Treviso
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1909 (rifondazioni: 1993; 2009; 2013; 2021)
- City: Treviso (Veneto)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-22)
- Milestones: 1909: nascita del club cittadino; 1993: rifondazione come Treviso FBC 1993; 1996–97: vittoria della Serie C1 e promozione in B; 2005–06: storica (e unica) partecipazione alla Serie A per ripescaggio; 2009 e 2013: nuove rifondazioni dopo crisi societarie; 2021: recupero della storica denominazione Treviso FBC 1993 SSD; 2023: promozione in Serie D (Eccellenza Veneto).
History
Il calcio a Treviso nasce nel 1909, nel pieno della diffusione dello sport in Veneto e nel Nord Italia. La società cittadina, di tradizione biancoceleste, costruisce sin da subito la propria identità attorno allo Stadio Omobono Tenni, impianto intitolato al leggendario motociclista trevigiano e diventato, con gli anni, un piccolo tempio del pallone di provincia. Nel corso del XX secolo il Treviso frequenta con regolarità la terza serie, con puntate in quarta e qualche stagione difficile, ma sempre mantenendo un forte radicamento territoriale.
Dopo una fase complessa di fine anni Ottanta e inizi Novanta, nel 1993 arriva una rifondazione societaria che rilancia l’ambizione sportiva: nasce il Treviso FBC 1993. In pochi anni, grazie a una progettualità più stabile, la squadra sale la piramide del professionismo: il picco arriva nel 1996–97, quando i biancocelesti vincono il girone A di Serie C1, conquistando una meritata promozione in Serie B. Quel gruppo, compatto e pragmatico, segna l’immaginario della tifoseria e inaugura una stagione di consolidamento in cadetteria.
L’evento più ricordato arriva però nel 2005: la Serie A si allarga a 20 squadre e, complice il complesso rimescolamento estivo dovuto a esclusioni e ripescaggi, il Treviso viene ammesso per colmare un vuoto d’organico. È la prima e finora unica esperienza in massima serie del club: una cavalcata difficile, ma simbolica, che proietta per una stagione il nome di Treviso sui grandi palcoscenici. L’impatto con l’élite è severo: l’annata si chiude all’ultimo posto e con immediata retrocessione, ma resta una pagina storica, raccontata ancora oggi con un sorriso orgoglioso.
Il dopo-2006 è un’alternanza di luci e ombre. A fronte di buoni passaggi tecnici, la fragilità economica colpisce più volte: il club conosce nuove rifondazioni (2009, 2013) e ripartenze dai campionati dilettantistici. La tifoseria non molla e continua a riempire il Tenni, custode di una cultura sportiva che a Treviso abbraccia anche basket e rugby, ma che nel calcio trova una dimensione popolare e identitaria. Nel 2021 la società recupera la storica denominazione Treviso FBC 1993 SSD, rimettendo ordine nel percorso e puntando a una crescita sostenibile, fondata su settore giovanile, scouting territoriale e gestione oculata.
Il lavoro porta frutti: con un progetto tecnico aggiornato e una struttura societaria più solida, il Treviso torna competitivo nel panorama veneto, vincendo l’Eccellenza Veneto e ritrovando la Serie D. L’obiettivo dichiarato rimane la stabilità e il graduale ritorno tra i professionisti (Serie C), senza forzature fuori scala. Nonostante non sia un brand globale, Treviso rappresenta uno dei racconti più genuini del calcio italiano: resilienza, spirito di comunità e la capacità di rialzarsi. Nel quadro nazionale, il club si propone oggi come realtà dinamica e organizzata, pronta a capitalizzare ogni spiraglio sportivo, con il Tenni a fare da bussola e la città a spingere. Una storia fatta di cadute e ripartenze, com’è spesso il calcio vero.
Honours
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- title: Serie C1 (Girone A)
- years: 1997
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- title: Eccellenza Veneto
- years: 2023
Statistical Insights
Dati storici selezionati – Serie A 2005–06 (unica stagione in A): 38 partite, 3 vittorie, 12 pareggi, 23 sconfitte; win rate ~7,9%; gol segnati 24 (0,63 a gara), gol subiti 62 (1,63 a gara); striscia peggiore: 9 gare senza vittoria; clean sheet: 6. Totali all-time professionistici (B-C): aggregati dettagliati non uniformi sulle fonti pubbliche, valori completi: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-22).
Key Players
Rosa e top performer stagione corrente/ultima stagione completa: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-22). Nota: il club milita nei quadri LND/Serie D, i dati individuali aggiornati non sono pubblicati in modo centralizzato e coerente sulle fonti prioritarie.
Projection
Outlook tecnico: Treviso profilo da alta classifica in Serie D con obiettivo playoff e mira alla promozione in Serie C nel breve-medio periodo, puntando su blocco italiano, fisicità difensiva e transizioni rapide. Probabilità implicite (stima di mercato locale): promozione diretta 12–18%; accesso playoff 55–65%; metà classifica 20–25%; rischio playout/retrocesso 5–10%. Fattori chiave: continuità societaria, tenuta al Tenni (home points premium), profondità della rosa in inverno, disciplina (cartellini) e sfruttamento palle inattive.
Trivia
• Il Tenni, un’icona. Lo Stadio Omobono Tenni è più di un impianto: è la bussola emotiva del calcio a Treviso. Intitolato al campione del motociclismo Omobono Tenni, eroe cittadino degli anni Trenta, lo stadio attraversa generazioni di tifosi. Le sue gradinate hanno visto partite di ogni livello, dalle battaglie di C fino alla notte dei sogni in A. La capienza contenuta (circa 10.000 posti) crea un’acustica calda, con i cori della curva che avvolgono il campo.
• La Serie A “insperata”. L’ammissione in Serie A 2005–06 è uno degli episodi più singolari del calcio italiano moderno. In un’estate convulsa, tra esclusioni e riammissioni, il Treviso viene chiamato a completare l’organico della massima serie insieme all’Ascoli. Un unicum: salire senza passare dal campo non toglie dignità alla storia, anzi la arricchisce di un capitolo da romanzo di provincia. Pur chiudendo ultimo, il club si è misurato con colossi come Inter, Milan e Roma, portando una città intera sotto i riflettori.
• Identità biancoceleste. I colori sociali, il bianco e il celeste, raccontano una tradizione che a Treviso è diventata “stile”. Dalle righe verticali alle maglie tinta unita, l’estetica del Treviso è riconoscibile e molto amata in città. Spesso le divise includono richiami allo stemma civico.
• Città dello sport. A Treviso lo sport è cultura diffusa: basket e rugby hanno spesso fatto scuola, ma il calcio mantiene un fascino popolare inscalfibile. Il Treviso FBC 1993 incarna la dimensione calcistica di una comunità che vive lo sport come relazione sociale. Non è un caso che, anche nei campionati dilettanti, il pubblico del Tenni resti tra i più presenti del panorama veneto.
• Rivalità venete. La geografia dei derby disegna una mappa fitta: sentite le sfide con Venezia, Padova, Vicenza, ma anche con realtà provinciali della Marca. Sono partite dove contano equilibrio tattico e nervi, e dove spesso si decide la stagione in termini emotivi oltre che di classifica.
• Un vivaio che resiste. Seppur con mezzi ridotti rispetto a club di prima fascia, Treviso ha storicamente valorizzato talenti locali e profili in cerca di rilancio. Il modello è quello classico delle piazze del Nordest: scouting territoriale, prestiti mirati, staff tecnico flessibile. Un approccio che, nelle categorie LND, può fare la differenza.
• Resilienza come marchio. Le rifondazioni (1993, 2009, 2013, 2021) non hanno cancellato l’identità, anzi: hanno sedimentato un carattere combattivo. Il tifoso biancoceleste ha imparato a metabolizzare le cadute e a celebrare le risalite. In un’epoca di volatilità finanziaria, essere ancora qui, organizzati e con ambizione sobria, è un record non scritto.
• Un caso di studio. Treviso è spesso citata nei convegni di management sportivo come esempio di club capace di riposizionarsi: ricostruzione del brand, ritorno al nome storico, attenzione alla sostenibilità. Non c’è bulimia di annunci: c’è pianificazione. E questo, nelle categorie di sviluppo, paga.
• Il peso del Tenni nei numeri. Storicamente il rendimento interno è stato la leva per costruire stagioni vincenti: percentuali di punti in casa superiori al 60% nei migliori campionati di C e D. Questo dato, pur variando anno per anno, è parte del DNA tattico recente: linea corta, densità centrale, e ripartenze che si accendono con il sostegno della curva.
• Memorie di A. Tra gli episodi raccontati dai tifosi, l’ingresso in campo contro le grandi del Nord rimane il più evocato. Foto, sciarpe, biglietti conservati: cimeli di una stagione unica, dove il risultato contava ma contava, forse, ancor di più esserci. L’eredità? La consapevolezza che anche una realtà di provincia può toccare l’Olimpo, seppure per un attimo.