Vitoria Setubal

Città
Setúbal
Nazione
Sito Web
Fondata
1910
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 20-11-1910
  • City: Setúbal
  • Country: Portogallo
  • Founder: Unknown
  • Milestones: 1910: fondazione; 1965: prima Taça de Portugal; 1967: seconda Taça de Portugal; fine anni ’60-inizio ’70: migliori campagne europee; 2005: terza Taça de Portugal; 2008: vince la prima edizione della Taça da Liga; 2020: retrocessione amministrativa per problemi di licenza e debiti; 2020s: ristrutturazione societaria e ripartenza nelle categorie inferiori.

History

Il Vitória Futebol Clube, noto come Vitória de Setúbal, nasce il 20 novembre 1910 nella città portuale di Setúbal, nel cuore dell’Estuario del Sado. Colori sociali verde e bianco, stadio di casa l’Estádio do Bonfim, inaugurato negli anni ’60 e divenuto presto una roccaforte temuta. Il club si afferma come una delle società storiche del calcio portoghese, al di fuori del tradizionale dominio delle ‘Tre Grandi’. La prima grande svolta arriva negli anni ’60: guidato da talenti come Jacinto João e Jaime Graça, il Vitória vive un’epoca d’oro. Nel 1964-65 conquista la sua prima Taça de Portugal, a cui fa seguito il bis nel 1966-67: coppe che certificano ambizione, organizzazione e capacità di scovare talento nella regione sadina. In parallelo, il club si ritaglia rispetto anche in Europa, con campagne competitive nelle allora Coppa delle Fiere/competizioni UEFA, testimonianza di un periodo in cui il Bonfim era sinonimo di partite ad alta intensità, pubblico caldo e colpi illustri.
Negli anni successivi il Vitória rimane protagonista del calcio nazionale con campionati stabili nella massima divisione e frequenti finali di coppa, pur senza poter competere sul lungo periodo con le potenze economiche del Paese. La produzione di giocatori è una costante: Jaime Graça approderà al Benfica e alla Nazionale del 1966, mentre altri prodotti della scuola setubalense faranno strada tra i professionisti. Il legame con la città è assoluto: Setúbal non è solo la base logistico-sentimentale del club, ma una vera identità culturale che si riflette in simboli (la caravella nello stemma, la vocazione marinara) e soprannomi (i ‘Sadinos’, dal fiume Sado).
Il nuovo millennio riporta il Vitória sul podio delle coppe: nel 2004-05 arriva la terza Taça de Portugal, suggello alla resilienza del club; nel 2007-08 i verdi e bianchi si prendono la prima, storica Taça da Liga, inaugurando l’albo d’oro della competizione. L’oscillazione tra exploit e difficoltà economiche è però parte della vita del Vitória. Nel 2020 arriva la scossa: problemi di licenze e debiti comportano una retrocessione amministrativa e la ripartenza dalle categorie inferiori. È una frattura dolorosa, ma non una resa: la società avvia un percorso di ristrutturazione finanziaria e sportiva, ricostruendo organigramma, settore giovanile e base sociale.
L’Estádio do Bonfim, nel frattempo, resta il baricentro emotivo: teatro di giornate memorabili e tappa identitaria per generazioni di tifosi. Il Vitória punta a consolidarsi come progetto sostenibile, capace di valorizzare talenti locali e di mantenere un profilo competitivo. La prospettiva, coerente con la storia del club, è quella di risalire gradualmente la piramide, tornare in pianta stabile tra i professionisti e, una volta stabilizzato il conto economico, rimettere nel mirino le coppe nazionali. Club di portata soprattutto nazionale, ma dalla notorietà storica anche fuori confine grazie alle annate d’oro e a imprese europee, il Vitória de Setúbal resta un’istituzione del calcio portoghese, specchio di una città che vive di calcio e mare.

Honours

    • title: Taça de Portugal
    • years: 1965, 1967, 2005
    • title: Taça da Liga
    • years: 2008

Statistical Insights

Indicatori quantitativi storici dettagliati (win rate complessivo in Primeira Liga, media gol segnati/subiti per gara, migliori/peggiori strisce) non omogenei e non aggiornati in modo univoco nelle banche dati pubbliche: Unknown (verifiche al 2025-08-23). Trend qualitativo: picchi di performance e produttività offensiva negli anni ’60-’70; stagioni recenti segnate da volatilità di risultati e impatto dei problemi extracampo; forza storica del fattore Bonfim nelle gare casalinghe.

Key Players

Profili storici-icona: 1) Jacinto João (ala/attaccante): simbolo del Vitória anni ’60-’70, tecnica e gol pesanti nelle coppe, 14 presenze in Nazionale; 2) Jaime Graça (centrocampista): regista-completo formato a Setúbal, poi colonna del Benfica e della Seleção del 1966; 3) Nuno Valente (terzino sinistro): cresciuto al Bonfim, affermazione successiva al Porto e in Nazionale, esempio del percorso ‘Made in Setúbal’; 4) Meyong (attaccante): riferimento offensivo del ciclo 2000s, uomo chiave nelle notti di coppa; 5) Ricardo Chaves (centrocampista): capitano e bandiera a lungo corso, leadership e senso di appartenenza. Nota: rosa attuale e top performer stagione corrente: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23).

Projection

Outlook prudente ma ambizioso. La priorità resta la stabilità finanziaria e la valorizzazione del vivaio, con integrazione di profili esperti a basso costo. In un contesto di categorie professionistiche/sub-professionistiche, il Vitória ha il profilo tecnico-organizzativo per puntare a un piazzamento alta classifica e giocarsi l’accesso al livello superiore: promozione diretta/attraverso playoff stimata al 20–30%; qualificazione playoff/top-half 40–50%; metà classifica 20–30%; rischio zona retrocessione 5–10%. Variabili chiave: profondità della rosa dopo il mercato, tenuta difensiva fuori casa, continuità al Bonfim. Il brand storico porta pressione ma anche un ‘edge’ competitivo nei momenti caldi.

Trivia

• Soprannome e identità: i tifosi del Vitória de Setúbal sono i ‘Sadinos’, dal fiume Sado che abbraccia la città affacciata sull’Atlantico. Lo stemma incorpora elementi marittimi (la caravella) a testimoniare la vocazione mercantile e marinara del territorio. Le maglie verdi a strisce nascono come segno distintivo rispetto alle grandi lisbonesi e sono rimaste quasi immutate, un marchio di fabbrica.
• Il Bonfim, più di uno stadio: l’Estádio do Bonfim non è solo un impianto; è un luogo di pellegrinaggio calcistico. Inaugurato negli anni ’60, ha visto partite europee di grido e pomeriggi che hanno forgiato la reputazione di ‘campo caldo’ del calcio portoghese. La curva locale è celebre per i cori che rimbalzano tra i pini che circondano lo stadio e per il modo in cui ‘spinge’ la squadra nelle rimonte.
• Anni ’60 dorati: quell’epoca ha scolpito il DNA del club. Jacinto João, con il suo mancino elegante, e Jaime Graça, cervello e ritmo, hanno reso il Vitória una ‘mina vagante’ capace di ribaltare pronostici nelle coppe. La conquista delle Taças de Portugal del 1965 e del 1967 ha aperto l’orizzonte internazionale, con campagne europee competitive che hanno proiettato il nome di Setúbal fuori dai confini nazionali.
• Notte europee memorabili: tra le imprese più raccontate dai veterani dei gradoni del Bonfim c’è l’eliminazione di grandi club inglesi nelle vecchie Coppe Fiere/UEFA, simbolo di una squadra capace di esaltarsi contro avversari blasonati. Quelle serate temprarono l’immagine di ‘specialista’ in gare a eliminazione diretta, un’abilità rivista anche nei percorsi di coppa più recenti.
• Legami con la famiglia Mourinho: José Mourinho è nato a Setúbal e il suo rapporto con la città è fortissimo. Suo padre, Félix Mourinho, fu portiere del Vitória e poi allenatore; storie di spogliatoio e racconti famigliari intrecciano il club a uno dei cognomi più celebri del calcio mondiale. A Setúbal esiste anche un museo dedicato a José, ulteriore segno del filo che collega la città al football internazionale.
• Coppe del nuovo millennio: il trionfo in Taça de Portugal del 2005 ha avuto il sapore della rinascita romantica, con una squadra operaia e coriacea capace di mettere in fila avversari più ricchi. Nel 2008, la conquista della primissima Taça da Liga ha inciso per sempre il nome del Vitória nell’albo d’oro della competizione, una firma che vale come statement: quando c’è un trofeo in palio, i Sadinos sanno come si fa.
• Un vivaio che produce: Setúbal è terreno fertile per talenti. Il club ha storicamente promosso giovani poi sbocciati altrove ai massimi livelli, ma anche calciatori che hanno segnato la sua storia interna. La filosofia ‘formare e competere’ è parte integrante del progetto tecnico, soprattutto nelle fasi di ricostruzione.
• Resilienza amministrativa: nel 2020 la doccia fredda della retrocessione amministrativa avrebbe potuto spezzare l’identità del club; la reazione è stata invece un consolidamento della base sociale, fundraising locale e un riposizionamento dei costi. Un percorso non semplice, ma che ha cementato ulteriormente il legame con la città e fidelizzato una generazione di tifosi.
• Rivalità e geografia: la posizione di Setúbal, a sud di Lisbona, ha costruito una rivalità ‘di prossimità’ con le grandi della capitale e una sfida storica con il Belenenses, oltre ai derby regionali. Partite spesso tirate, tese, in cui contano orgoglio e identità.
• Cultura e club: la città di Setúbal vive di mare, pesce e calcio. Le domeniche al Bonfim sono un rito che inizia nei mercati e finisce sugli spalti. Il Vitória, in questo senso, è molto più di una squadra: è un collante sociale, un codice condiviso che si tramanda e che ha retto alle tempeste, sportive e non.
• Curiosità cromatiche: nel corso della storia non sono mancati kit alternativi in bianco pieno o con inserti neri, ma il verde striato resta sacro. Alcune edizioni celebrative hanno richiamato la caravella o l’onda del Sado, a rimarcare il legame con l’identità territoriale.

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