Stade Tunisien
Official Info
- Official Website: http://www.stadetunisien.org.tn
- League Website: https://www.ftf.org.tn
- Twitter: https://twitter.com/stadetunisien
- Facebook: https://www.facebook.com/stade.tunisien
- Instagram: https://www.instagram.com/stadetunisien
- YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCStadeTunisien
Quick Facts
- Founded: 15 maggio 1948
- City: Bardo (Tunis)
- Country: Tunisia
- Founder: Gruppo di studenti del Collège Sadiki
- Milestones: 1948 – fondazione; 1957 – primo scudetto; 1960–1969 – ciclo di Coppe nazionali; 1989 e 1994 – finalista Coppa delle Coppe CAF; 2009 – 60° anniversario; 2023 – ristrutturazione settore giovanile
History
Nasce il 15 maggio 1948 grazie all’impegno di un gruppo di studenti del Collège Sadiki, con l’idea di creare un club autonomo nel panorama calcistico tunisino. In pochi anni, la società si distingue per l’adozione dei colori bianco-verde, simbolo di speranza e rinascita nel dopoguerra. Il primo grande successo arriva nel 1957, con il primo scudetto nazionale conquistato a pochi anni dall’indipendenza del paese. Lo Stade Tunisien si conferma leader negli anni Sessanta, collezionando tre titoli di campione nel 1961, 1962 e 1965 e conquistando otto Coppe di Tunisia (1960, 1962, 1964, 1965, 1966, 1968, 1969, 1984), imponendosi come la squadra da battere.
All’inizio degli anni Ottanta il club inaugura una serie di riforme societarie, potenziando vivaio e strutture tecniche. Questo processo porta alla finale di Coppa delle Coppe CAF nel 1989 e nel 1994, perdendo però entrambe le finali per dettagli tattici e mancanza di esperienza internazionale. Negli anni Duemila lo Stade Tunisien vive una fase di alti e bassi: retrocessioni lampo e promozioni immediate, fino alla stabilizzazione in massima serie dal 2010. L’anniversario dei 60 anni nel 2009 viene celebrato con eventi e partite amichevoli contro club europei.
Dal 2015 in avanti la dirigenza punta su un mix di giovani emergenti e stranieri di esperienza per restare competitivo. La squadra disputa regolarmente la zona media-alta del campionato tunisino, pur senza tornare ai fasti degli anni Sessanta. Il 2023 ha segnato l’avvio di un ampio progetto di rinnovamento del settore giovanile, con investimenti in academy e centri di allenamento. L’obiettivo rimane quello di riportare lo Stade Tunisien ai vertici nazionali e replicare, anche se in scala moderna, i trionfi del passato.
Honours
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- title: Campionato di Tunisia
- years: 1957, 1961, 1962, 1965
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- title: Coppa di Tunisia
- years: 1960, 1962, 1964, 1965, 1966, 1968, 1969, 1984
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- title: Finalista Coppa delle Coppe CAF
- years: 1989, 1994
Statistical Insights
Nella stagione tipo lo Stade Tunisien fa registrare un win rate del 46%, con una media di 1,3 gol fatti e 1,1 subiti a partita. Miglior striscia positiva: 7 vittorie consecutive (stagione 1961–62); peggior crisi: 6 gare senza vittorie (2018). In casa il tasso di successo sfiora il 55%, in trasferta è intorno al 35%.
Key Players
1) Sofiane Lakdar (Centrocampista) – 8 gol e 5 assist in campionato. 2) Youssef Mouihbi (Attaccante) – 10 reti, media 0,45 gol/match. 3) Bilel Chabbar (Difensore) – 92% precisione passaggi, 3 clean sheet consecutivi. 4) Hichem Essifi (Punta) – 4 gol nelle ultime 6 presenze. 5) Hamza Rhim (Portiere) – 2,3 parate a partita, media 1,05 gol subiti.
Projection
Outlook 2025: piazzamento tra 3° e 6° posto in campionato con probabilità del 35%. Chance titolo modesta (8%), rischio retrocessione quasi nullo (2%). In coppe nazionali stima semifinali (25%) e finale (12%).
Trivia
Lo Stade Tunisien vanta una ricca tradizione di “prime volte” nel calcio nordafricano. È stato il primo club post-indipendenza a vincere un titolo nazionale (1957), nonché la prima squadra tunisina a schierare un intero undici composto da giocatori locali. Sul piano simbolico, il bianco-verde dei kit trae ispirazione dal paesaggio primaverile tunisino e dalla bandiera del movimento nazionalista di quegli anni. Tra gli aneddoti più curiosi, si racconta che durante la stagione 1965 una delle partite decisive per lo scudetto fu giocata sotto una pioggia torrenziale: i giocatori dovettero sostituire le scarpe in corsa perché si smollavano in fango, e lo Stade trionfò comunque 3-1.
Nel settore giovanile sono passati talenti come Khaled Gasmi e Nabil Maâloul, che hanno poi fatto fortuna sia in Europa sia nella nazionale tunisina. Nel 1989, alla vigilia della finale di Coppa delle Coppe CAF, l’aereo charter che trasportava la squadra ebbe un guasto al motore: atterraggio d’emergenza e rinvio della finale che, a detta dei veterani, penalizzò la condizione atletica dei giocatori. Un’altra curiosità riguarda la tifoseria organizzata “Ultras Tamino”: fondata nel 1998, ha stabilito un record africano per la coreografia più grande in uno stadio all’aperto, con oltre 5.000 bandierine esposte.
Dal punto di vista statistico, il club detiene il primato di vittorie casalinghe consecutive in Coppa di Tunisia (10 successi tra 1963 e 1967). Inoltre nel 1972 uno dei giocatori fu convocato in nazionale mentre militava in serie B, evento rarissimo nella storia del calcio mondiale. Lo Stade ha ispirato artisti locali: il famoso cantautore tunisino Habib El Meghri gli ha dedicato un inno celebrativo negli anni Ottanta, tuttora cantato dai tifosi. Non mancano infine episodi bizzarri: nel 2004 un tifoso introdusse un asino in curva Nord per “portare fortuna”, suscitando l’ilarità generale e un’ammonizione federale. Tutti questi dettagli contribuiscono a fare dello Stade Tunisien non solo una società di tradizione ma un vero patrimonio culturale del calcio tunisino.