Stoke City
Official Info
- Official Website: https://www.stokecityfc.com/
- League Website: https://www.efl.com/competitions/sky-bet-championship/
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- Instagram: https://www.instagram.com/stokecity/
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Quick Facts
- Founded: 1863 (come Stoke Ramblers; divenuto Stoke F.C. nel 1878; Stoke City dal 1925)
- City: Stoke-on-Trent
- Country: Inghilterra
- Founder: Henry Almond e compagni dei "Stoke Ramblers"
- Milestones: 1863: fondazione; 1878: trasferimento al Victoria Ground; 1888: club fondatore della Football League; 1933: titolo di Second Division e ascesa di Stanley Matthews; 1972: vittoria della League Cup; 1976-77: crisi post-tempesta e retrocessione; 1997: inaugurazione Britannia Stadium (oggi bet365 Stadium); 2008: promozione in Premier League; 2011: finale FA Cup e qualificazione UEFA Europa League; 2016: rinomina stadio in bet365 Stadium; 2018: ritorno in Championship
History
Lo Stoke City Football Club, noto universalmente come Stoke City o The Potters, è una delle società più antiche del calcio inglese. Le sue radici risalgono al 1863 quando un gruppo di giovani, guidati da Henry Almond, diede vita agli Stoke Ramblers. Nel 1878 il club assunse il nome di Stoke F.C. e si stabilì al Victoria Ground, casa dei Potters per oltre un secolo. Nel 1888 divenne uno dei membri fondatori della Football League, confermando un ruolo pionieristico nell’organizzazione del calcio professionistico.
Il club deve il soprannome alla tradizione ceramica di Stoke-on-Trent: le ciminiere dei forni e l’industria della terracotta hanno segnato identità e stemma della squadra. Gli anni Trenta segnarono una prima età dell’oro, con la vittoria della Second Division nel 1932-33 e l’esplosione di Stanley Matthews, l’ala destinata a diventare simbolo del calcio britannico. Dopo la guerra, Matthews lasciò il club per il Blackpool, ma tornò nel 1961 per guidare, con carisma e classe intatta, una nuova promozione nel 1962-63 sotto Tony Waddington.
Il vertice sportivo arrivò nel 1972 con la conquista della Football League Cup, primo grande trofeo della storia dei Potters, ottenuto a Wembley contro il Chelsea. In quegli anni brillò la stella di Gordon Banks tra i pali, campione del mondo nel 1966 e protagonista assoluto. Purtroppo, la celebre tempesta del gennaio 1976 danneggiò gravemente il tetto della Butler Street Stand al Victoria Ground: i costi delle riparazioni innescarono cessioni dolorose (tra cui Jimmy Greenhoff e Alan Hudson) e un declino culminato con la retrocessione del 1977.
Il club si reinventò negli anni Novanta: vinse la Football League Trophy nel 1992 e nel 2000 e, soprattutto, inaugurò nel 1997 il Britannia Stadium, impianto moderno poi rinominato bet365 Stadium nel 2016. L’era Lou Macari e successivamente quella di Gudjón Þórðarson ridiedero slancio, culminato con la vittoria della terza serie nel 1992-93 e i playoff del 2002.
Il grande ritorno sulla ribalta avvenne con Tony Pulis: promozione in Premier League nel 2008 e un decennio di stabilità al massimo livello, con tre noni posti consecutivi sotto Mark Hughes tra il 2014 e il 2016. Nel 2011 lo Stoke raggiunse la sua prima finale di FA Cup, arrendendosi 1-0 al Manchester City, ma guadagnando l’Europa League: il percorso continentale 2011-12 si fermò ai sedicesimi contro il Valencia, dopo una campagna memorabile iniziata dai turni preliminari.
Dal 2018 lo Stoke è tornato in Championship. La proprietà della famiglia Coates (bet365) ha garantito continuità e infrastrutture, con un forte radicamento nel territorio e un’identità calcistica pragmatica: stadio caldo, fisicità, palloni inattivi e capacità di soffrire. Seppur non un brand globale come i colossi inglesi, lo Stoke mantiene una tifoseria fedele e intergenerazionale, unita dal canto “Delilah” e dall’orgoglio operaio della città. La traiettoria moderna punta a coniugare sostenibilità e ambizione, con scouting mirato e valorizzazione dei giovani, per rientrare stabilmente nella parte alta del calcio inglese.
Honours
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- title: Football League Cup (EFL Cup)
- years: 1972
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- title: Second Division (secondo livello) Campioni
- years: 1933, 1963
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- title: Third Tier (terzo livello) Campioni
- years: 1993
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- title: Football League Trophy / EFL Trophy
- years: 1992, 2000
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- title: Second Division Play-offs (terzo livello)
- years: 2002
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- title: FA Cup Runner-up
- years: 2011
Statistical Insights
Record individuali: Eric Skeels è il primatista di presenze (597, tutte le competizioni), mentre John Ritchie è il capocannoniere all-time (176 reti). Era Premier League (2008–2018): tre 9° posti consecutivi sotto Mark Hughes, forte rendimento casalingo al Britannia/bet365 Stadium e identità tattica basata su compattezza e palle inattive. Win rate storica complessiva, medie gol fatti/subiti per gara e migliori/peggiori strisce nelle ultime 5 stagioni: Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-24).
Key Players
- Sir Stanley Matthews (Ala destra): icona del club; Pallone d’Oro 1956; trascinatore nelle promozioni 1933 e 1963.
- John Ritchie (Attaccante): 176 gol in tutte le competizioni, capocannoniere assoluto nella storia dei Potters.
- Gordon Banks (Portiere): campione del mondo 1966; cardine della squadra vincitrice della League Cup 1972.
- Ryan Shawcross (Difensore centrale): capitano dell’era Premier League, oltre 400 presenze, simbolo di leadership e solidità.
- Peter Crouch (Attaccante): miglior marcatore del club nell’era Premier League; noto per reti decisive e impatto tecnico.
Projection
Outlook DS24: profilo da metà classifica alta in Championship, con ambizione playoff se l’equilibrio difesa/creazione rimane positivo e i giovani chiave si sviluppano. Probabilità implicite (non vincolate a una singola stagione): promozione diretta 5–8%, qualificazione playoff 18–22%, metà classifica 50–55%, lotta salvezza 18–22%. Fattori chiave: solidità casalinga al bet365 Stadium, resa sui calci piazzati, continuità fisica degli interpreti offensivi. Rischi: variabilità nel differenziale xG contro avversarie d’alta fascia, calendario compresso e profondità della rosa.
Trivia
• Le origini tra ferrovia e ceramica: lo Stoke nasce nel 1863 come Stoke Ramblers, con un gruppo di giovani legati alla North Staffordshire Railway. Il soprannome The Potters è un omaggio all’industria della ceramica di Stoke-on-Trent, che ha modellato economia e identità della città. Non è un caso che nella simbologia storica del club ricorrano i forni a bottiglia, icona del territorio.
• Pionieri della Football League: nel 1888 lo Stoke fu tra i 12 club fondatori della Football League, contribuendo alla strutturazione del professionismo calcistico inglese. Il club sperimentò presto l’altalena tra divisioni, mantenendo però un ruolo di continuità nel panorama nazionale.
• Sir Stanley Matthews, il “Mago del dribbling”: forse il calciatore più celebre mai uscito da Stoke-on-Trent. Esordì giovanissimo con i Potters, esplose negli anni Trenta e tornò a fine carriera per guidare la promozione del 1963. Eleganza, dribbling e atletismo ne hanno fatto un mito intergenerazionale, oltre che il primo Pallone d’Oro della storia (1956). La sua influenza sullo stile del club – gioco sulle fasce, cross e coraggio nell’1 contro 1 – si percepisce ancora oggi come eco culturale.
• Il giorno di Wembley: 4 marzo 1972, finale di League Cup. Lo Stoke superò il Chelsea e sollevò il primo, e finora unico, grande trofeo maggiore. Tra pali c’era Gordon Banks, considerato tra i portieri più grandi di sempre. Quel trionfo rimane un faro identitario: pragmatismo, cuore e disciplina.
• La tempesta del 1976: una violenta burrasca danneggiò il tetto della Butler Street Stand al Victoria Ground. La riparazione impose sacrifici economici e cessioni di stelle (tra cui Jimmy Greenhoff e Alan Hudson). La squadra ne risentì e scivolò in giù fino alla retrocessione. È una delle storie più raccontate dai tifosi, simbolo della resilienza del club di fronte all’avversità.
• Dal Victoria Ground al Britannia/bet365 Stadium: nel 1997 lo Stoke lasciò la storica casa del Victoria Ground per l’avveniristico Britannia Stadium. La nuova arena – oggi bet365 Stadium – ha alimentato l’immaginario del “vento del Britannia”, fattore ambientale spesso citato dagli avversari. Atmosfera calda, pressione acustica e clima ostico hanno contribuito a rendere il campo uno dei più temuti.
• “Delilah” e il folklore: l’inno non ufficiale è “Delilah” di Tom Jones, cantato a squarciagola dalla Boothen End. Una liturgia laica che unisce generazioni. Nella cultura pop dei Potters trovano spazio anche sciarpe a strisce rosse e bianche, bandiere giganti e l’ironia sul meteo di Stoke, spesso usata come metafora della sua durezza competitiva.
• L’era Premier League: con Tony Pulis lo Stoke si affermò come squadra fisica e organizzata, fortissima sulle rimesse laterali chilometriche di Rory Delap. Sotto Mark Hughes arrivò l’evoluzione tecnica con talenti come Arnautović e Shaqiri e tre 9° posti consecutivi: prova che a Stoke si poteva vincere anche con il pallone tra i piedi. Il decennio nella massima serie ha lasciato infrastrutture, reputazione e un pubblico cresciuto.
• Europa, finalmente: la finale FA Cup 2011, persa 1-0 contro il Manchester City, aprì le porte all’Europa League. Il viaggio continentale 2011-12, iniziato in estate dai preliminari, fu un’avventura romantica conclusa dal Valencia. Per molti tifosi resta la realizzazione di un sogno atteso da generazioni.
• Record e primati: il primatista di presenze è Eric Skeels (597), mentre John Ritchie guida la classifica marcatori (176). Il club ha sfornato o valorizzato talenti iconici del calcio inglese, da Matthews a Banks, fino ai leader recenti come Ryan Shawcross e i goleador di Premier come Peter Crouch. Questi nomi tracciano una linea che unisce epoche e conferma la natura identitaria dello Stoke: club operaio, ma con stelle capaci di illuminare il gioco.
• Proprietà e radicamento: la famiglia Coates, tramite bet365, ha sostenuto il club in maniera continuativa, investendo in stadio, academy e comunità locale. La responsabilità sociale, con programmi nelle scuole e nel quartiere, è parte integrante dell’orgoglio cittadino. In un calcio globalizzato, lo Stoke resta un presidio di identità territoriale, con ambizioni misurate e un pubblico che non baratta mai il senso di appartenenza.
• Un futuro da costruire: tra Championship e sogni di risalita, i Potters sanno navigare con pragmatismo: scouting intelligente, mix di esperienza e gioventù, e quella spinta del bet365 Stadium che, nelle giornate giuste, vale mezzo gol. Perché come spesso si dice a Stoke-on-Trent: non è mai una trasferta semplice.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 23 | 23 | 46 | |||
| Vinte | 8 | 4 | 12 | |||
| Pareggi | 9 | 6 | 15 | |||
| Sconfitte | 6 | 13 | 19 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 29 | 0.7 | 16 | 1 | 45 |
| Goal concessi | 1.1 | 25 | 1.6 | 37 | 1.3 | 62 |
| Cartellini gialli | 2.3 | 52 | 2.4 | 55 | 2.3 | 107 |
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.3 | 8 | 0.3 | 6 | 0.3 | 14 |
| Calci d'angolo | 4.9 | 112 | 3.9 | 89 | 4.4 | 201 |
| Falli | 11.9 | 273 | 11.6 | 267 | 11.7 | 540 |
| Fuori gioco | 1.7 | 40 | 2.6 | 59 | 2.2 | 99 |
| Tiri | 11 | 253 | 9.7 | 222 | 10.3 | 475 |
| Tiri in porta | 3.7 | 85 | 3.3 | 75 | 3.5 | 160 |