founded: 1906
- City: La Spezia
- Country: Italia
- Founder: Unknown (aggiornato 2025-08-23)
- Milestones: 1906: fondazione; 1919: inaugurazione del Campo Sportivo di proprietà, poi Stadio Alberto Picco; 1944: vittoria del Campionato Alta Italia (titolo bellico) e concessione del distintivo tricolore con aquila; 2008: rifondazione dopo crisi societaria; 2012: “triplete” di Lega Pro (campionato, Coppa Italia Lega Pro, Supercoppa) e ritorno in Serie B; 2020: prima storica promozione in Serie A tramite playoff; 2021: salvezza in A da neopromossa; 2023: retrocessione in B tramite spareggio con Hellas Verona
History
Lo Spezia Calcio nasce nel 1906, espressione di una città di porto che trova nel calcio un catalizzatore sociale e identitario. I colori sociali sono il bianco e il nero, il soprannome è “Aquilotti”, richiamo araldico che affonda nella simbologia cittadina e ritorna nello stemma. Lo stadio è l’Alberto Picco, intitolato a un giovane calciatore spezzino caduto nella Grande Guerra: un impianto angusto e incandescente, capace di trasformarsi in un fortino, soprattutto quando la posta in palio diventa salvezza o promozione.
La pagina più epica della storia bianconera è del 1944: in pieno conflitto, lo Spezia – allestito attorno al gruppo dei Vigili del Fuoco locale – trionfa nel Campionato Alta Italia, superando in un girone finale anche il fortissimo Torino (all’epoca “Torino FIAT”). La FIGC, molti decenni più tardi, riconoscerà l’eccezionalità dell’impresa concedendo lo speciale distintivo tricolore sormontato da un’aquila: un unicum nel panorama italiano, distinto dallo scudetto “ordinario”. Non è un titolo contabilizzato nell’albo della Serie A, ma è un segno d’onore che continua a campeggiare sulle maglie spezzine quando consentito dal regolamento.
Il dopoguerra è un saliscendi tra secondo e terzo livello, con parentesi difficili. Dopo anni di militanza nella terza serie e una grande stagione a metà anni 2000 (con la vittoria del campionato di Serie C1 2005-06 e la Coppa Italia di categoria 2004-05), il club attraversa una crisi profonda che porta alla rifondazione nel 2008. Il rilancio è metodico: nel 2011-12 arriva un clamoroso “triplete” di Lega Pro – campionato, Coppa Italia Lega Pro e Supercoppa – e il ritorno in Serie B, preludio a stagioni di stabilizzazione e crescita infrastrutturale.
Il 2020 è l’anno della svolta: dietro la guida tecnica propositiva e coraggiosa, lo Spezia chiude terzo in Serie B e conquista la prima, storica promozione in Serie A attraverso i playoff. La squadra sorprende per intensità e principi, ottiene la salvezza da neopromossa e si ritaglia un profilo tattico riconoscibile. Nelle stagioni successive affronta il peso della seconda annata in A – spesso più complicata della prima – ma la resilienza resta marchio di fabbrica. Nel 2023 lo spareggio salvezza perso con l’Hellas Verona riconsegna il club alla Serie B, senza però spegnere l’ambizione: il Picco continua a rinnovarsi, il settore giovanile produce talenti, la società mantiene un occhio vigile sulla sostenibilità.
L’identità spezzina è fatta di pragmatismo ligure e di idee moderne: scouting attento, valorizzazione di profili internazionali emergenti e una forte impronta di lavoro sul campo. La tifoseria, calda e compatta, rappresenta un fattore ambientale determinante, soprattutto nelle sfide dove servono nervi d’acciaio. Nonostante una tradizione meno mediatica rispetto ai grandi centri, lo Spezia ha saputo imprimere il proprio segno nel calcio italiano, con imprese in Coppa Italia e annate memorabili in cui ha ribaltato pronostici a suon di organizzazione e coraggio.
Honours
-
- title: Campionato Alta Italia (titolo bellico)
- years: 1944
-
- title: Serie C1 / Lega Pro Prima Divisione (vincitore di girone)
- years: 2006, 2012
-
- title: Coppa Italia Serie C / Lega Pro
- years: 2005, 2012
-
- title: Supercoppa di Lega Pro
- years: 2012
Statistical Insights
Profilo risultati recente (massimo livello): nelle tre stagioni consecutive in Serie A, lo Spezia ha sommato 114 gare di campionato con un bilancio aggregato di circa 25 vittorie, 31 pareggi e 58 sconfitte: win rate ~21,9%. Reti: 124 fatte, 205 subite (GF 1,09 a gara; GA 1,80). La cifra tecnica storica recente parla di squadra verticale, alta produzione in transizione e buona resa su palla inattiva offensiva, con margini di miglioramento nella difesa dell’area e nella gestione della seconda palla. In Coppa Italia il club ha firmato più imprese esterne all’Olimpico contro la Roma (2015 ai rigori; 2021 ai supplementari), confermando un DNA da underdog pericoloso. Migliori/peggiori strisce (dettaglio numerico): Unknown (aggiornato 2025-08-23).
Key Players
Top performer dell’era recente (indicativi):
- Emmanuel Gyasi (attaccante esterno/centravanti): capitano e uomo-simbolo della risalita, oltre 200 presenze tra B e A, contributo costante in gol+assist e lavoro senza palla.
- Daniele Verde (ala destra, mancino): specialista di uno contro uno e calcio piazzato, doppia cifra complessiva di reti in maglia Spezia nel triennio di Serie A.
- Dimitrios Nikolaou (difensore centrale): perno mancino della linea, leadership difensiva e minutaggio molto alto nelle stagioni di massima serie.
- M’Bala Nzola (centravanti): capocannoniere spezzino nella prima Serie A con gol pesanti salvezza; riferimento per attacchi diretti e protezione palla.
- Giulio Maggiore (centrocampista): prodotto del vivaio, mezzala di corsa e inserimenti, titolare giovane in A prima del trasferimento. Nota: i valori puntuali presenze/gol variano per stagione e competizione; per conteggi aggiornati fare riferimento alle fonti elencate (aggiornato 2025-08-23).
Projection
Outlook tecnico-analitico: in un contesto di Serie B molto competitivo, lo Spezia si posiziona nel blocco medio-alto per valore rosa e struttura societaria, ma con volatilità legata alla fase offensiva (conversione xG) e alla protezione del vantaggio. Probabilità implicite (stima): promozione diretta 8–12%; playoff promozione 30–40%; centro classifica 35–45%; rischio retrocessione 15–20%. Le leve chiave: rendimento interno al Picco (plus ambientale), set-piece offensivi, continuità dell’undici base e tenuta difensiva nei finali di gara. Un mercato mirato su un finalizzatore e un centrale dominante sui duelli aerei aumenterebbe sensibilmente l’EV stagionale.
Trivia
• Il “tricolore con aquila”: la vittoria del Campionato Alta Italia 1944 – ottenuta da una squadra che rappresentava i Vigili del Fuoco della città – è un unicum del calcio italiano. La FIGC ha riconosciuto allo Spezia la possibilità di esibire uno speciale scudetto tricolore sormontato da un’aquila nera. Non è considerato uno scudetto “ordinario”, ma una decorazione d’onore che racconta un’impresa sportiva in un contesto storico drammatico.
• Il Picco, bastione ligure: lo stadio Alberto Picco è famoso per la sua conformazione raccolta e per la “Curva Ferrovia”. Quando è pieno, l’effetto catino incide sul rendimento interno. L’impianto, che affonda le radici nel 1919, è stato interessato nel tempo da interventi di adeguamento per standard di B e A, con un piano di modernizzazione modulare volto ad aumentare comfort e sicurezza mantenendo l’identità.
• Aquilotti sul mare: l’identità marittima di La Spezia – Marina Militare, cantieristica, porto – filtra nella cultura del tifo. Bandieroni bianchi e neri, cori essenziali, ironia ligure: il lessico della curva è parte integrante del “fattore Spezia”.
• Coppa Italia, teatro delle imprese: il club ha scritto capitoli memorabili all’Olimpico. Nel 2015 elimina la Roma ai calci di rigore (0-0, poi 2-4 dal dischetto). Nel 2021 vince 4-2 ai supplementari in una gara rimasta celebre anche per un errore tecnico avversario (sesto cambio effettuato dalla Roma). Queste serate hanno amplificato la reputazione di squadra coraggiosa e ben preparata nelle gare secche.
• Scuola e scouting: lo Spezia ha costruito la propria competitività mixando vivaio e valorizzazione di profili internazionali. Dalla cantera sono usciti, tra gli altri, Giulio Maggiore ed Emmanuel Gyasi (cresciuto calcisticamente in Italia). Sul mercato estero lo Spezia ha anticipato concorrenza su difensori moderni (ad es. il mancino con uscita palla, poi ceduto a club di vertice), mostrando processi di scouting sempre più data-driven.
• Filosofia tattica: nelle stagioni recenti la matrice è stata proattiva – baricentro medio, pressing selettivo, ampiezza e attacco della profondità – con variazioni legate ai tecnici. In A, la tenuta difensiva è stata il punto critico; in B, la superiorità qualitativa in alcune zone del campo ha permesso periodi di strisce utili e di crescita dei giovani.
• Derby e rivalità: il territorio mette lo Spezia in rotta di collisione sportiva con realtà toscane e liguri (Pisa, Carrarese, Sampdoria e Genoa in annate incrociate), in sfide che spesso trascendono la classifica per valenza ambientale.
• Il monogramma: lo stemma con il monogramma “ASC” (Spezia Calcio) racchiuso in un cerchio nero su base dorata è diventato iconico nel panorama italiano. La maglia tradizionale è bianca con inserti neri; varianti “total black” o celebrative compaiono in occasioni speciali.
• Resilienza come cifra: la storia recente – dalla rifondazione del 2008 alla prima A del 2020 – testimonia una cultura di club centrata su lavoro, sostenibilità e capacità di superare cicli complessi. Una narrativa che piace ai puristi: meno luci della ribalta, più sostanza.
• Curiosità statistiche: lo Spezia ha centrato vittorie esterne di prestigio anche in massima serie, inclusi colpi di rimonta e successi con xG inferiore all’avversario – segno di efficienza nelle poche occasioni create e di grande attenzione alle palle inattive. L’oscillazione tra underdog e squadra propositiva lo rende spesso imprevedibile per gli avversari e per i quotisti.