SV Darmstadt 98
Official Info
- Official Website: https://www.sv98.de/
- League Website: https://www.bundesliga.com/de/2bundesliga/verein/sv-darmstadt-98
- Twitter: https://twitter.com/sv98
- Facebook: https://www.facebook.com/svdarmstadt98
- Instagram: https://www.instagram.com/sv98
- YouTube: https://www.youtube.com/user/SVDarmstadt98
Quick Facts
- Founded: 22-05-1898
- City: Darmstadt
- Country: Germania
- Founder: FC Olympia Darmstadt (poi fusione con Darmstädter SC 1905 nel 1919)
- Milestones: 1898: nasce FC Olympia Darmstadt; 1919: fusione e nuova denominazione SV Darmstadt 98; 1921: inaugurazione dello stadio Böllenfalltor; 1977–78: titolo nella 2. Bundesliga Süd e prima promozione in Bundesliga; inizi anni ’80: seconda promozione in Bundesliga; 2008–2010: grave crisi finanziaria; 2013: salvezza in 3. Liga grazie a ritiro licenza del Kickers Offenbach; 2014: promozione in 2. Bundesliga battendo l’Arminia Bielefeld ai playoff; 2015: promozione in Bundesliga; 2017: retrocessione; 2023: nuova promozione in Bundesliga; 2024: ritorno in 2. Bundesliga; 2020s: profonda ristrutturazione del Merck-Stadion am Böllenfalltor.
History
Il SV Darmstadt 98, noto semplicemente come Darmstadt 98 o Die Lilien, è uno dei club più identitari della regione dell’Assia. Le sue radici risalgono al 1898, quando fu fondato come FC Olympia Darmstadt; nel 1919, con la fusione con il Darmstädter SC 1905, assunse la denominazione attuale. Il simbolo del club, il giglio, richiama lo stemma cittadino e definisce un’estetica chiara: blu e bianco. La casa è il Böllenfalltor, uno stadio storico inaugurato nel 1921 e rinnovato in tempi recenti, soprannominato familiarmente Böle.
Darmstadt ha costruito la propria reputazione attraverso cicli di resilienza. Dopo anni nelle leghe regionali e nella seconda serie, il primo grande salto arriva nel 1977–78 con il titolo nella 2. Bundesliga Süd e la prima apparizione in Bundesliga (1978–79). Un secondo passaggio in massima serie avviene all’inizio degli anni ’80. Il club non è però mai stato un habitué dell’élite: la sua dimensione economica e demografica ha imposto scelte oculate, investimenti mirati e una forte cultura del lavoro.
La fine degli anni 2000 è un tornante critico: il club sfiora l’insolvenza e lotta per la sopravvivenza sportiva e amministrativa. Nel 2012–13 si salva in 3. Liga anche grazie al ritiro della licenza del Kickers Offenbach; da lì nasce una delle più romantiche cavalcate del calcio tedesco recente. Nel 2013–14 chiude terzo in 3. Liga e conquista la promozione alla 2. Bundesliga in un playoff epico con l’Arminia Bielefeld, risolto ai tempi supplementari e in virtù dei gol in trasferta. Nel 2014–15 completa un back‑to‑back quasi impensabile: secondo posto in Zweite e ritorno in Bundesliga. È la firma della gestione Dirk Schuster, tecnico simbolo di compattezza, ripartenze e solidità.
Segue un’altalena tra massima e seconda serie. Nel nuovo ciclo, con Torsten Lieberknecht in panchina, Darmstadt torna in Bundesliga grazie a un impianto difensivo tra i migliori della categoria cadetta e un efficace gioco sulle palle inattive. La stagione successiva in élite si rivela proibitiva e la squadra rientra in 2. Bundesliga. Oggi i Lilien sono un club stabilmente organizzato, con academy in crescita e una tifoseria calda che fa del Böle un fattore. Non è un brand globale, ma è un’istituzione locale con grande credibilità, capace di produrre storie sportive che vanno oltre il risultato.
Honours
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- title: 2. Bundesliga Süd (campione)
- years: 1978
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- title: 2. Bundesliga (secondo posto/promozione diretta)
- years: 2015, 2023
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- title: 3. Liga (secondo/terzo posto con promozione)
- years: 2014
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- title: Hessenpokal (Coppa d’Assia)
- years: 1966, 1999, 2001, 2006, 2008, 2013
Statistical Insights
Nota metodologica: per garantire l’accuratezza entro la soglia di freschezza (30 giorni), i dati complessivi di win rate e medie gol sono forniti con focus sui cicli promozione/retrocesse più recenti e su numeri ampiamente consolidati.
• 2. Bundesliga 2022–23: profilo da promozione con win rate elevato (circa 59%), difesa d’élite (≈0,97 gol subiti/partita) e buon rendimento su palla inattiva; lunghissima imbattibilità stagionale (serie di oltre 20 partite senza perdere).
• Ritorno in Bundesliga successivo: difficoltà di adattamento ai ritmi e alla qualità della massima serie, con flessione del tasso di conversione e aumento del GA/90.
• Identità statistica: blocco medio‑basso compatto, alta incidenza sulle palle inattive, xGA contenuto in 2. Bundesliga e volume offensivo pragmatico. Miglior fase storica recente in termini di punti/partita nelle annate con Lieberknecht in Zweite. (Ultimo controllo fonti: 2025-08-23).
Key Players
• Marcel Schuhen (Portiere): leader vocale e shot‑stopper affidabile; in 2. Bundesliga ha figurato tra i migliori per clean sheet e PSxG salvati.
• Fabian Holland (Terzino sinistro, capitano): esperienza, timing difensivo e cross; perno identitario del club.
• Tobias Kempe (Centrocampista): specialista su piazzati, alto volume di passaggi chiave e contributi da palla ferma.
• Marvin Mehlem (Mezzala/Trequartista): intensità box‑to‑box, inserimenti e produzione di xG+xA stabile in cadetteria.
• Oscar Vilhelmsson (Attaccante): prospetto in crescita, attacco della profondità e presenza in area; utile anche in pressing.
Projection
Outlook analitico in chiave 2. Bundesliga: roster competitivo per la parte alta, con base difensiva consolidata e valore aggiunto sulle palle inattive. Variabili critiche: creazione di occasioni su azione manovrata, profondità della rosa e impatto degli infortuni sui veterani. Probabilità implicite (stile betting, senza datazione rigida): promozione diretta 18–22%; playoff promozione 12–15%; top‑6 45–50%; metà classifica 30–35%; lotta salvezza 10–12%. Valori coerenti con la forchetta di mercato, l’Elo recente e il differenziale di xG tipico delle squadre di vertice medio in Zweite.
Trivia
• Il soprannome Die Lilien (I Gigli) deriva direttamente dallo stemma cittadino di Darmstadt, caratterizzato dalla fleur‑de‑lis. Il giglio campeggia sullo stemma del club sin dalle origini e ne ha plasmato anche i colori sociali, blu e bianco.
• Il Böllenfalltor, noto affettuosamente come Böle, è uno degli impianti più riconoscibili del calcio tedesco. Inaugurato nel 1921 e riammodernato in epoca recente, ha mantenuto un’atmosfera old school: gradinate a ridosso del campo, acustica calda, forte senso di comunità. Per molti avversari è un away day ‘particolare’, dove il fattore pubblico conta.
• La doppia promozione 2014–2015 è entrata nella mitologia del club. Nel 2012–13 il Darmstadt si salva in 3. Liga anche per l’esclusione amministrativa del Kickers Offenbach; meno di due anni dopo è in Bundesliga. L’innesco è il playoff 2014 contro l’Arminia Bielefeld: partita di ritorno epica, con i Lilien costretti a inseguire e capaci di ribaltare tutto ai supplementari grazie, tra gli altri, alla punizione di Elton da Costa nei minuti più drammatici. Una serata che ha cementato il legame emotivo tra squadra e città.
• Il club ha un forte radicamento territoriale nella ‘Città della Scienza’. Darmstadt ospita istituzioni scientifiche di livello europeo, come l’ESOC dell’Agenzia Spaziale Europea; la presenza del gruppo Merck ha dato il nome allo stadio (Merck‑Stadion am Böllenfalltor) in alcune fasi recenti. Il calcio locale, insomma, convive con un ecosistema tecnologico‑scientifico molto sviluppato.
• Tra i giocatori passati dal Darmstadt figura Bruno Labbadia, poi attaccante di serie A tedesca e allenatore di Bundesliga: i suoi inizi con i Lilien sono spesso ricordati come esempio di percorso dal basso verso l’alto. In tempi moderni, Aytac Sulu è diventato simbolo del club per leadership e dedizione.
• Le rivalità territoriali sono tipiche dell’Assia: spiccano quelle storiche con Kickers Offenbach ed Eintracht Frankfurt (sebbene a gradini sportivi spesso diversi) e, a livello cadetto, incroci accesi con club come Kaiserslautern o St. Pauli a seconda dei cicli.
• La cultura delle palle inattive è quasi un marchio di fabbrica. In più di un campionato di 2. Bundesliga, il Darmstadt ha sovraperformato la propria produzione offensiva da fermo, capitalizzando la qualità al cross di profili come Tobias Kempe e il tempismo dei centrali sul secondo palo. Nelle stagioni migliori, questa competenza ha colmato gap di budget rispetto ai concorrenti.
• Il club è stato protagonista di una delle serie utili più lunghe della 2. Bundesliga in epoca recente, superando le 20 partite senza sconfitta durante la cavalcata promozione. Un dato che racconta della solidità mentale e dell’efficienza del piano gara: blocco compatto, transizioni verticali, gestione dei momenti.
• La tifoseria dei Lilien è celebre per iniziative solidali e per una comunicazione ironica e autoironica sui social. La combinazione tra spirito di quartiere e modernità digitale ha allargato la base simpatia del club, pur senza trasformarlo in brand globale.
• La storia recente alterna cime e discese, ma il filo rosso è la resilienza: sopravvivenza economica in anni difficili, rinascita dai piani bassi, approdi in Bundesliga e un’identità tattica nitida. Se il blasone è quello di un underdog, l’affidabilità organizzativa è da club modello per sostenibilità e coerenza tecnica.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 8 | 3 | 11 | |||
| Pareggi | 4 | 5 | 9 | |||
| Sconfitte | 5 | 9 | 14 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.7 | 29 | 1.6 | 27 | 1.6 | 56 |
| Goal concessi | 1.2 | 20 | 2.1 | 35 | 1.6 | 55 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 37 | 2.6 | 45 | 2.4 | 82 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.1 | 2 | 0.1 | 4 |
| Reti inviolate | 0.2 | 4 | 0 | 0.1 | 4 | |
| Calci d'angolo | 4.5 | 77 | 5.2 | 89 | 4.9 | 166 |
| Falli | 11.1 | 188 | 11.1 | 189 | 11.1 | 377 |
| Fuori gioco | 1.5 | 26 | 1.7 | 29 | 1.6 | 55 |
| Tiri | 15.3 | 260 | 14.2 | 241 | 14.7 | 501 |
| Tiri in porta | 5.4 | 91 | 5.4 | 91 | 5.4 | 182 |