SSV Jahn Regensburg

Official Info

• Official Website: https://www.ssv-jahn.de
• League Website: https://www.bundesliga.com/de/2bundesliga
• Twitter: https://twitter.com/SSVJAHN

Quick Facts

• Founded: 1889 (sezione calcio 1907; autonomia calcistica 1924)
• City: Regensburg (Ratisbona), Baviera
• Country: Germania
• Founder: Unknown
• Milestones: - 1889: fondazione come associazione ginnica ispirata a Friedrich Ludwig Jahn.
  - 1907: nasce la sezione calcio.
  - 1924: i calciatori si separano e danno vita al nucleo del futuro SSV Jahn Regensburg (Sport- und Schwimmverein).
  - Anni ’30: partecipazioni alla Gauliga Bayern (massima serie regionale del tempo).
  - 2003: promozione in 2. Bundesliga, immediata retrocessione l’anno dopo.
  - 2012: ritorno in 2. Bundesliga; retrocessione nel 2013.
  - 2015–16: titolo in Regionalliga Bayern e promozione in 3. Liga via playoff.
  - 2016–17: 3° posto in 3. Liga e promozione in 2. Bundesliga battendo il 1860 München ai playoff.
  - 2020–21: miglior cammino di sempre in DFB-Pokal, fino ai quarti di finale.
  - 2023: retrocessione in 3. Liga.
  - 2024: promozione in 2. Bundesliga tramite spareggio contro il 16° della Zweite.

History

Il SSV Jahn Regensburg è una di quelle società tedesche che raccontano, attraverso le proprie metamorfosi, la storia stessa del calcio nel Paese. Le radici risalgono al 1889, quando a Ratisbona si forma un’associazione ginnica ispirata al pedagogo Friedrich Ludwig Jahn, il “Turnvater” che ha dato il nome al club. La palla rotonda entra nel DNA cittadino nel 1907 con la nascita della sezione calcio; nel 1924, nel clima di riorganizzazione dello sport tedesco, i calciatori si separano dagli atleti della ginnastica e danno vita al nucleo del futuro SSV Jahn Regensburg (Sport- und Schwimmverein), mantenendo però l’identità e i colori biancorossi.
Tra le due guerre il Jahn si misura nella Gauliga Bayern, il massimo livello regionale dell’epoca, incrociando storici rivali bavaresi. Il dopoguerra è un saliscendi tra secondo e terzo livello del sistema piramidale tedesco, con fasi di consolidamento alternate a ripartenze dalla base regionale. Il vecchio Jahnstadion, impianto simbolo della città, accompagna generazioni di tifosi fino all’apertura nel 2015 del nuovo stadio, oggi noto come Jahnstadion Regensburg (capacità intorno a 15.000 spettatori), casa moderna e funzionale del club.
Il nuovo millennio vede il Jahn cercare stabilità tra professionismo e semiprofessionismo. Nel 2003 arriva la prima, agognata promozione in 2. Bundesliga, seguita però da un’immediata retrocessione. Stesso copione tra 2012 e 2013. La svolta matura nel quadriennio 2015–2019: prima il titolo in Regionalliga Bayern e il salto in 3. Liga (2016), poi uno straordinario terzo posto in 3. Liga e la promozione ai playoff contro il 1860 München (2017), in uno spareggio rimasto nella memoria bavarese per pathos e conseguenze. Da lì, una permanenza pluriennale in Zweite con salvezze spesso sofferte ma meritate, marchio di fabbrica di una squadra verticale, intensa, efficace sulle palle inattive.
Il 2020–21 regala il miglior cammino di sempre in DFB-Pokal: il Jahn arriva fino ai quarti, cadendo di misura contro il Werder Bremen dopo aver eliminato avversari di categoria superiore. Le difficoltà non mancano: nel 2023 arriva una retrocessione in 3. Liga, ma il club reagisce immediatamente, trovando nel 2024 la risalita in 2. Bundesliga attraverso lo spareggio.
Per dimensione del bacino d’utenza e budget, il Jahn non è un “global club”, ma è un’istituzione solida del calcio tedesco, capace di valorizzare talenti, costruire identità e produrre cicli competitivi con risorse misurate. La cultura del lavoro, l’appartenenza alla città e una governance prudente ma ambiziosa ne fanno, anno dopo anno, una mina vagante credibile della cadetteria tedesca.

Honours

• • title: Regionalliga Bayern (IV) - Campione
  • years: 2016
• • title: Bayernliga (all’epoca IV) - Campione
  • years: 2000

Statistical Insights

Indicatori recenti (orizzonte pluristagionale, includendo l’ultima annata in 3. Liga e le precedenti in 2. Bundesliga). Win rate: circa 30–33% in Zweite; circa 45–50% nella stagione di promozione dalla 3. Liga. Produzione offensiva: ~1.2–1.4 gol segnati a partita in 2. Bundesliga; ~1.5–1.7 in 3. Liga. Tenuta difensiva: ~1.5–1.7 gol subiti a partita in Zweite; ~1.1–1.3 in 3. Liga. Strisce notevoli: lunga imbattibilità in autunno durante la cavalcata in 3. Liga; peggior fase stagionale con serie prolungata senza vittorie in primavera, poi invertita nel finale. Focus tattico: intensità senza palla, transizioni rapide, elevata incidenza da palle inattive (corner e punizioni) rispetto alla media di lega. Nota: valori indicativi, aggregati DS24 da fonti pubbliche; per granularità match-by-match consultare i database citati nei ‘Sources’.

Key Players

Profili chiave recenti e ricorrenti: Benedikt Saller (terzino destro/esterno, colonna storica del club, leadership e cross), Christian Viet (centrocampista box-to-box, volume di gioco e recuperi), Sebastian Stolze (attaccante/esterno, mobilità e pressione alta), Dejan Stojanović (portiere, esperienza e uscite alte), Andreas Geipl (centrocampista, equilibrio e piazzati). Nota: la composizione della rosa varia tra finestre di mercato; verificare su Transfermarkt e sito ufficiale per aggiornamenti.

Projection

Profilo da “middle-to-lower mid-table” in 2. Bundesliga con ampiezza di esiti. Probabilità in stile scommessa (implied odds): promozione diretta ~5–8%, playoff promozione ~8–12%, salvezza tranquilla ~45–50%, playout/retrocessione ~25–30%. Driver chiave: continuità difensiva, conversione delle palle inattive, profondità offensiva. In un torneo storicamente equilibrato, il differenziale sulle situazioni da fermo e la capacità di gestire i minuti finali possono valere 5–7 punti extra sulla proiezione media.

Trivia

• Perché “Jahn”? Il nome omaggia Friedrich Ludwig Jahn (1778–1852), figura centrale della ginnastica tedesca e dell’educazione fisica moderna. Da qui la matrice ginnica della società madre e, per estensione, il marchio identitario del club di calcio.
• SSV: l’acronimo sta per Sport- und Schwimmverein (Sport e Nuoto), a ricordare la natura polisportiva dell’associazione che, nel corso dei decenni, ha abbracciato varie discipline oltre al calcio.
• Due Jahnstadion: a Regensburg esistono, nella memoria collettiva, due impianti “gemelli”. Il vecchio Jahnstadion, inaugurato nel 1931, ha ospitato generazioni di tifosi ed eventi di atletica. Nel 2015 è stato sostituito da un moderno stadio inizialmente noto come Continental Arena, rinominato poi Jahnstadion Regensburg: un ritorno alle radici, con comfort contemporanei.
• La doppia scalata 2016–2017: la parabola più entusiasmante dell’era recente. Dopo il titolo in Regionalliga Bayern 2015–16 e il ritorno in 3. Liga, il Jahn ha chiuso terzo nel 2016–17 e ha centrato la promozione in Zweite ai playoff contro il 1860 München. Uno spareggio rimasto iconico: intensità altissima, cornice bollente e la sensazione di un sorpasso storico nella geografia del calcio bavarese, per una realtà considerata “operaia” ma tremendamente organizzata.
• Coppa nazionale, anno magico: nel 2020–21 il Jahn ha firmato il miglior cammino di sempre in DFB-Pokal, spingendosi fino ai quarti di finale. Il percorso è stato segnato da partite vietate ai deboli di cuore (rigori, rimonte, gestione delle assenze) e ha rilanciato l’appeal del club fuori dai confini bavaresi.
• Identità di gioco: quando il Jahn sta bene, è una squadra “verticale”: recupero palla, due passaggi, profondità e riaggressione. Storicamente sopra media per impatto su calci piazzati, con centrali e terzini capaci di attaccare l’area e creare seconde palle. Il pubblico apprezza: l’atmosfera al Jahnstadion premia l’intensità più della sterile gestione del possesso.
• Accademia e territorio: la cosiddetta “Jahn-Schmiede” è focalizzata sul bacino dell’Alto Palatinato e delle aree limitrofe. L’idea è sviluppare profili ad alta disponibilità al lavoro, fisicamente pronti per il calcio professionistico tedesco. Dagli anni 2010, il club ha raffinato scouting e data analysis in sinergia con la prima squadra, diventando un trampolino interessante a costi sostenibili.
• Sponsor e identità visiva: il rosso-bianco è la firma cromatica del club. Negli anni recenti il main sponsor ha avuto una forte connotazione locale, con partnership che hanno sostenuto il progetto stadio e la crescita infrastrutturale. Lo stemma, essenziale, mette in risalto la J di “Jahn”, segno grafico che rimane inconfondibile nelle coreografie di curva.
• Rapporto con la città: Regensburg è patrimonio UNESCO per il suo centro storico medievale; il club, nel week-end, è rito cittadino. La “Wurschtkuchl” e le birrerie sul Danubio diventano il pre-partita tipico, mentre l’onda sonora delle tribune accompagna novanta minuti senza pause.
• Storia recente, resilienza: tra retrocessioni e promozioni, il Jahn ha mostrato un tratto caratteriale raro. Retrocede nel 2023, riparte con pragmatismo e torna subito a giocarsi la Zweite l’anno dopo. Questo elastico competitivo è parte del fascino del club: mai domo, sempre pronto a riemergere.
• Curiosità numeriche: i playoff sono ricorrenti nella narrativa del Jahn, sia in entrata (Regionalliga→3. Liga, 3. Liga→Zweite) sia in uscita (lotta salvezza). In Germania pochi club possono vantare, in un arco temporale relativamente breve, una tale familiarità con spareggi ad alta tensione.
• Tifoseria: organizzata, calorosa, fieramente territoriale. L’autoironia non manca: spesso gli striscioni raccontano il viaggio del club tra categorie diverse con humour e consapevolezza. Un patrimonio che, più dei nomi, spiega la continuità emotiva del progetto.